Risonanza magnetica rachide dorsale

Buonasera,
volevo sottoporre alle vostra attenzione, la diagnosi della risonanza magnetica rachide dorsale di mio padre.

" Ridotta rappresentazione della cifosi dorsale; atteggiamento in cifosi nel passaggio dorsolombare per deformazione a cuneo anteriore del corpo di D12 la cui limitante somatica superiore si è infossata. nel tessuto osseo residuo di riconoscono talune iperintensità di segnale per la persistenza di feonomeni di rimaneggiamento osseo. La corsa midollare dorsale presenta un riduzione di volume a D4 con estensione longitudinale di oltre 2 cm e sfumata iperintensità di segnale nelle immagini T2 pesante il cui significato patologico è incerto e non ulteriormente definibile sulla base delle immagini ottenute con apparecchio RM a bassa intensità di campo. La somministrazione di mezzo di contrasto paramagnetico non fornisce ulteriori diagnostici.
CONCLUSIONE: lesione midollare a D4 con aspetto astrofico; frattura con deformazione a cuneo anteriore del corpo vertebrale D12"

Grazie mille a chi mi aiuterà a capire meglio, in attesa del consulto con il mio medico.

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Dr. Alessandro Aiello Radiologo 808 21 2
Gentile Utente,
la diagnostica delle lesioni midollari è abbastanza complessa. Il reperto di "iperintensità di segnale in T2" al livello della IVa vertebra dorsale (come indicato nel referto da Lei riportato) appare compatibile con una verosimile zona di sofferenza del midollo, anche perchè pare associarsi ad un verosimile assottigliamento del suo spessore (ciò che può essere compatibile con una zona di atrofia / ridotto volume).
"La corsa midollare dorsale presenta un riduzione di volume": penso sia in realtà riportato <corda midollare>.
Non potendo prendere in esame le immagini non è semplice formulare delle ipotesi razionali a distanza. Sono necessarie, per meglio comprendere la natura delle alterazioni midollari, immagini di alta qualità (è indispensabile eseguire l'esame con una macchina performante ad alto campo per eseguire uno studio adeguato) ottenibili con apparecchiature chiuse con intensità di campo non inferiore a 1,5 Tesla.
Sarebbe inoltre fondamentale sapere perchè siete arrivati ad eseguire una risonanza della colonna dorsale (ovvero questa alterazione riscontrata è un reperto casuale? lo studio era mirato a valutare una frattura vertebrale già nota da altri esami? che disturbi ha suo Padre?.....). L'anamnesi è fondamentale così come l'aspetto prettamente clinico.
Rimane fermo intanto il consiglio di eseguire l'esame con apparecchiatura ad alto campo. Non è escluso che debba essere studiato anche il cervello, poichè talvolta lesioni encefaliche e midollari vanno di pari passo ed una valutazione complessiva potrebbe tendere a dare un indirizzo di natura, naturalmente di concerto con il resto (anamnesi, clinica, altri esami strumentali...).
Affidatevi intanto ad uno specialista neurologo per poter programmare bene il prossimo da farsi, tra cui ripetere l'esame con macchina e protocolli più adeguati. Scontato per il resto il rilievo della frattura della XIIa vertebra dorsale.
Cordialità.

Dott. Alessandro Aiello
Dirigente Medico di Radiodiagnostica
U.O. Radiologia - Ospedale Giovanni Paolo II° - Sciacca (AG)

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dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Gentile Dott. Aiello,
la ringrazio molto per la sua risposta. Vado a spiegarle un pochino meglio il tutto.
Mio padre 3 anni fa, iniziò ad avvertire un senso di formicolio alle gambe, al quale non dette subito un grande peso. Pochi mesi dopo iniziò a provare stanchezza e indolezimento mentre camminava. Consultammo il nostro medico di famiglia che diede subito la colpa al suo peso ( mio padre è alto 1,80 e pensava all'ora 160 kg). Iniziò un dieta che gli fece perdere 15 kg e si mise in attesa per un intervento di bpass gastrico ( che farò il 15 maggio 2015). La situazione è andata sempre peggiorando. Camminava a stento, riusciva a fatica a fare le scale e iniziò perfino a diventare incontinente. Dopo una caduta non è poi più riuscito a camminare. E' allettato da 7 mesi. Non riesce a fare due passi e mantenersi in piedi. Muove le gambe e ha la sensibilità, ma di camminare e stare in piedi non se ne parla. Ha fatto una visita neurologica con un elettromiografia e le conclusione della neurologa sono state :" Reperti strumentali per neuropatia sensitivo motoria, a carattere sia mielino che assoniopatico, cronica simmetrica distale di grado medio-lieve." La prossima settimana dovrà nuovamente sottoporsi ad una visita con la neurologa. Ovviamente la nostra e la sua grande paura è di non vederlo più in piedi.

ps: Purtroppo abbiamo provato a fare la risonanza magnetica chiusa, ma era troppo piccola per la sua corporatura.

Grazie ancora e spero in una sua nuova risposta.

