Scleroembolizzazione varicocele con atossisclerol 2%

Buongiorno a tutti i dottori, sono un ragazzo di 30 anni che nel 2013 gli è stata effettuata una scleroembolizzazione del varicocele con Atossiclerol 2% dopo una recidiva chirurgica, ormai sono passati 9 anni è l'intervento ha avuto tutt'ora successo.


La domanda che vorrei porvi è questa mi è stata diagnosticata una curvatura del pene è per il momento vorrei provare ad assumere due prodotti naturali eventualmente prima di seguire altre terapie.


Nattokinase che serve per sciogliere le fibre di fibrina nell'organismo e Serrapeptase necessaria a ridurre la fibrina presente nell'organismo.


Non conoscendo appieno il funzionamento e principio attivo dell'Atossiclerol (chiude la vena come un cemento?
oppure la fa ''morire/collassare''?
se qualcuno fosse così gentile da spiegarmi come funziona mi farebbe molto piacere) non vorrei che questi prodotti naturali che intaccano la fibrina potrebbero riaprire la vena che e stata chiusa o fare danni del genere.


Spero di aver postato nella sezione giusta.


Grazie e buon lavoro a tutti.
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Dr. Cesare Massa Saluzzo Radiologo interventista, Radiologo, Chirurgo vascolare 65 7
Buongiorno,
l'atossiclerol contiene un agente chimico che induce una reazione infiammatoria immediata sulla parete della vena che la induce a chiudersi.
La recidiva del varicocele è possibile, ma non credo possa essere indotta dalle sostanze che al momento sta assumendo in quanto le vene malate di un tempo a questo punto saranno ridotte a dei cordoncini fibrosi. L'embolizzazione agisce in un territorio limitrofo, ma del tutto differente rispetto ai corpi cavernosi e al pene per cui non esiste alcun nesso tra l'embolizzazione e il problema attualmente presente.
Cordiali saluti

Dott Cesare Massa Saluzzo
www.massasaluzzo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la spiegazione dottore.
Molto interessante!
Vorrei farle ancora una domanda un po' piu specifica per una "cultura personale" , l'atossisclerol quindi induce le pareti della vena a chiudersi su se stessa, ma le pareti interne della vena trattata con il tempo si chiudono saldandosi/incollandosi tra loro?o sono semplicemente "molto unite".
Ultima domanda, cosa si intende per "cordoncini fibrosi"?
La ringrazio in anticipo la sua risposta e la sua disponibilità.
Grazie e buona giornata