Ripetitori telefonici
Buongiorno! In questi giorni, essendomi io particolarmente interessata al tema dell'inquinamento, mi sono imbattuta nelle spinosissima questione dei ripetitori telefonici e dei rischi che essi comportano per la nostra salute. Leggendo su internet ho capito che non è possibile avere risposte certe su questo tema vorrei però se è possibile avere comunque delle delucidazioni. Spiego la mia situazione: sul palazzo di fronte casa mia (distanza non superiore a 30mt) c'è un ripetitore telefonico, guardandomi meglio intorno mi sono resa conto che non si tratta di un caso isolato, anzi. Basta alzare lo sguardo per rendersi conto che su diversi palazzi sono presenti questi ripetitori. Ora io vorrei sapere quali rischi corro?Il mio rischio di contrarre leucemia è di molto maggiore rispetto a quello medio? Ci sono delle attività di prevenzione che posso fare per tentare di ridurlo? é forse necessario lasciare la casa in tempi rapidi? Ringrazio chiunque voglia rispondermi e fare chiarezza su un tema così imprtante
[#1]
Gentile Utente,
dice bene quando definisce come "spinosissima" la questione riguardante l'argomento delle onde e dei campi elettromagnetici. In particolare il sottogruppo delle radiazioni non ionizzanti (NIR - acronimo inglese) sta sollevando notoriamente le preoccupazioni di non poche persone. Leggendo su internet, come dice di aver già fatto, potrà trovare di tutto e di più, spaziando tra forum di svariata tipologia e siti scientifici di tutto rispetto. C'è un mondo che si apre e da lì potrà attingere illimitate conoscenze. La situazione che Lei riporta (presenza di ripetitori vicini al luogo di abitazione) è divenuta molto diffusa. Non è possibile in questa Sede esaminare in maniera semplicistica principi fisico-biologici di elevata complessità che richiederebbero una trattazione a dir poco enciclopedica.
Una cosa è certa: le onde elettromagnetiche producono degli effetti sulle strutture biologiche, effetti derivanti dall'interazione fisica tra esse e le molecole. L'effetto più immediatamente comprensibile è un "aumento della temperatura di queste ultime". Si può arrivare a rilevare effetti nocivi per la salute in persone esposte a campi che si possono riscontrare solo nelle immediate vicinanze di potenti impianti trasmittenti generalmente lontani dalle zone abitate, a cui viene debitamente impedito l’avvicinamento da parte di persone estranee.
Per il resto siamo immersi giornalmente nei campi elettromagnetici generati da elettrodomestici, telefonini, computer....
Tumori e NIR ? Ecco la questione spinosa di cui Lei parla.... esistono una notevole quantità di studi scientifici dedicati che potrà consultare su internet.
Cosa possiamo fare? Io inizierei seguendo i consigli di chi propone le classiche norme igienico-comportamentali riferite ad una limitazione domestica dell'esposizione ai campi elettromagnetici, dove possibile (suggerimenti su utilizzo degli elettrodomestici, telefonini...che troverà sempre in rete e che sono convinto avrà già letto). Cambiare subito casa? E per cosa? Poi magari fra sei mesi le piazzano un altro ripetitore vicino la sua nuova dimora!
Nei casi dubbi è possibile rivolgersi a professionisti che effettuano delle misurazioni per verificare il rispetto delle attuali norme di legge inerenti l'elettrosmog.
Cordialità.
dice bene quando definisce come "spinosissima" la questione riguardante l'argomento delle onde e dei campi elettromagnetici. In particolare il sottogruppo delle radiazioni non ionizzanti (NIR - acronimo inglese) sta sollevando notoriamente le preoccupazioni di non poche persone. Leggendo su internet, come dice di aver già fatto, potrà trovare di tutto e di più, spaziando tra forum di svariata tipologia e siti scientifici di tutto rispetto. C'è un mondo che si apre e da lì potrà attingere illimitate conoscenze. La situazione che Lei riporta (presenza di ripetitori vicini al luogo di abitazione) è divenuta molto diffusa. Non è possibile in questa Sede esaminare in maniera semplicistica principi fisico-biologici di elevata complessità che richiederebbero una trattazione a dir poco enciclopedica.
