Radioterapia per tumore endometrio

Gentili Dottori,
vi scrivo per esporvi la situazione di mia madre. A settembre le è stato diagnosticato un adenocarcinoma endometriale, che dal pap test risultava a medio grado di differenzazione,
La tac ha dato i seguenti risultati:

tocace- non alterazioni parenchimali sospette senso evolutivo. micronodulo di tre millimetri in sede mantellare a destra. linfonodi retrocrurali passaggio toraco-addominale il maggiore di 9 mm con caratteristiche patologiche.

addome e pelvi- colata linfoadenopatica in sede paraortica che prende origine in piani passanti appena caudalmente ai vasi renali con linfonodo di maggiori dimensioni 18 mm. si paramentano le linfoadenopatie più significative site in:
- sede interaortocavale 12mm
- emergenza dei vasi in iliaci comuni a sinistra 8.4 mm
- regione otturatoria di sinistra 8.6 mm
- all'origine dei vasi iliaci comuni di destra 12mm.

non è stato rilevato nient'altro in altre sedi ed è stato predisposto un trattamento di tre cicli di chemioterapia a base di cisplatino, epiadriamicina e taxolo ogni tre settimane per tre cicli.


Dopo il terzo ciclo di chemioterapia (dicembre 2011) mia mamma ha fatto una TAC, i cui risultati sono stati:

- micronodulo immutato in zona mantellare.
- netta regressione delle adenopatie retrocrurali (6 mm), anche il sede sottodiaframmatica netta riduzione delle adenopatie max 7 mm, non più apprezzabile l'aspetto a colata linfonoidale, negativo il resto.

A detta dei medici la chemioterapia ha funzionato bene e il 17 gennaio mia mamma è stata sottoposta a isterectomia radicale con rimozione dei linfonodi.

l'esito istologico è il seguente:
adenocarcinoma dell'endometrio con aree di carcinoma anaplastico sieroso ed endometrioide G3 infiltrante il miometrio e l'istmo <50% e la mucosa della cervice. presenta massiva invasione dei vasi linfatici. metastasi ai linfonodi lombo-aortici e pelvici. Assenza di CTM nel liquido peritoneale.

A questo punto le sono stati prospettati altri tre cicli di chemio indentici ai primi.

Nel frattempo è stato effettuato un dosaggio del ca125 che purtroppo dopo un abbassamento a livelli normali (dopo la chemio) è risalito a 200.

Io ho una grande fiducia nei medici che seguono mia mamma, tuttavia avrei bisogno di capire alcune cose.

Ciò che vi chiedo è:

- ho navigato per ore in internet, ho letto tutti i protocolli disponibili e essi prevedono RADIOTERAPIA. Secondo voi come mai non è stata prospettata radio nel caso di mia mamma?voi cosa fareste?


Vi ringrazio infinitamente
[#1]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
lo stado di diffusione extrapelvica suggeriva fin dall'inizio un trattamento sistemico. la radioterapia trova indicazione per altre situazioni più localizzate, in questo tipo di malattia.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)