Port-a-cath
A causa di un carcinoma gastrico mio padre ha subito un intervento (gastrectomia totale e annessi) seguito da 12 cicli di chemioterapia, per effettuare i quali gli è stato impiantato un port-a-cath.
Poichè le sue condizioni generali glielo consentono, vorrebbe andare a caccia. Se non che il port gli è stato inserito a destra e lui, essendo destro, per sparare dovrebbe appoggiare il calcio del fucile proprio sulla destra.
Ci sono pericoli specifici dovuti al rinculo del fucile in occasione dello sparo? Se si, visto che non vuol sentirne di non andare a caccia, quali precauzioni posso fargli adottare?
Grazie
Poichè le sue condizioni generali glielo consentono, vorrebbe andare a caccia. Se non che il port gli è stato inserito a destra e lui, essendo destro, per sparare dovrebbe appoggiare il calcio del fucile proprio sulla destra.
Ci sono pericoli specifici dovuti al rinculo del fucile in occasione dello sparo? Se si, visto che non vuol sentirne di non andare a caccia, quali precauzioni posso fargli adottare?
Grazie
[#1]
Gentile utente,
la sua richiesta è inusuale , ma da prendere in considerazione sicuramente.
Fondamentale è che suo padre ritorni agli interessi abituali di prima
https://www.medicitalia.it/minforma/oncologia-medica/78-lo-sport-dopo-la-malattia.html
Ma la risposta non può essere ovviamente di competenza specialistica medica , perchè la soluzione la dovreste trovare voi per proteggere il sistema port-a-cath che è un dispositivo biotecnologico che permette di avere un accesso venoso centrale e consiste di un catetere in genere di silicone, posizionato per via percutanea in vena succlavia, giugulare, con estremo distale in vena cava superiore ; il catetere è collegato ad un reservoir (port), anch'esso in silicone o titanio, totalmente impiantabile nel sottocute.
Tutto è consentito, si fa per dire, a condizione di proteggere il dispositivo dal rinculo del fucile.
E qui non saprei cosa consigliarle !
Mi viene in mente un giubbotto antiproiettile !
La mia è solo una battuta per stimolavi a pensarne una anche voi.
Cordiali saluti.
la sua richiesta è inusuale , ma da prendere in considerazione sicuramente.
Fondamentale è che suo padre ritorni agli interessi abituali di prima
https://www.medicitalia.it/minforma/oncologia-medica/78-lo-sport-dopo-la-malattia.html
Ma la risposta non può essere ovviamente di competenza specialistica medica , perchè la soluzione la dovreste trovare voi per proteggere il sistema port-a-cath che è un dispositivo biotecnologico che permette di avere un accesso venoso centrale e consiste di un catetere in genere di silicone, posizionato per via percutanea in vena succlavia, giugulare, con estremo distale in vena cava superiore ; il catetere è collegato ad un reservoir (port), anch'esso in silicone o titanio, totalmente impiantabile nel sottocute.
Tutto è consentito, si fa per dire, a condizione di proteggere il dispositivo dal rinculo del fucile.
E qui non saprei cosa consigliarle !
Mi viene in mente un giubbotto antiproiettile !
La mia è solo una battuta per stimolavi a pensarne una anche voi.
Cordiali saluti.
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#2]
Utente
Gentile dott. Catania, la ringrazio per la risposta. Giusto per aggiornarla sulla cosa, le riferisco che l'anestesista che ha impiantato il port a mio padre ha chiesto informazioni anche alla ditta (Vygon) che costruisce il port e anche loro concordano che la domanda, pur non usuale, ha un suo fondamento logico.
Ritengono che la capsula in titanio sia indistruttibile, tuttavia potrebbero esserci scollegamenti del catetere, peraltro possibili anche senza nessun traumatismo nell'ordine del 0,1-1% dei casi.
Come unico consiglio hanno detto di sparare con la sinistra ovvero, ma questo lo consigliano all'anestesista, di informarsi sempre sulla prevalenza del braccio nel paziente al fine di impiantare il port dall'altra parte.
Mi sembra strano comunque che nelle istruzioni dell'apparecchio la ditta non documenti una cosa del genere e non dia consigli agli operatori sanitari.
Si vede che sono animalisti!
Grazie ancora per la risposta e per la testimonianza che mi ha suggerito di leggere.
Ritengono che la capsula in titanio sia indistruttibile, tuttavia potrebbero esserci scollegamenti del catetere, peraltro possibili anche senza nessun traumatismo nell'ordine del 0,1-1% dei casi.
Come unico consiglio hanno detto di sparare con la sinistra ovvero, ma questo lo consigliano all'anestesista, di informarsi sempre sulla prevalenza del braccio nel paziente al fine di impiantare il port dall'altra parte.
Mi sembra strano comunque che nelle istruzioni dell'apparecchio la ditta non documenti una cosa del genere e non dia consigli agli operatori sanitari.
Si vede che sono animalisti!
Grazie ancora per la risposta e per la testimonianza che mi ha suggerito di leggere.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.1k visite dal 12/09/2008.
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