Marta.
[#3]
Dr. Alessandro Aiello Radiologo 808 21 2
Capisco adesso il problema della macchina chiusa.
Da quello che racconta pare che il disturbo e la disabilità tendano ad evolversi nel tempo.
E' chiaro che il rilievo della RM potrebbe essere correlato ai disturbi neurologici, ma questo deve essere meglio stabilito dal neurologo ed inquadrato sulla scorta di ciò che è possibile ottenere data la particolare costituzione fisica (mi riferisco ai rilievi RM).
Attendete il controllo neurologico e con lo specialista che vi segue valutate anche l'opportunità di altre eventuali indagini.
Non potendo eseguire la RM con apparecchiatura chiusa potrebbe essere utile valutare l'encefalo anche con macchina aperta, sebbene "accontentandosi" del risultato.
Ci faccia sapere se vuole.
Saluti.

[#4]
dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Salve,
eccomi ad aggiornare un pochino la situazione e a richiedere, qualora lo vogliate, un nuovo consulto. Dopo la risonanza magnetica rachide dorsale ( vedi sopra) , la neurologa a richiesto una tac cranio-encefalo senza e con mdc e una tac rachide lombosacrale e del sacro coccige senza e con mdc.

Ecco qui il referto:

"Non si apprezzano significative alterazioni del parenchimia encefalico o delle strutture della fossa cranica posteriore nè anomale impregnazioni nelle fasi postcontrastografiche acquisite in fase volutamente tardiva. Inspessimento della mucosa mascellare di destra. Scoliosi di grado lieve, ad S italica, dei tratti dorsale e lombare, con fulcro al passaggio. Il soma D12 appare deformato a cuneo anteriore, per cedimento della limitante somatica superiore. Non si documentano riduzioni patologiche del canale midollare nè franche lesioni del midollo spinale, in particolare nel tratto dorsale. Anche se con esame non specificatamente mirato, cadualamente alla regione esplorata, si apprezzano due linfomegalie endoaddomiali di 1,6 ed 1,5 cm , a morfologia rotondeggiante, lungo i vasi iliaci di sinistra, i reperti meritano approfondimento diagnostico, se non fossero già noti."


Mentre nella prima risonanza magnetica si trova scritto " La corsa midollare dorsale presenta un riduzione di volume a D4 con estensione longitudinale di oltre 2 cm e sfumata iperintensità di segnale nelle immagini T2 pesante il cui significato patologico è incerto e non ulteriormente definibile sulla base delle immagini ottenute con apparecchio RM a bassa intensità di campo" nella TC, vengono escluse lesioni midollari.

Sicuramente gli faranno fare ulteriori approfondimenti, ma la mia domanda è, possono essere queste due linfomegalie endoaddominali, la causa della sua impossibilità a camminare?

Lui dice che a volte sento prurito sotto la pancia e che quando si gratta sente come i nervi della gambe muoversi. Dice, inoltre che ha una pressione costante, proprio in quella zona.

Grazie mille a chi mi risponderà!


[#5]
Dr. Alessandro Aiello Radiologo 808 21 2
"la neurologa a richiesto una tac cranio-encefalo senza e con mdc e una tac rachide lombosacrale e del sacro coccige senza e con mdc".

Gentile Signora,
in definitiva pare di capire che la tac encefalo con mdc ev non mette in evidenza alterazioni a carico del cervello (per quanto può fare una tac chiaramente).
Dal referto pare sia stata studiata sia la colonna dorsale che lombosacrale nonostante la richiesta della neurologa fosse stata indirizzata al solo studio del rachide lombo-sacrale. Si conferma la frattura della XIIa vertebra dorsale già nota e si mette in evidenza una scoliosi dorso-lombare.

Si legge poi:
"Non si documentano riduzioni patologiche del canale midollare nè franche lesioni del midollo spinale, in particolare nel tratto dorsale".
Le ricordo che il midollo spinale va studiato con esame RM e la TAC potrà dare solo informazioni molto grossolane sullo stato del midollo spinale, non paragonabili a quelle evidenziate dalla RM. Fino ad ora non paiono pertanto essere state aggiunte ulteriori informazioni circa lo stato del midollo spinale.

Di seguito:
"...si apprezzano due linfomegalie endoaddomiali di 1,6 ed 1,5 cm , a morfologia rotondeggiante, lungo i vasi iliaci di sinistra..."
Linfonodi di queste dimensioni si repertano spesso durante esami TAC che comprendano l'addome e presi come dato isolato non possono assumere un valore specifico (anche qui bisognerebbe esaminare le immagini - noi radiologi lavoriamo con quelle!). Potrebbe comunque trattarsi di semplici linfonodi benigni, chiamati anche reattivi. Le dimensioni segnalate non rivestono attualmente carattere preoccupante e prenderei con le pinze il termine di "linfoadenomegalie" se tale termine è riferito a quelle dimensioni. Anche linfonodi di 25 mm (a secondo del loro aspetto!) possono essere reattivi e pertanto di carattere benigno.

"Mentre nella prima risonanza magnetica si trova scritto...... nella TC, vengono escluse lesioni midollari"
Non è possibile per la lesione descritta nella precedente RM dorsale fare un confronto con le informazioni che può dare una TAC.
Il midollo va studiato con esame RM.

"possono essere queste due linfomegalie endoaddominali, la causa della sua impossibilità a camminare?" Risposta: Assolutamente no. E' molto più verosimile che il motivo sia da ricercare nella lesione midollare descritta nella precedente RM dorsale, anche se eseguita con macchina aperta, e dando per scontato che la tac lombare non abbia evidenziato altre problematiche.

Cordiali saluti.