Gelosia e tradimento

Buongiorno, ho 30 anni, fidanzata da 7 con un uomo di 37 anni. Da 4 anni circa conviviamo. Lui era un amico del mio ex che io ho lasciato nel giro di qualche giorno quando l'ho conosciuto. Abbiamo avuto sempre un rapporto stupendo, era proprio la persona che cercavo. Mai avuto dubbi sul nostro sentimento. Fin dall'inizio ho sperimentato con lui per la prima volta una gelosia sempre più forte. Mi ritengo una persona ragionevole quindi ho sempre cercato di tenerla a bada, ma sapendo che non era mai stato una persona fedele, avevo dei momenti di gelosia estrema, ma sempre controllata. Pian piano ho cominciato a conoscerlo meglio, a capirlo, e mi sono resa conto che era una persona molto pragmatica, indipendente, assetato di vita. E un po'lo avevo già capito dal guizzo che aveva negli occhi la prima volta che lo avevo visto, ma quello che più mi era piaciuto di lui ha presto cominciato a spaventarmi. Nel corso dei primi 3 anni ci sono stati episodi in cui mi ha ferita molto. Prevalentemente cose nascoste. Ricordo il primo episodio in cui sono rimasta a piangere tutta la notte. Per caso ho aperto una chat sul suo pc in cui parlava con una ragazza flirtando con frasi sciocche. Nella chat facevano riferimento a un'email che io non conoscevo e ho preteso di vederla. Niente che facesse intendere che ci fosse stato di più, ma ho scovato anche delle email con una sua collega a cui però aveva parlato anche di me, dicendole quanto mi amava. L'ho visto piangere e disperarsi e sono andata avanti, non senza dolore. Successivamente varie volte ho guardato il suo cell e il suo indirizzo email. E varie volte ho scovato ancora indirizzi e sms nascosti. Fino all'anno scorso al mare. Gli arriva un sms inequivocabile che io leggo, x una volta senza voler controllare. E lì è venuto fuori il tradimento, con la sua ex. Mi è crollato il mondo addosso. Nonostante i segreti, non mi sarei mai aspettata un tradimento vero. C'è stata una crisi molto forte, ma io ho scelto di restare ancora, perché stavolta lo vedo cambiato. Mi manifesta il suo amore in modo molto più adulto, più vero. Lui mi dice che vedermi soffrire così, e di esserne stato lui la causa lo ha annientato. Ho alti e bassi da un anno. Lui fa di tutto, ma non è mai abbastanza. Ora lo vedo sfinito. Sfinito per le mie continue recriminazioni, le mie richieste di vicinanza, il broncio che metto quando fa qualcosa che non implica la mia presenza, un qualsiasi hobby. Io mi rendo conto che così non lo posso far vivere, che deve godere dei suoi spazi. Io ho solo lui. Se non lavora, io devo stare con lui. Qualsiasi altra cosa sottrae tempo a "noi". Ieri è scoppiato, mi ha detto che mi ama ma che sono sempre stata così, anche prima e che in 7 anni lui ha fatto 1000 passi verso di me, che le cose nascoste e il tradimento me li sono cercati, che è stato l'errore peggiore della sua vita, ma non vuole più piangersi addosso, ma fare cose che lo fanno stare bene, con e senza di me. E io lo so che ha ragione ma non riesco. Grazie
[#1]
Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicologo, Psicoterapeuta 648 21 5
Gentile ragazza,
sembra che il tuo post voglia essere più uno sfogo che una richiesta di consulto.
Credo anche io che su questa situazione l'unica cosa da fare sia riflettere a fondo e comprendere dove si possa finire continuando ad andare in questa direzione.
Da quello che racconti pare che la tua sia una non vita perchè dipendi completamente dalla sua presenza a dalla ricerca di rassicurazioni e la sua lo sia altrettanto perchè non riesce a trasmetterti la fiducia di cui hai bisogno per lasciarlo vivere respirando a pieni polmoni.

Ti faccio tanti auguri

In bocca al lupo

Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense

[#2]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
(..)E io lo so che ha ragione (..) gentile ragazza uscire dal tunnel delle proprie reazioni sbagliate è la cosa più difficile, pensiamo di poter cambiare ma ai primi segnali scattano le nostre vecchie soluzioni che, in genere, peggiorano il problema. Se si avesse l'accortezza di osservare attentamente le conseguenze delle nostre vecchie soluzioni che non funzionano e si provassero delle nuove per poi paragonarle, forse, il compito sarebbe più semplice. Ma da soli è difficile? bene, per questo hanno inventato gli psicologi e le psicoterapie.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie per le risposte. Quanto avete ragione. Mi sono arrovellata così tante volte in questi pensieri che mi pare non cia più niente da capire. Ma non riesco a metterlo in atto, ogni volta la parola esce prima di riflettere, e poi vengono le scuse. Ma per quelle è sempre troppo tardi. Lui mi dice che non riesco a sopravvivere ai miei intenti e con estrema durezza e senso di provocazione aggiunge che siccome è più forte di me e mi ama prenderà in mano lui la situazione, vivendo come voglio io se questo è l'unico modo per starmi accanto. Ma ovviamente non è così che il nostro rapporto durerà. La paura di perderlo forse mi spinge inconsapevolemte a distruggere io stessa tutto?
E poi è normale avere alti e bassi, momenti in cui lo amo e momenti in cui lo odio per quello che mi ha fatto, ancora dopo un anno? Quanto durerà? Lo so che sto mischiando due discorsi, ma sono un po' confusa al momento. Grazie
[#4]
Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicologo, Psicoterapeuta 648 21 5
>> La paura di perderlo forse mi spinge inconsapevolemte a distruggere io stessa tutto?

Questa purtroppo è una sacrosanta verità, infatti accade spesso che i comportamenti che mettiamo in atto per evitare con tutte le nostre forze un destino che non vogliamo inesorabilmente creino le condizioni più fertili affinchè questo si realizzi.

Se riconosci che questo è un tuo limite e non sei contenta di non riuscire a controllarti allora potresti chiedere aiuto ad un collega della tua zona che possa aiutarti a capire come fare.


>> E poi è normale avere alti e bassi, momenti in cui lo amo e momenti in cui lo odio per quello che mi ha fatto, ancora dopo un anno?

Si e no, nel senso che è normale che alcuni ricordi riaffiorino alla mente ma non è normale se questi ricordi si trasformano i risentimento (verbalizzato o no) che inevitabilmente incrina la serenità di coppia; d'altronde se assieme avete deciso di ripartire è implicito che sia necessario impegnarsi per fare in modo che il passato non pesi sul presente
[#5]
dopo
Utente
Utente
Dottoressa, la ringrazio infinitamente. Penso che dovrò cominciare col creare per me degli spazi miei, non dipendere totalmente dalla sua presenza, non solo per lui, ma anche per tentare per me stessa di accettare qualsiasi cosa sarà del nostro rapporto e capire che la mia vita ha senso anche a prescindere da lui. Solo così, penso, potrò sconfiggere quella paura di perderlo che mi attanaglia. Forse una volta superata questa paura ci sarà più fiducia e voglia di prendere la vita per come viene.
Non voglio abusare oltre della sua gentilezza. E' una brava psicologa, secondo me.