Neurofeedback y cefalea tensiva

Buonasera,

Vi scrivo perché sono in una situazione difficile.

Da novembre ho iniziato ad avere cefalea di tipo tensivo quasi diariamente.

Ho già avuto diversi consulto con neurologi e anche qui rispetto alle terapie que mi sono state proposte e che ho effettuato con scarsi risultati.

Amitriptilina, topiramato, antinfiammatori ed infine medazepam con amitriptilina (che si, allevia, ma non posso prenderlo per molto tempo).


Mi hanno parlato di Neurofeedback o biofeedback.

Mi è stato detto che questa cefalea normalmente è causata da stress e ansia, come una somatizzazione.


Sono già in terapia con una psicologa, con un fisioterapista, faccio sport e yoga.


Vorrei, se possibile, sapere qualcosa in più su questo tipo di terapia che in molti non conoscono.

Potrebbe davvero essere risolutiva come dicono?


Grazie in anticipo
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Il biofeedback si è dimostrato efficace nel trattamento della cefalea e dell'emicrania, per la capacità di allenare la persona a percepire, controllare, e quindi adattare l'attività muscolare nel caso della cefalea tensiva e il meccanismo di vasocostrizione e vasodilatazione nel caso dell'emicrania.

Ha rilevato miglioramenti praticando sport e yoga?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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www.giuseppesantonocito.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno.

Si un po’ di sollievo con lo sport e lo yoga si.
Però ho avuto un mese molto stressante e sono finita di nuovo nel loop.

Quindi lei me lo consiglierebbe?
Ha esperienza diretta?

Grazie
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Attualmente non me ne occupo in modo diretto. Ho tuttavia un passato come progettista di apparecchiature biomediche per neurologia e durante i test clinici con i pazienti ho potuto osservare che in molti casi il biofeedback può avere un effetto significativo per questo tipo di disturbi.

Quindi potrebbe fare un tentativo, se per altre strade non è riuscita a ottenere risultati più incoraggianti.

So che sono in vendita apparecchiature per il biofeedback per poterlo fare da soli, in casa. Può provare a fare ricerche in tal senso.

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[#4]
dopo
Utente
Utente
Un effetto significativo non è comunque risolutivo giusto?

Le commento che anche solo un miglioramento sarebbe molto incoraggiante nel mio caso.
Sono abbastanza disperata.

Capisco che i fattori stress e ansia debbano mostrarsi in qualche modo, ma adesso è già molto tempo.

Saprebbe anche definire delle tempistiche?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Un effetto significativo non è comunque risolutivo giusto?

Medicina e psicoterapia non sono scienze esatte ed è difficile dire in anticipo se e quanto una certa cura sarà efficace.

>>> Saprebbe anche definire delle tempistiche?

No.

Tuttavia un'ipotesi che si può fare è la seguente. Sebbene sia comprensibile che lei sia disperata per non riuscire a risolvere il suo problema, dal modo in cui discorre percepisco una certa ansia, che potrebbe essere alla base o contribuire al suo problema. E che quindi andrebbe forse trattata.

Dice di essere in cura psicologica: che cosa le è stato indicato di fare nelle sedute dalla psicologa (che deve ovviamente essere anche psicoterapeuta)?

E qual è stata la valutazione psicologica/diagnostica che ha ricevuto, se ne ha ricevute?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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[#6]
dopo
Utente
Utente
Grazie per le Sue risposte.

Ho già fatto psicoterapia anni fa ed ho ricominciato a novembre.
In realtà non ho ricevuto nessun diagnostico dalla psicologa.
Stiamo trattando temi delicati ultimamente, ma non mi è mai stato consigliato di assumere farmaci né mi è stato data una valutazione psicologica.

Ho deciso spontaneamente di andare perché lo reputo un lavoro personale utilissimo per qualsiasi persona.

Sicuramente c’è una componente ansiosa in me che si manifesta somatizzando in questo modo.
Soprattutto ultimamente vista la situazione.

Sono ipotesi mie e della psicologa stessa.
Non mi è stato consigliato nulla in concreto.
[#7]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Ok, ecco il mio parere. Che andare in terapia sia utile per qualsiasi persona è un retaggio rimastoci da un vecchio modo di intendere la psicoterapia, che però non è esatto. Sarebbe come dire "tutti hanno bisogno di un chirurgo per curarsi". Come per qualunque terapia, alcuni ne hanno bisogno, altri no. "Psicoterapia" non significa "conosci te stesso", significa "curare patologie".

Perciò occorre distinguere: andare da uno psicologo può servire a conoscere meglio se stessi, ma la psicoterapia non serve a questo, serve a migliorare o risolvere problemi psicologici e di altro tipo.

L'ansia è uno di questi problemi e specificamente uno per i quali occorre ricevere indicazioni dettagliate e precise su cosa fare o non fare. Gli approcci psicoterapeutici si dividono grosso modo fra quelli dove si parla e si interpreta molto e non si ricevono o quasi istruzioni, e quelli in cui oltre a parlare si ricevono istruzioni.

Se desidera superare la componente ansiosa in tempi ragionevoli o addirittura rapidi, le serve un approccio del secondo tipo. Il lavoro personale aspecifico può comunque farlo, ma non si aspetti come risultato che la sua ansia migliori o che lo faccia velocemente.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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[#8]
dopo
Utente
Utente
Buon pomeriggio.

Grazie per il Suo messaggio.

Per capire quello che sto facendo in terapia, come potrei chiederlo alla psicologa?
Non ricevo indicazioni specifiche.
Ma quali potrebbero essere le istruzioni?
[#9]
dopo
Utente
Utente
ciao, effettivamente non é come lavoro io in quanto, secondo l'approccio umanista-gestalt-sistemico, l'ansia é un sintomo, non l'origine del problema. se vuoi trattare solo il sintomo, la terapia che cerchi é impostata su istruzioni, come la cognitivo-conduttuale; se invece cerchi di risolvere il problema alla radice questa metodologia non é sufficiente. scegli tu in base a come preferisci

Questo mi è stato risposto dalla mia psicologa
[#10]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Che le terapie attive siano solo "sintomatiche" è un preconcetto duro a morire. Anche fra gli addetti ai lavori. Specie fra quanti danno per scontato che la soluzione debba venire da dentro la persona, senza alcun intervento esterno.

Le terapie attive, direttive e prescrittive come la strategica o la comportamentale, invece, si prendono la responsabilità di innescare e sostenere il cambiamento.

Si informi lei stessa. Si informi sulle terapie comportamentali cognitive e sulla terapia breve strategica. Di quest'ultima potrà trovare varie spiegazioni consultando il mio sito, così come indicazioni sulle percentuali di efficacia per i vari tipi di disturbi e sulla durata media di un intervento (fra le 5 e le 10 sedute).

Le faccio molti auguri.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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