Genitore oppressivo e geloso

Ho 21 e mi sento oppressa dalla mia famiglia, soprattutto da mio padre.

Lui vede le cose dalla sua prospettiva e non riesce ad immaginarmi come una persona adulta, è molto apprensivo e oppressivo quasi morboso e certi comportamenti non riesco più a sopportarli.

Si paragona al mio ragazzo considerando me come lago di una bilancia che oscilla tra lui e il mio ragazzo in una costante competizione affettiva tra loro due.

Devo dare sempre spiegazioni per questo infatti evito di parlare e mi chiudo, non posso fare nemmeno un piccolo viaggio con il mio ragazzo.
Sembra che non mi voglia dare fiducia e non vuole vedermi crescere.
Non sopporto il suo carattere egoista, vuole il dialogo ma non capisce il mio punto di vista, si chiude in se stesso offeso.

Questo comportamento mi arreca un peso incredibile che devo sopportare da sola perché sminuito considerato insignificante.
Forse ci uscirò pazza non so come comportarmi, mi sento oppressa, senza via d’uscita diversa dai miei coetanei, vuota vivo in una costante ansia, penso sempre di fare cose sbagliate.

Eppure sono sempre stata una bambina e poi ragazza giudiziosa non ho mai arrecato fastidio o dispiacere ai miei genitori e questo è il prezzo che ora devo pagare.

Come posso comportarmi?
Grazie a chi mi aiuterà
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Sembra che non mi voglia dare fiducia e non vuole vedermi crescere

Questo è l'aspetto più triste. Come genitori arriva un momento in cui bisogna mollare la corda, poco alla volta, diminuire il bisogno di controllo e dare sempre più fiducia ai figli. Anche perché la sicurezza in se stessi non si può insegnare, si può solo imparare.

Se ritieni di essere una ragazza con le spalle, fai un favore a te stessa (oltretutto si maggiorenne, quindi lo puoi fare) e dì a tuo padre: "Grazie per spiegarmi tutte queste cose, lo apprezzo molto, Mi aiuterà a diventare una ragazza migliore". E poi fai come meglio ritieni.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
Grazie dottore per la sua risposta, sto cercando di fare di testa mia ma spesso ho paura di eventuali suoi commenti su miei comportamenti che ritene sbagliati soprattutto se è coinvolto il mio ragazzo , nei casi più gravi silenzio punitivo per giorni e crea senso di colpa e anche brutta atmosfera in famiglia. Per questo orami cerco di dire poco su quello che faccio ma lui cerca di tenere il controllo facendomi sentire sotto pressione per qualsiasi cosa chieda di fare es. Uscire di sera.
Non ho dipendenza economica, ho lavorato per pochi mesi. Rimango una figlia da poter mettere in castigo.
È capitato che restassi con il mio ragazzo preferendo lui ad una "gita" di famiglia sono stata accusata di essere una s*****a , è stato offeso con me per giorni.
Ho paura di chiedergli di poter fare cose che i miei coetanei fanno e mi rassegno sapendo già la risposta.
Risento molto di questo comportamento essendo una persona bisognosa di indipendenza e libertà.
Ho già parlato con lui dei miei bisogni da ragazza di 21 ma non sembra ricordare, i suoi bisogni da padre vengono prima dei miei.
Capisco le preoccupazioni che un genitore può avere...ma non è così che i figli vivono.
Grazie.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Il tuo caso è praticamente sovrapponibile a quello di altri ragazzi e ragazze della tua età. Può non essere facile, la convivenza può essere fastidiosa in mancanza di autonomia economica, ma la propria libertà è una cosa che molti figli devono conquistarsi. Senza aspettarsi che siano i genitori a concederla, perché purtroppo in casi come questi non succede mai.

Se nel frattempo hai bisogno di un aiuto più specifico puoi rivolgerti a uno psicologo, magari allo psicologo di scuola o di facoltà, se studi, oppure rivolgendoti alla tua Asl e pagando un ticket minimo (anche se potrebbero esserci tempi di attesa).

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille, penso che ormai sia necessario. Saluti
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Prego
Un saluto

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