Aiuto...sto soffrendo!

Gentilissimi dottori,
ho 37 anni, alto 1.82 e peso 72 per la precisione e sono molto magro amo fare sport giusto per sentirmi meglio ma mi sono stancato.

Siccome soffro di problemi di ansia e di solitudine questo ha inciso fortemente sul mio umore e sul mio guardare me stesso che è una percezione molto negativa che spesso tendo a evitare di essere osservato.

Sopratutto questa cosa mi ha creato un forte disagio nel tentare di creare rapporti di amicizia, rapporti sociali.

Per non parlare di quelli sentimentali, fino al punto di perdere anche il desiderio...
Come ho scritto nel titolo sto soffrendo, perché queste difficoltà e che sono anche un tipo taciturno, mi sta facendo fallire nel unica cosa che ho per sopravvivere cioè il lavoro, vedo i colleghi che evitano di salutarmi, evito di stare vicino a loro se capita che ci incontriamo per forza nello stesso corridoio, ci salutiamo un "ciao" molto freddo che significa "ti sto evitando " "non ti vedo una persona divertente/interessante" eppure sono uno con grandi interesse su argomenti di vita ma ho il blocco e perdo le parole.

Due anni lavorando in un hotel, mi sono dimesso perché ho ritenuto sia meglio non essere più guardato come brutto, come quello che meglio evitarlo e se continuo a lavorare soffro pesantemente e si vede che sono triste la stessa identica cosa nei rapporti intimi, evito per non fare figuracce.

Sto soffrendo internamente, e tante volte mi sono trovato a piangere in camera e abbracciare il mio gatto.
Non potete capire come sto male.
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Dr. Stefano Cozzolino Psicologo 70 7 1
Gentile Utente,

ha mai provato a pensare che il comportamento dei suoi colleghi potrebbe essere una risposta al suo comportamento di evitamento?
Per essere più chiaro, ha mai considerato l'idea che dato che lei, dando per certo che i suoi colleghi la stiano evitando, a sua volta eviti loro creando così un circolo vizioso di cui poi si ritrova a essere vittima?
La mia è solo un'ipotesi, ma questo cambierebbe radicalmente la sua posizione all'interno di questa dinamica: lei ricoprirebbe un ruolo attivo nel poter cominciare a salutare e a relazionarsi con i suoi colleghi mettendo da parte l'idea di non essere divertente o di non essere interessante; e trasmettendo invece la sua voglia di creare delle relazioni positive sul luogo di lavoro.

La invito inoltre a contattare un/una terapeuta per discutere sulla considerazione che ha di Sé come persona poco interessante, poco divertente o addirittura non meritevole di un'intimità: potrebbe scoprire tante potenzialità e tanti lati positivi che ora non considera minimamente.

Saluti.

Dr. Stefano Cozzolino - Psicologo
cozzolinostefanopsy@gmail.com

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille dottor cozzolino per la risposta ciò mi fa sentire meglio.
Ho citato come esempio per il mio problema l'ambiente del lavoro , le assicuro che ho sempre salutato io per primo altrimenti non mi saluta nessuno. E questa cosa mi butta molto giù e mi fa avere mille e mille dubbi. Lo stesso nella vita quotidiana sono pulito tengo al igiene , ho denti bianchissimi istruito ma tutto questo non ha aiutato nel farmi avere successo relazionale.
Mi sono arreso al idea di pensare che cosa io trasmetto agli altri. Per questo preferisco evitare ogni situazione.
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Dr. Stefano Cozzolino Psicologo 70 7 1
Delle volte ci si può ritrovare all'interno di ambienti di lavoro o ambienti sociali in cui, nonostante il proprio impegno nel volersi relazionale agli altri, non c'è altrettanta volontà da parte altrui.
È bene sempre tener presente quanto lei stesso possa contribuire al mantenimento della situazione in cui si ritrova, e quanto invece ciò che vive va al di là del suo controllo, e pertanto le lascia solo due scelte: accettare la situazione, oppure cercare un nuovo ambiente in cui si senta accettato e visto.

Le relazioni poi, non sono la semplice somma di attribuiti fisici o titoli di studio, ma rispondono a dinamiche che vanno ben oltre questi aspetti.

Come già le suggerivo ieri, rinnovo il mio invito ad approfondire il tutto con un/una terapeuta.

Saluti

Dr. Stefano Cozzolino - Psicologo
cozzolinostefanopsy@gmail.com