Una cosa è certa: le onde elettromagnetiche producono degli effetti sulle strutture biologiche, effetti derivanti dall'interazione fisica tra esse e le molecole. L'effetto più immediatamente comprensibile è un "aumento della temperatura di queste ultime". Si può arrivare a rilevare effetti nocivi per la salute in persone esposte a campi che si possono riscontrare solo nelle immediate vicinanze di potenti impianti trasmittenti generalmente lontani dalle zone abitate, a cui viene debitamente impedito l’avvicinamento da parte di persone estranee.
Per il resto siamo immersi giornalmente nei campi elettromagnetici generati da elettrodomestici, telefonini, computer....
Tumori e NIR ? Ecco la questione spinosa di cui Lei parla.... esistono una notevole quantità di studi scientifici dedicati che potrà consultare su internet.
Cosa possiamo fare? Io inizierei seguendo i consigli di chi propone le classiche norme igienico-comportamentali riferite ad una limitazione domestica dell'esposizione ai campi elettromagnetici, dove possibile (suggerimenti su utilizzo degli elettrodomestici, telefonini...che troverà sempre in rete e che sono convinto avrà già letto). Cambiare subito casa? E per cosa? Poi magari fra sei mesi le piazzano un altro ripetitore vicino la sua nuova dimora!
Nei casi dubbi è possibile rivolgersi a professionisti che effettuano delle misurazioni per verificare il rispetto delle attuali norme di legge inerenti l'elettrosmog.
Cordialità.
Dott. Alessandro Aiello
Dirigente Medico di Radiodiagnostica
U.O. Radiologia - Ospedale Giovanni Paolo II° - Sciacca (AG)
[#3]
Non ho detto questo. In sintesi:
Non è stato scientificamente dimostrato un legame diretto tra campi elettromagnetici e insorgenza di neoplasie. È una cosa ben diversa!
È invece dimostrato l'effetto di riscaldamento sulle strutture biologiche. Si tratta di due cose completamente diverse.
Lei non è assolutamente una condannata a morte!
Non tragga conclusioni errate!
Gli studi epidemiologici e sperimentali condotti fino a oggi non hanno mostrato correlazioni significative tra l'esposizione a campi magnetici e un'aumentata insorgenza di tumori.
Non è stato scientificamente dimostrato un legame diretto tra campi elettromagnetici e insorgenza di neoplasie. È una cosa ben diversa!
È invece dimostrato l'effetto di riscaldamento sulle strutture biologiche. Si tratta di due cose completamente diverse.
Lei non è assolutamente una condannata a morte!
Non tragga conclusioni errate!
Gli studi epidemiologici e sperimentali condotti fino a oggi non hanno mostrato correlazioni significative tra l'esposizione a campi magnetici e un'aumentata insorgenza di tumori.
[#4]
Ex utente
Il problema è che ultimamente mi sembra di essere circondata da cose cancerogene, cibo, aria, qualunque cosa sembra essere contaminata uno pensa di poter stare tranquillo almeno dentro casa ed invece scopre che è il posto più pericoloso!!!In ogni caso se posso approfittare ancora della sua pazienza vorrei sapere se una esposizione di 5 anni deve essere considerata prolungate e se ci sono degli esami clinici che dovrei ripetere periodicamente per tenermi sotto controllo e riuscire ad agire almeno sul piano della prevenzione. Vorrei inoltre sapere se i computer emettono normalmente radiazione dato che su questo punto in internet ho trovato molta confusione
[#5]
Signora non si preoccupi della mia pazienza.
Se posso darLe un suggerimento... non prenda la cosa con un carico di preoccupazione così alto. È vero che tutta la tecnologia che ci circonda ha fatto anche in modo da sollevare queste problematiche, ma che possiamo farci?
Non deve far altro che attenersi ai normali principi di prevenzione oncologica che possono tenere in considerazione tutti. Non faccia altri calcoli temporali.
Anche i PC generano campi magnetici.
Stia serena.
Se posso darLe un suggerimento... non prenda la cosa con un carico di preoccupazione così alto. È vero che tutta la tecnologia che ci circonda ha fatto anche in modo da sollevare queste problematiche, ma che possiamo farci?
Non deve far altro che attenersi ai normali principi di prevenzione oncologica che possono tenere in considerazione tutti. Non faccia altri calcoli temporali.
