Come devo comportarmi con mia figlia

salve,
avrei bisogno di capire come intervenire per poter aiutare mia figlia, la mia bambina di 9 anni ha paura della sua maestra che è molto severe e spesso non ha dei modi ''gentili'' di relazionarsi ai bambini, e vedo che la scuola non la vive serenamente infatti mia figlia mi dice "mi piacerebbe molto la scuola se non ci fosse la maestra..." sono le uniche frasi che mi dice, io per poter capire che era la maestra il problema ciò messo davvero molto tempo, anche perché mia figlia non mi racconta cosa succede in classe cosa gli viene detto ecc.
essendo introversa e timida non esprime sempre le sue emozioni, ho pensato di parlare con la maestra riguardo a questa situazione ma non saprei come affrontare l'argomento, ho paura di ferire la maestra in qualche modo e che si senta attaccata andando magari a peggiorare la situazione per mia figlia.
mia figlia inoltre quando era più piccola (essendo un pò in sovrappeso e per fargli fare qualche attività) ho provato ad iscriverla a fare ginnastica artistica all'inizio era molto emozionata e contenta di iniziare questo sport, dopo qualche settimana ha iniziato ad avere mal di pancia e mal di testa tutte le volte che ci doveva andare, poi a forza di chiederle cosa c'era che non andava mi ha detto che voleva andare a fare ginnastica solo quando ci sarebbe stata la ragazza ad insegnare e non il padre della ragazza perché a quanto pare aveva un carattere un po' brusco, infatti ha smesso di andarci.
e la stessa storia si è ripetuta quest'estate era da tanto che mi chiedeva di iscriverla ad equitazione quando finalmente lo accontenta dopo qualche settimana ha iniziato ad avere mal di pancia tutte le volte prima della lezione, alcune volte andava lo stesso altre rimaneva a casa perché diceva di non sentirsi bene poi un giorno aveva iniziato a dirmi mamma ti prego non voglio andare solo questa volta, io insistevo per farla andare ma si vedeva che stava proprio male è scoppiata a piangere tanto e non riusciva a dirmi il motivo continuavo a farle le domande mi è sembrato di capire che è brusco come persona e lei ha timore per quello non vuole più andarci, mi ha chiesto se possiamo andare in un altro maneggio.
a questo punto non so più cosa fare, è giusto assecondarla e non mandarla più a fare le attività che lei stessa ha scelto ogni volta che trova una persona severa?
come posso aiutarla?
grazie mille a chi mi risponderà
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Dr.ssa Fulvia Tramontano Psicologo, Psicoterapeuta 61 3 1
Gentile signora, ad una prima lettura di quanto ci scrive sembrerebbe che sua figlia in casa sia abituata ad essere trattata con gentilezza - ottima cosa senza dubbio per insegnare fin da piccoli i modi migliori di rapportarsi agli altri ma... c'è un "ma", vediamo insieme: che faranno questi bimbi una volta a contatto col mondo esterno dove la severità, nei metodi verso i piccoli, a volte è, a volte deve essere, maggiore della gentilezza? Non abbiamo abbastanza dati per offrirle un parere più preciso circa questi vari insegnanti che sua figlia ha incontrato, ipotizzo che forse la bambina non è abbastanza "corazzata" verso il mondo esterno e preferisce fuggirne quando è trattata diversamente che dalla mamma.
Sappiamo tutti quanto sia difficile essere genitore nel modo equilibrato che occorre, a volte, col buon senso di mamma, potrà provare a inserire un po' di "fermezza" nei vari momenti educativi verso sua figlia, così da non passarle l'idea che "il mondo là fuori è cattivo e solo a casa si sta sereni".
Se si forma questa idea si rinforzerà il meccanismo di timidezza della bimba e non sarà una buona cosa per la sua crescita.
Provo un consiglio: perchè non provare a mettere la fermezza che dicevo, un sistema di regole a cui attenersi, sul tema alimentazione della bambina? ci scrive che è un po' sovrappeso e a 9 anni può generare un problema sia fisico che psicologico che si trascinerà negli anni. Non starei con l'illusione che "si risolverà da sè".
Quindi riassumendo, provi delicatamente a far sentire alla bimba che anche a casa ci sono momenti di fermezza (non direi severità) e regole ragionevoli a cui attenersi, pur volendosi molto bene, e vediamo se poi, da qui, riesce a tollerare quanto le accade al di fuori. Dal suo scritto signora non sembrerebbe nulla di cui preoccuparsi, circa i metodi dei vari istruttori, più o meno sensibili, e lei potrà certo parlare con la maestra, se ancora lo riterrà opportuno dopo qualche settimana di gentilezza/severità domestiche diversamente mescolate.
Restiamo a sua disposizione e auguri!

Dr.ssa Fulvia Tramontano