La bufera che temo termini

Buon giorno, sto vivendo un periodo difficile per problemi legati alla sessualità di coppia. La mia fidanzata a cui sono legato da 5 anni, premettendo che le ne ha 8 in meno di me e quindi 24, è da tempo in una situazione di dubbio legato alla nostra relazione. Lei è molto timida, tende quindi a non far trapelare mai i problemi trincerandosi dietro la parola "niente". Comunque, abbiamo sempre avuto problemi a livello sessuale, l'ho sempre sentita rigida e impaurita al momento dell'atto e mai troppo collaborativa a livello d'iniziativa, quasi come se si vergonasse o ne avesse proprio paura. Le prime volte, lei ha approcciato il sesso con me, sentiva molto dolore e mi fermava regolarmente prima della penetrazione, questo per molti mesi. Poi abbiamo iniziato a farlo, ma lei non emetteva un gemito, anzi non provava nulla che non fosse il dolore iniziale, o meglio provava sensazioni solo allo stimolo orale da parte mia. Ora, perennemente percepisco l'inadeguatezza nel momento dell'atto, la sua paura è diventata sempre più chiara e lampante. Diverse volte, con cadenza periodica, si chiude nel silenzio fino a rispondere alle mie sollecitazioni con la sua insicurezza nel rapporto, con la domanda ripetuta su cosa davvero lei provi per me...Io non voglio perderla perchè l'amo, ma soffro molto nel frattempo e non vorrei cominciare a pensare di essere io inadeguato dal punto di vista sessuale (e potrebbe anche essere così, non so). In questi giorni la crisi si è acutizzata nel momento in cui ci siamo trovati a poter fare l'amore e lei per l'ennesima volta non se l'è sentita. Da lì è scoppiata la bufera che temo termini con una separazione senza aver nemmeno considerato la strada della terapia di coppia. Io mi trovo in una strana situazione perchè consigliandole di parlare con un ginecologo (lei non ha mai fatto una visita ginecologica), anche insieme, mi sento rispondere che lei non è come me, che non ce la farebbe a parlare di queste cose con qualcuno per paura...Non voglio farle credere di volerla tenere con me a forza anche perchè davanti alle sue affermazioni sul fatto che io sono stato l'unico amante e potrei non essere la persona giusta, che lei potrebbe non amarmi al punto di sentire la voglia di fare sesso con me, non potrei addurre alcuna obbiezione, come farei a dirle che ho la certezza che non sia così e che l'amore esiste eccome tra noi ma si tratta di un problema legato ad un suo blocco sessuale? Lei non vuole parlarne nemmeno con sua madre, quindi temo che dovrò rassegnarmi a perderla anche se le ho detto più volte, sentendo dalla sua bocca la parola "blocco", che il punto non era la nostra relazione ma la sua felicità, che non raggiungerebbe mai aggirando il problema o evitando di guardarsi dentro. Lei preferisce credere che l'incognita sia io e sua incertezza amorosa nei miei confronti, e magari potrebbe essere vero, piuttosto che affrontare l'argomento con qualcuno che possa diagnosticare la situazione dal punto di vista medico. Che fare..?
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
(..)senza aver nemmeno considerato la strada della terapia di coppia. (..)(lei non ha mai fatto una visita ginecologica(..)
Gentile ragazzo, è possibile che la sua ragazza abbia un rapporto non troppo confidenziale innanzitutto con se stessa. E' impensabile raggiungere i 24 anni senza aver mai fatto una visita ginecologica. Bisognrebbe capire se l'impedimento è di tipo culturale o psicologico ma in entrambi i casi NON è funzionale. Potrebbe tentare di spingerla verso un primo approccio presso un consultorio, affinchè possa avere prime indicazioni dagli operatori del luogo. Parlatene insieme con uno psicologo per poi vedere il resto.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile ragazzo, effettivamente, non essersi mai sottoposta neanche a una visita ginecologica a 24 anni lascerebbe pensare a una scarsità di dimestichezza della sua ragazza con il suo stesso corpo. Questo potrebbe benissimo essere all'origine del problema sessuale che ha descritto e che poi potrebbe essersi esacerbato a fronte delle sue continue richieste non solo di avvicinamento, ma di spiegazione dei suoi rifiuti e della sua insoddisfazione.

Devo dirle questo non per incolparla, dato che fra fidanzati avere rapporti sessuali è perfettamente normale, ma per farle capire che se davvero la sua ragazza ha un problema, insistere da parte sua non potrà che contribuire ad aumentarlo. È come mettere un fertilizzante su una pianta.

