Salve, vorrei raccontare le mie problematiche riguardanti l'odissea che vivo con me stesso

Salve sono Francesco 27 anni, vorrei sopratutto dire che questo è principalmente uno sfogo e poi anche una richiesta di aiuto a riparare la mia vita.
Ho vissuto quasi tutta la mia infanzia fino ad oggi con varie problematiche gravi sociali e psicologiche con forte ansia e stress che mi perseguitano quotidianamente anche nelle più somplici attività sopratutto il lavoro e i rapporti umani, tensione che mi provoca malessere molte volte anche fisici, premetto che la mia infanzia è stata un disastro fin dalla tenera età, mia mamma si separò con mio padre quando io avevo solo 5 anni quindi io e mia mamma ci trasferimmo da una mia zia e da lì iniziò un incubo senza più fine, dopo qualche anno mia madre si ammalò gravemente e fu costretta a mancare quasi sempre a causa delle cure che doveva fare e così fini in un collegio dove stavo dalle 8 di mattina alle 17:00 tutti i giorni.
Mia madre morì quando io avevo 8 anni, io finì in custodia a mia nonna paterna e mia zia nella stessa casa, li iniziò l'incubo vero e proprio mia zia era una persona molto alterata senza nessuna pazienza, lei mi urlava e mi picchiava per qualsiasi cosa per anni sono stato sminuito subendo insulti da lei del tipo che ero un bambino non normale perché ero chiuso in me stesso che non riuscivo a fare nulla mi aggrediva se non imparavo un semplice riassunto scolastico anche con schiaffi ormai ero totalmente terrorizzato da lei ho vissuto così per molti anni almeno fino a 18 con violenza psicologica morale e fisica.
Oggi vivo da solo ma la mia vita è un disastro non riesco a immaginare un futuro felice vivo ogni giorno un insicurezza totale non accetto il mio fisico mi sono convinto che sarò fallito per sempre, ricevendo rifiuti in qualsiasi attività lavorativa e sociale, chiedo aiuto sono ormai rassegnato a tutto questo e non riesco a fare il minimo sforzo per sollevarsi un po...
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.9k 186
Gentile utente,
visto che malgrado gli inizi ha ottenuto dei successi, quello dell'indipendenza economica e quello di vivere da solo, lontano dalla zia nefasta, non capisco come mai non abbia fatto il passo successivo: cercare alle ASL, al Consultorio, al Centro di Salute Mentale o tra i privati lo psicologo o la psicologa che può aiutarla a guarire dai traumi e orientare la sua vita verso traguardi desiderabili.
Che studi ha fatto (o sta ancora facendo)? Che lavoro fa? Ha mantenuto o recuperato il legame con suo padre?
In bocca al lupo, e se lo crede utile ci tenga informati della sua evoluzione verso una vita più appagante e felice.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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dopo
Attivo dal 2021 al 2022
Ex utente
Salve, dottoressa intanto vorrei ringraziarla per il suo interesse grazie mille. Mio padre non mi ha mai cercato lui si fece un'altra famiglia e non ho mai avuto la sua presenza al mio fianco, purtroppo in età adulta cioè adesso ho commesso molti errori che hanno peggiorato la mia vita, cadendo in vizi brutti come il gioco d'azzardo con un conseguente indebitamento con le banche, tutto ciò ha peggiorato la mia situazione con sintomi più alti durante la giornata momenti che non ho nemmeno il coraggio di reagire mi sento mancare il respiro a sudare le mani e le stesse fredde, perdo ogni tipo di energia e forza non riesco a reagire... È frustrante stare lì e sperare che tutto questo possa finire al più presto, purtroppo al momento non ho la possibilità economica perché non ho al momento un lavoro e non potrei permettermi uno specialista
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.9k 186
Gentile utente,
i centri pubblici che le ho segnalato (ASL etc.) sono gratuiti. Ne parli al suo medico di famiglia. Le consiglio di accedervi al più presto.
Il fatto che suo padre abbia un'altra famiglia non giustifica il distacco da lei. Prenda in considerazione l'idea di cercarlo.
Molti auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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dopo
Attivo dal 2021 al 2022
Ex utente
Purtroppo non ci riesco perché lo reputo un estraneo non lo considero mio padre, mi sentirei a disagio approcciare con lui, non provo nessuna emozione verso di lui nemmeno rabbia ma semplicemente indifferenza.... Purtroppo sono in una situazione anche di trasloco adesso perché gli ultimi 4 anni li ho vissuto all'estero proprio dove ho commesso i miei errori, quindi non appena avrò stabilito una residenza italiana potrò accedere al sistema sanitario