Non voglio lavorare nella vita, perché? c'è qualche tecnica psicologica per farsela venire?

Non è questione di essere uno scansafatiche, ma diciamocelo, l'essere umano DEVE lavorare perché non ha scelta, serve a non diventare pasto per i vermi, quindi nessuno lavorerebbe se non fosse che si è costretti se si ambisce a non morire.
Io lo ammetto, non voglio lavorare, odio le mille responsabilità, requisiti e competenze che il lavoro ti impone per poi non arrivare mai a fine mese.
A mio parere non ne vale la pena.
Voi mi direte: devi fare ciò che ti piace, il problema è che non so cosa mi possa piacere e nemmeno posso provare mille lavori al giorno per capirlo.
Io vorrei essere calciatore, ma ormai ho quasi 24 anni ed è tardi, poi dato che non ho il talento necessario per giocare da professionista, non mi darebbe mai da mangiare, lo stesso vale per l'allenatore, ci vogliono anni per arrivare ad alti livelli e non è nemmeno detto che ci riuscirei perché devi essere bravo, vincere campionati ecc... E nel mentre che provi ad arrivare ad alti livelli, devi fare il tuo principale lavoro, che ti ruberà tempo ed energie, costringendoti ad abbandonare il tuo sogno prima o poi.
Tutto ciò mi provoca forte angoscia e tristezza per il futuro.
Riguardo a ciò, vorrei chiedervi se esiste qualche modo per convincere il cervello che in realtà io ho una voglia matta di lavorare, ingannarlo insomma.
Ah dimenticavo, non consigliatomi di andare dallo psicoterapeuta o robe simili perché ho già provato e non è servito a niente dopo 2 anni.
Inoltre prendo la sertralina cloridrato da 100mg al giorno da 2 anni, prescrittami da uno psichiatra.

Cordiali saluti dottori, spero possiate aiutarmi.
l, altrimenti sto seriamente pensando di farmi asportare l`amigdala per non provare più emozioni negative.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.8k 579 67
Gentile utente,

avremmo potuto semplicemente respingere il suo consulto, dato che continua a riformulare con altre parole sempre lo stesso problema, al quale è già stato ampiamente risposto anche con suggerimenti concreti (questo è il 18esimo consulto).

Le consiglio quindi di rileggere le risposte precedentemente ricevute e di prendere in considerazione i suggerimenti che contengono.
Ad es., di poco tempo fa:
- https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/970466-periodi-di-forte-crisi-a-causa-della-paura-del-futuro-e-dell-incertezza-del-percorso-intrapreso.html
- https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/895111-mi-sento-inutile-e-in-colpa.html .

Scrivere qui non La aiuta, se poi non fa il possibile per applicare quanto suggerito e ce ne dà riscontro.
Nel caso stia proseguendo il percorso psicologico di cui già ci accennava in precedenza,
Le suggeriamo caldamente di far leggere questi consulti alla Sua Psicologa, che - per poter curare - deve essere Psicoterapeuta.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/