Credo di soffrire di dipendenza affettiva

Salve, proverò a spiegare la mia storia: sono un ragazzo che ha avuto vari problemi sociali nella vita, ho sempre fatto fatica a fare amicizie e i pochi amici che ho avuto, tutt'ora li ho totalmente persi di vista.
Negli ultimi due anni (complice il covid) ho vissuto segregato in casa senza uscire o conoscere altre persone, gli unici contatti che ho avuto sono la mia famiglia con cui non ho proprio un buon rapporto ma questo è un altro paio di maniche.
Negli ultimi mesi mi è successo un "miracolo": dopo tanto tempo ho trovato una persona che sembra volermi essere amico; io e questa persona abbiamo parlato molto, ci siamo condivisi segreti, paure, storie del nostro passato ecc.
Mi ha fatto conoscere il suo gruppo con cui fa certi eventi e ne ho fatto uno assieme a loro e mi sono divertito.
Adesso io e questa persona ci vediamo meno, per questioni lavorative e anche un po' la distanza (non siamo proprio lontanissimi ma nemmeno vicinissimi), ma da circa un mese ci sentiamo quasi tutti i giorni, ci teniamo aggiornati si certe questioni tramite messaggi e qualche volta ci chiamiamo.
Dopo questo pippone vi chiederete: "quale è il problema?
" Adesso ci arrivo:
Come ho già detto questa è la mia prima amicizia dopo anni di isolamento sociale, a questa persona, anche se la conosco solo da qualche mese, ci sono affezionato e vorrei davvero esserle amico e viceversa, ma ho paura di esserle stato troppo addosso nell'ultimo periodo.
Come già ribadito nell'ultimo mese anche se non ci siamo più visti, abbiamo continuato a comunicare tramite messaggi e telefono, ma buona parte delle volte sono sempre stato io a iniziare le conversazioni, questa persona è sempre disponibile e mi ha sempre risposto e fin'ora non mi ha mai dato l'impressione che non volesse parlarmi, molto spesso c' impiega una giornata a rispondermi, ma credo sia perché abbia molti impegni, ma non lo conosco ancora bene, non posso sapere cosa gli passa per la testa, magari gli do fastidio ma è troppo gentile per dirmelo.
Il vero problema sono io: sono stato talmente tanto tempo solo che ora ho paura di fare un errore e farlo allontanare da me, e ho temo che abbia ne abbia già fatto uno "standogli addosso" tutto questo mese.
Però allo stesso tempo sento il bisogno di parlare con questa persona, e quando c'impiega troppo a rispondere ai miei messaggi, ho sempre il terrore che mi abbia dimenticato o abbia cambiato idea e non voglia più avere a che fare con me.
Specifico che io non lo forzo mai a rispondermi, invio il messaggio e aspetto che risponda senza inviarne altri per incitarlo a fare in fretta, l'attesa quando si fa lunga diventa un agonia.
Ho veramente tanta paura di perdere questa amicizia e rimanere di nuovo solo, ma questa paura sta diventando un' ossessione e potrebbe causare la rottura di questa amicizia.
Quindi cosa dovrei fare?
Grazie a chiunque leggerà e rispondere, arrivederci.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
La tua è una forma di rigidità. Non disponi della necessaria flessibilità in campo sociale e hai facilità all'isolamento. Perciò appena trovata una persona minimamente disponibile ti ci sei attaccato. Sei passato da un estremo a un altro, ecco perché parlo di rigidità, cioè della difficoltà a transitare lungo un continuum senza cadere negli estremi.

Il problema, come sempre in questi casi, non è tanto quello che tu percepisci (l'amicizia con la persona particolare), ma diventare sufficientemente sciolto affinché questi episodi non ti capitino con troppa facilità.

Rivolgiti a uno psicoterapeuta direttamente, per imparare le abilità sociali che ancora ti mancano.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com