Quindi per prima cosa eviti d'insistere anche nelle richieste di spiegazioni e faccia il possibile per convincere la sua ragazza a farsi visitare da un ginecologo prima di tutto, e successivamente da uno psicologo/psicoterapeuta esperto in problemi sessuali, per un consulto.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille delle immadiate risposte che mi avete fornito...Oggi stesso ho provato a scrivere alla mia ragazza per dirle che avevo trovato in rete alcune dichiarazioni all'interno di un forum di medicina in merito ai problemi della sessualità di coppia simili per non dire identici ai nostri, ma ancora non mi ha risposto. Cercherò comunque di fare tutto quello che è in mio potere per convincerla a sottoporsi ad una visita ginecologica innanzitutto...Non vi nascondo che ci ho riflettuto molte volte, anche sulla possibilità di parlarne con sua madre, con la quale sono in ottimi rapporti, sapendo per certo che la mia ragazza piuttosto che affrontare l'argomento sarebbe disposta a convivere con un problema, se di tale dovesse trattarsi. Quando dico che più volte le ho chiesto spiegazioni intendo dire che troppe volte si faceva finta di niente, come se nulla fosse accaduto anche dopo un approccio sessuale finito con una fuga improvvisa o un pianto a dirotto da parte sua. Che potevo fare, ignorare l'accaduto o provare a chiedere quale fosse il problema..? Non per discolparmi, ma evito di insistere nelle richieste sessuali al punto di avere una frequenza di incontri pari a una volta al mese o più, e percependo per giunta la solita rigidità e imbarazzo da parte sua. Comunque datemi un consiglio utile, altrimenti non rimarrà che rassegnarsi alla separazione, che mi farebbe male, lo dico con egoismo, ma non risolverebbe i suoi timori perchè sono certo del fatto che lei si farà sopraffare dalla paura e nemmeno questa volta proverà a parlarne con qualcuno, famiglia o medico che sia...
Grazie, a presto.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gentile ragazzo, non ci sono altri consigli che si possano dare se non quello di portare a termine i suoi intenti per risolvere la situazione. Tuttavia se la sua ragazza rifiuta categoricamente di essere aiutata lei non può rinunciare alla sua vita e proprorsi come il paladino della salvezza. Alla fine una scelta positiva verso se stesso la dovrà fare. Al limite potrà spiegare i motivi della sua eventuale scelta a lei e a i suoi genitori affinchè non lasci nel tunnel della sofferenza la sua ragazza completamente sola. Ma questo è un rimedio estremo.
saluti
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile ragazzo, se nessuno sinora è riuscito di persona a convincere la sua ragazza, si figuri cosa è possibile fare online: non c'è confronto. Il suo rimettersi al nostro parere di esperti è perfettamente comprensibile, ma è nostro dovere farle presente che nemmeno lo psicologo può fare miracoli, attraverso un mezzo come questo.

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Buon giorno, per riprendere il discorso, io non voglio essere il paladino e nemmeno il salvatore della patria, però il mio amore per la mia ragazza e gli ultimi 5 anni mi impediscono di pensare a me stesso o per lo meno di continuare come se nulla fosse la mia vita sapendo delle sue sofferenze...Comunque detto questo, sono riuscito a farmi rispondere da lei dopo averle detto di aver trovato nel forum situazioni analoghe alla nostra. Lei mi ha scritto in modo cordiale che si impegna a leggere con me le testimonianze di altre persone nel forum e nel vostro sito. Il prossimo passo credo sarà quello di farle vedere le mail che ci siamo scambiati, queste mail, mettendo sul piatto tutta la mia verità in modo sincero, anche se so che questa cosa potrebbe irritarla, però penso che vedendo un parere medico che non implica il diretto contatto possa ravvedersi. L'ostacolo principale sarà sicuramente quello di affrontare la cosa di persona, sorpassare l'imbarazzo di dover incontrare qualcuno e parlarne di persona! Ma non mi arrenderò e metterò in campo tutte le mie energie, passo dopo passo ci arriveremo. Comunque se non vi dispiace continuerò a tenermi in contatto con voi, anche per consigliarmi nell'affrontare le singole problematiche.
Un'ultima cosa, anche se dovesse concludersi tutto con un nulla di fatto, voi cosa dite, dovrei comunque confidarmi con sua madre o no..? Mi sembra una cosa scorretta, ma la sua salute credo sia più importante...
Grazie!
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
No, non credo che dovrebbe. Proprio perché, come ha detto all'inizio, non può essere il salvatore della patria.