Anche i PC generano campi magnetici.
Stia serena.
[#7]
Ex utente
La disturbo nuovamente per chiederle un chiarimento. Ho letto su internet che i ripetitori dovrebbero preoccupare maggiormente chi si trova ad una distanza di 400-500m mentre invece chi si trova a 50-100mt dal ripetitore subirebbe un'esposiozione inferiore. é una tesi fondata o piuttosto il frutto dell'incompetenza di chi scrive su intenet?
[#8]
Cara Signora,
non sono un tecnico nè un ingegnere e non mi occupo di telecomunicazioni ma di diagnostica per immagini.
Quello che posso dirLe, per ciò che rientra nelle mie conoscenze, è che questo fenomeno cui Lei fa riferimento può dipendere dalla forma del fascio e da come si distribuisce il campo elettromagnetico man mano che ci si allontana dal ripetitore.
Posto che le antenne dei ripetitori telefonici generano un fascio di potenza che si distribuisce prevalentemente in direzione orizzontale e che questo fascio assume aspetto "a ventaglio" (cioè si allarga man mano che ci si allontana dall'antenna), è intuitivo comprendere come punti più vicini alla base dell'antenna potrebbero non essere direttamente coinvolti dal fascio di potenza (anche se esistono delle distanze di sicurezza definite dalle normative in vigore), mentre zone più lontane potrebbero essere interessate dal fascio che si è allargato in direzione verticale rispetto al prevalente senso di espansione orizzontale (fascio a ventaglio). Immagini, a solo titolo di esempio ed in senso generale, come si espande, in una serata di nebbia, la luce emessa da un faro sul molo.
Spero di essere riuscito a rispondere alla Sua domanda.
Cordialità.
non sono un tecnico nè un ingegnere e non mi occupo di telecomunicazioni ma di diagnostica per immagini.
Quello che posso dirLe, per ciò che rientra nelle mie conoscenze, è che questo fenomeno cui Lei fa riferimento può dipendere dalla forma del fascio e da come si distribuisce il campo elettromagnetico man mano che ci si allontana dal ripetitore.
Posto che le antenne dei ripetitori telefonici generano un fascio di potenza che si distribuisce prevalentemente in direzione orizzontale e che questo fascio assume aspetto "a ventaglio" (cioè si allarga man mano che ci si allontana dall'antenna), è intuitivo comprendere come punti più vicini alla base dell'antenna potrebbero non essere direttamente coinvolti dal fascio di potenza (anche se esistono delle distanze di sicurezza definite dalle normative in vigore), mentre zone più lontane potrebbero essere interessate dal fascio che si è allargato in direzione verticale rispetto al prevalente senso di espansione orizzontale (fascio a ventaglio). Immagini, a solo titolo di esempio ed in senso generale, come si espande, in una serata di nebbia, la luce emessa da un faro sul molo.
Spero di essere riuscito a rispondere alla Sua domanda.
Cordialità.
[#10]
Signora,
in conclusione ed in sintesi il problema dei ripetitori è solo uno degli aspetti relativi all'inquinamento da elettrosmog (argomento ancora molto dibattuto), poichè siamo continuamente esposti a campi elettromagnetici generati da una molteplicità di dispositivi che ci circondano anche indipendentemente dalla nostra volontà.
Uno degli elementi che vengono a sostegno degli interessi della popolazione è di sicuro l'esistenza di normative specifiche volte a regolamentare in qualche maniera questa spinosa questione ed alle quali può essere fatto riferimento.
Nell'augurarLe serenità le porgo cordiali saluti.
in conclusione ed in sintesi il problema dei ripetitori è solo uno degli aspetti relativi all'inquinamento da elettrosmog (argomento ancora molto dibattuto), poichè siamo continuamente esposti a campi elettromagnetici generati da una molteplicità di dispositivi che ci circondano anche indipendentemente dalla nostra volontà.
Uno degli elementi che vengono a sostegno degli interessi della popolazione è di sicuro l'esistenza di normative specifiche volte a regolamentare in qualche maniera questa spinosa questione ed alle quali può essere fatto riferimento.
Nell'augurarLe serenità le porgo cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 22.4k visite dal 12/11/2014.
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