Crisi esistenziale
Salve, sono anni che soffro di una sorta di crisi esistenziale che mi hanno portato a problemi fisici (somatizzazione), problemi con le altre persone e problemi con me stesso in quanto non riesco a prendere nessuna decisione e ciò mi fa rimanere praticamente immobile nella "realtá", quando nella mia testa succede un casino.
Sono stato un paio di mesi in cura da una psicoterapeuta ad indirizzo sistemico per il problema della somatizzazione e, per quanto fosse brava la dottoressa, non sono riuscito a darle troppo credito in quanto in quel periodo ero convinto al 100% di stare davvero male e vedevo il problema come solo mio e non, come suggerisce l'approccio sistemico, un qualcosa che potrebbe scaturire dalle relazioni che mi circondano.
Ora vorrei tornare dallo psicologo per affrontare quello che, secondo me, è il mio vero problema: la crisi/depressione esistenziale, ma non so quale sia il tipo di approccio psicoterapico migliore per me e per i miei problemi (non vorrei stare in terapia per anni e anni) in quanto mi sono documentato un attimo e ogni approccio ha un qualcosa che mi potrebbe aiutare a risolvere uno o più problemi.
Secondo voi, venuti a conoscenza anche se molto brevemente della mia storia, quale sarebbe il tipo di approccio ideale per me?
Potrebbe la mia ex psicoterapeuta ad indirizzo sistemico-relazionale aiutarmi in questo senso (crisi esistenziale)?
Grazie in anticipo
Sono stato un paio di mesi in cura da una psicoterapeuta ad indirizzo sistemico per il problema della somatizzazione e, per quanto fosse brava la dottoressa, non sono riuscito a darle troppo credito in quanto in quel periodo ero convinto al 100% di stare davvero male e vedevo il problema come solo mio e non, come suggerisce l'approccio sistemico, un qualcosa che potrebbe scaturire dalle relazioni che mi circondano.
Ora vorrei tornare dallo psicologo per affrontare quello che, secondo me, è il mio vero problema: la crisi/depressione esistenziale, ma non so quale sia il tipo di approccio psicoterapico migliore per me e per i miei problemi (non vorrei stare in terapia per anni e anni) in quanto mi sono documentato un attimo e ogni approccio ha un qualcosa che mi potrebbe aiutare a risolvere uno o più problemi.
Secondo voi, venuti a conoscenza anche se molto brevemente della mia storia, quale sarebbe il tipo di approccio ideale per me?
Potrebbe la mia ex psicoterapeuta ad indirizzo sistemico-relazionale aiutarmi in questo senso (crisi esistenziale)?
Grazie in anticipo
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Dr. Francesco Beligni
Psicologo, Psicoterapeuta
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Buonasera, ritengo che sia importante scegliere l'approccio terapeutico più in linea con la propria persona e mi complimento con lei per essersi posto questa domanda e aver anche cercato di approfondire.
In un rapporto terapeutico però gioca anche estrema importanza la relazione e la fiducxia che si crea tra le due parti, quindi non sottovaluti questo aspetto nella sua decisione.
Detto questo, non sono in grado di consigliarle nessun tipo di approccio perchè non ho abbastanza elementi per valutare il suo problema. Ciò che lei ci porta è descritto in modo un po' troppo generico.
Ci vuole raccontare di più?
In un rapporto terapeutico però gioca anche estrema importanza la relazione e la fiducxia che si crea tra le due parti, quindi non sottovaluti questo aspetto nella sua decisione.
Detto questo, non sono in grado di consigliarle nessun tipo di approccio perchè non ho abbastanza elementi per valutare il suo problema. Ciò che lei ci porta è descritto in modo un po' troppo generico.
Ci vuole raccontare di più?
Dr. Francesco Beligni - PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA
Riceve su Siena-Arezzo oppure ONLINE
www.francescobeligni.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 611 visite dal 05/05/2022.
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