Ansia nella mia relazione ?

Ciao a tutti
Sono un ragazzo di 19 anni, molto ma molto sensibile, vi scrivo perché ho una relazione da 8 mesi con una ragazza che amo tantissimo (nonostante la mia ansia)
È iniziato tutto con semplici pensieri negativi e all’inizio riuscivo a gestirli per poi trasformarsi in un attacco d’ansia e il pensiero che dovevo lasciarla (senza un motivo valido), da lì in poi pensieri sul fatto che non la amavo, poi pensieri sul fatto che magari avevo una dipendenza affettiva o ne ero ossessionato, l’impulso di lasciarla, ho sognato di tradirla, ho iniziato ad andare da uno psicologo che mi ha detto che ho ansia per la delusione precedente (ho sofferto molto) e per il rapporto con mio padre (non sempre presente emotivamente), non ci capisco più niente, è un continuo rimuginio e fa male perché vorrei godermi la mia relazione, vado in ansia per tutto e la mia mente analizza ogni dettaglio della mia relazione, so solo che è il mio più grande amore e la paura che tutti sti pensieri siano veri mi uccide anche se oggettivamente non credo che la realtà sia quella che ho in testa.

Voglio solo stare bene con lei, e godermi tutto questo, tutto qua.
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Dr. Vincenzo Cosentino Psicologo 204 12 1
Buongiorno,
La situazione che sta vivendo non sembra legata alla sua relazione.
Sono forse dubbi che investono a pieno ciò che potrebbe darle serenità, e che sente di non poter godere senza riflettere a fondo sulle sue sensazioni.
Ciò che sarebbe opportuno è vivere questa relazione senza rifletterci troppo su e vedere quale direzione prende, ma questa opportunità è impedita da queste emozioni contrastanti.
Molto probabilmente ciò dipende dai legami ambivalenti con suo padre, come suggerito dal collega, che hanno portato a non avere un chiaro esempio di come si sta bene nella relazione e nella coppia.
Ovviamente questa è una supposizione, visto che non conosco a fondo la sua storia, ma è evidente come questo fattore possa influenzare il suo stato.
Un consulto offerto da un professionista, che si occupi delle sue relazioni, dei significati associati ai legami familiari e non potrebbe essere d'aiuto.
Coinvolgendo la sua famiglia potrebbe ottenere un'efficacia maggiore in questo caso, mettendo in evidenza davanti al terapeuta gli aspetti relazionali disfunzionali che sono presenti.

Dr. Vincenzo Cosentino - Psicologo
In sede e online
www.psicologocosentino.it

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