Può esserci interesse reciproco tra terapista per bambini e genitore single?

Gentili dottori,
sono un genitore separato da un anno ed in seguito alla separazione, un paio di mesi fa, ho ritenuto necessario portare mia figlia da una terapista.

Ogni seduta inizia e termina con una decina di minuti nei quali ci aggiorniamo reciprocamente su progressi e problemi e spesso i problemi peggiori riguardano la mia ex.

Nelle ultime settimane, ho notato che, mi capita di pensare alla terapista di mia figlia in modo romantico.

Preciso che non si tratta di innamoramento e tantomeno di interesse sessuale.

In effetti, guardando al passato, non dovrebbe essere neppure il mio tipo e a livello di stato sociale siamo su livelli nettamente differenti tanto da frenare qualsiasi eventuale idea di farmi avanti con lei.
Eppure ci penso, la penso.

Chiaramente, essendo single e desideroso di ricominciare a vivere, non dovrebbe sorprendere che possa fantasticare su una o più potenziali partner ma in genere si tratta di pensieri di altra natura mentre nel caso specifico l'unico pensiero è che vorrei passare del tempo con lei a casa sua o in vacanza.

A dirla tutta, però, nelle ultime settimane, ci siamo ritrovati a parlare anche dei suoi figli piccoli, di dove andremo in vacanza e delle difficoltà che i single della nostra età (lei è vedova) riscontrano nei rapporti con l'altro sesso.
Ed in effetti mi ha molto sorpreso sentire che una donna come lei, potesse avere difficoltà a trovare qualcuno che la sappia ascoltare.
Ed è da quel momento che nella mia mente rimbomba: "Perché non potrei esser io?
Non potrebbe essere che lei abbia provato a farmi capire che sarebbe interessata?
Nell'ultima seduta abbiamo sforato i tempi perché aveva tempo da perdere o perché le faceva piacere parlare con me?
"
Sò che i terapisti fanno molta attenzione ad evitare i transfer e i controtransfer ma dato che non sono io il paziente bensì mia figlia, può essersi sentita libera da qualsiasi vincolo?
Mi rendo conto che basterebbe chiedere a lei, ma non vorrei correre il rischio di rovinare la terapia di mia figlia ed oltretutto, mi imbarazzerebbe da morire scoprire di aver solo preso una cantonata.


Cosa dovrei fare?

Grazie
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

Ci dice che "..Nelle ultime settimane, ho notato che, mi capita di pensare alla terapista di mia figlia in modo romantico", precisando che "..non si tratta di innamoramento e tantomeno di interesse sessuale".
E dunque, si tratta di interesse affettivo? La vorrebbe come amica? Vorrebbe rappresentare per lei "qualcuno che la sappia ascoltare"?
Forse lei stesso non comprende quali sentimenti si muovano nel Suo animo, succede dopo la separazione rimettendosi in pista.

Nel titolo Lei ci chiede se
"Può esserci interesse reciproco tra terapista per bambini e genitore single?",
e la risposta è sì. Di che tipo sia quest'interesse nel Suo caso e come vada modulato, questo è l'interrogativo al centro del discorso.
Provi a chiarirsi con se stesso. E dunque lo chiarisca anche a noi. Oppure è proprio questo il problema? cioè che non lo ha chiaro nemmeno Lei?

P.S.: La professionista che lei chiama terapista è una Psicologa psicoterapeuta? O che tipo di terapista?

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
In realtà ho ben chiaro cosa vorrei.
Vorrei una persona che mi dimostri autentico affetto. Non una semplice amica. Credo che nella mia attuale situazione, più di ogni altra cosa si senta il bisogno di calore umano e sento che lo stesso valga per lei.
Il problema, quindi, non è capire cosa vorrei, bensì capire se da parte sua ci sia lo stesso interesse o sono alle prese con un'allucinazione causata dal mio desiderio di trovare una compagna.
A dire il vero ho sempre avuto difficoltà a cogliere certi segnali ma in questo caso è anche peggio perché trattandosi di una psicologa, magari ha parlato di sé solo per l'abitudine di cercare di mettere le persone a proprio agio.
Da un lato vorrei evitare di parlarne direttamente con lei ma diversamente non saprei come fare per togliermi questo dubbio.

Ancora grazie
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Grazie della precisazione. Ora mi è più chiaro: Lei avrebbe
- "bisogno di calore umano", e di
- ".. capire se da parte sua ci sia lo stesso interesse o sono alle prese con un'allucinazione .."

In realtà non resta che parlarne. Lo faccia con delicatezza, sobriamente, per dare modo eventualmente alla professionista di non essere troppo imbarazzata o impreparata. E non in presenza della bimba ovviamente (anche se pare soccupata nel gioco).

Lei accenna a tranfert e controtranfert. Non è lì la questione.
E' l'articolo 28 del Codice Deontologico, posto nel Capo II, dove si definiscono le caratteristiche dei *Rapporti con l’utenza con la committenza*. Esso recita:
"Articolo 28 - Lo psicologo evita commistioni tra il ruolo professionale e vita privata che possano interferire con l’attività professionale o comunque arrecare nocumento all’immagine sociale della professione. Costituisce grave violazione deontologica effettuare interventi diagnostici, di sostegno psicologico o di psicoterapia rivolti a persone con le quali ha intrattenuto o intrattiene relazioni significative di natura personale, in particolare di natura affettivo-sentimentale e/o sessuale. Parimenti costituisce grave violazione deontologica instaurare le suddette relazioni nel corso del rapporto professionale."
Ma non poniamo il carro davanti ai buoi ... Tanto più che ogni Psicolog* conosce a menadito i limiti fissati dal suddetto documento e gli ambiti nei quali può operare.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/