Si faccia piuttosto questa domanda: vuole aiutare la sua ragazza, oppure sta tenendo a bada la sua ansia?

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
In che senso dottore..? Sicuramente come ho ammesso c'è dell'egostico interesse in quello che faccio, la amo, cosa c'è di più che non capisco..? So per certo però che quando mi ha confidato del suo blocco e ho potuto finalmente capire che sofferenza si nascondeva dietro ciò che io reputavo solamente una diversità nell'approcciare al sesso, una timidezza estrema con radici nel comportamento, avrei voluto morire! Mi conosco e so che la mia prima intenzione è quella di vederla felice o per lo meno "libera". Certamente temo la possibilità di poterla perdere senza aver fatto tutto ciò che posso per tentare di aiutarci, mettiamola così, però non credo che il mio interesse sia solamente dovuto alla mia paura o ansia, penso che si chiami Amore! Come da lei suggerito non parlerò con la madre della mia ragazza, ma con lei si.
La ringrazio, a presto.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Nel senso che, come onestamente lei stesso ammette, ha un interesse nei confronti di questa persona. Molti utenti che ci scrivono sono animati dalla stessa intenzione: "Voglio aiutarlo(a) e vorrei che voi mi aiutaste a farlo". Ma a volte ciò che succede - devo essere molto sincero su questo - è che la coppia aveva già smesso di essere unita, e che entrambi cercano di attribuire più o meno consapevolmente a qualche altra causa le loro difficoltà. Ma non so se questo è il vostro caso.

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Dottore, io non credo di avere nessuna certezza in merito quindi considero l'ipotesi da lei evidenziata però le ho descritto la situazione e le dinamiche relative all'ambito sessuale...Se lei mi conferma che non esiste nessun problema oppure che sarebbe meglio che io cambiassi strada e vivessi la mia esistenza senza intromettermi nella vita della mia ragazza io lo farò, soffrendo molto ma ci proverò...Che non ho chiaro è se lei o i suoi colleghi reputiate che nel comportamento sessuale da me descritto ci siano delle problematiche serie e se è il caso o meno che io insista nella mia volontà di aiuto.
E' un problema che il tempo risolverà senza necessità di un supporto esterno o meno..? Se così fosse non insiterò nel proporre alla mia ragazza di affrontare un percorso di terapia di coppia, ma dalle prime risposte mi era parso di capire che così non fosse.
Grazie ancora.
A presto.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Spero si renderà conto che da qui, senza nemmeno vedervi, si può solo restare nel campo delle ipotesi. E che proprio per questo non è possibile suggerirle di lasciar perdere la sua ragazza. Sta anche alla sua sensibilità rendersi conto, con le riflessioni che stiamo facendo insieme qui, quale possa essere l'ipotesi più probabile. Ma per riuscirci dovrebbe per così dire "dimenticare" che state insieme e osservare per un momento la vostra situazione dall'esterno.

L'unica cosa che lei può fare è suggerire alla sua ragazza queste visite, questi consulti. Ma se lei non accetta, non esiste che noi da qui si possa magicamente riuscire a sbloccare la situazione.

Tuttavia, se ne sente il bisogno, potrebbe sempre richiedere un consulto psicologico per lei, per chiarirsi meglio innanzitutto con se stesso e magari farsi suggerire una linea di condotta, ma di persona, non online.

Spero di essere stato un po' più chiaro e non troppo diretto.

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Dottore mi potrebbe quindi suggerire il percorso medico adatto..? Quali dovranno essere i passaggi..? Consulto presso una struttura richiedendo cosa esattamente, un/a terapista sessuologo/a..? Mi speghi bene cosa fare.
Io, come vi ho già detto, ho raccontato alla mia ragazza di questo forum, pensavo una volta lette insieme le mail di provare a convincerla a recarci al consultorio, da lì poi ci indirizzeranno loro..?
Grazie di nuovo di tutto.
A presto.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
È molto semplice, per prima cosa la sua ragazza, se davvero non si è mai fatta visitare da un medico ginecologo, dovrebbe farlo al più presto. Non solo per le difficoltà che state attraversando, ma perché ogni donna adulta dovrebbe farsi visitare periodicamente per escludere alcuni dei più comuni problemi e stare più tranquilla.

Seconda cosa, dovreste richiedere insieme un consulto di coppia presso uno psicologo/psicoterapeuta. Se ciò non è possibile perché la sua ragazza non vuole, potrebbe richiedere intanto un consulto lei soltanto per farsi dare suggerimenti di persona sul comportamento da tenere.

Cordiali saluti