Ansia o problemi fisici?

Salve, il mio problema inizia da 4 anni, il primo segnale l'ho avvertito dopo alcune partite di calcetto durante la partita avvertivo eccessivo afanno o in alcune partite senso di debolezza tale da nn permettermi di giocare o bruciore di stomaco a fine partita o a fine partita aumento di battiti fino a finire al pronto soccorso per paura che mi stesse venendo un attacco cardiaco.

Premetto che ho praticato calcio a livello agonistico e che m hanno sempre trovato un blocco di branca ds (scoprendo poi che si trattava di sindrome di brugada senza sintomi )
Cmq ho smesso di praticare sport pero nella quotidianita ho iniziato ad avvertire aumento di battiti improvvisi, aumento battiti e affaticamento nel salire le scale (3 piani)
L 'unica cosa e che questi sintomi non erano continui ma avvolte c erano avvolte no
e questo mi ha fatto pensare che fosse una questione psicologica perche i vari esami cardiologici risonanza elettrocardiogramma /sforzo eco erano tutti nella norma.

spesso quando sono piu rilassato i sintomi di battito accellerato o irrequietezza arrivano piu frequentemente...mentre quando sono a lavoro o impegnato quasi mai.

la cosa fastidiosa e gia pensare di non poter fare qualcosa tanto da innescare un meccanismo di paura prima di farla.

come posso affrontare questa situazione??
[#1]
Dr. Vincenzo Cosentino Psicologo 204 12 1
Buongiorno,
Gli esami diagnostici hanno quindi escluso una causa organica del suo disturbo.
Questa è una premessa fondamentale per porre le basi, perché è il primo passo che definisce la natura del sintomo.
Con molta probabilità, il suo malessere è quindi di tipo psicologico, a sostegno di ciò, è presente anche la descrizione che ha fornito.
Se fosse una causa organica, mentre lavora o compie degli sforzi, il problema si manifesterebbe in maniera più intensa, invece insorge quando non è distratto e ha il tempo per pensare.
Il consiglio è quindi quello di intraprendere un percorso con un professionista, lavorando sul significato che l’abbandono dell’attività agonistica ha nella suo stato attuale e la scoperta di una vulnerabilità, che forse ha attivato uno stato ansioso, comprensibile ma che se diventa un impedimento per i suoi momenti di relax, va affrontato e superato con l’aiuto necessario.

Dr. Vincenzo Cosentino - Psicologo
In sede e online
www.psicologocosentino.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
grazie per la risposta dottore ne prendero atto.... cercando di risolvere questo fastidioso problema!
[#3]
Dr.ssa Annalisa Capozza Psicologo, Psicoterapeuta 10 2
Carissimo utente

Il fatto che esami specialistici diagnostici abbiano rilevato un buon funzionamento del suo organismo, fa escludere una causa organica del suo malessere, inoltre deve tenere in considerazione il fatto di aver interrotto del tutto l'attività fisica che svolgeva in modo intensivo agonistico, con il risultato di un probabile maggior affaticamento nel momento in cui si trova ad attivarsi, visto il periodo di "stasi" attuale.

Per quanto riguarda la natura del suo problema, tutto ciò fa supporre che si tratti di una problematica psicologica di tipo patofobica/ipocondriaca, dal momento che tali sintomi sembrano provenire da un ascolto eccessivo del suo corpo, ascolto che mette in atto per cercare di avere un controllo sul suo organismo che tuttavia non solo non ha, ma soprattutto così facendo perde sempre più, tanto da accrescere così i sintomi e l'intensità degli stessi.

Le consiglio di prendere in considerazione un percorso psicologico di terapia strategica breve, approccio efficace ed efficiente con protocollo di intervento ad hoc per la risoluzione in tempi brevi della problematica da lei presentata.

In bocca al lupo!

Cordialmente,

Dott.sa Annalisa Capozza

Dr.ssa Annalisa Capozza - Psicologa Psicoterapeuta Breve Strategica

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