Piastrinopenia a distanza di 3 anni da chemio e radio

Nel gennaio del 2010 mi è stato diagnosticato un tumore della testa-corpo del pancreas l.a., inoperabile per l'interessamento vascolare, anche se l'arteria mesenterica è indenne. Dopo limpianto di un'endoprotesi duodenale ed una biliare, la chemio (11 cicli Gemox)) e la radio (45 GY in sei frazioni), il CA 19.9 da 4000 è sceso fino a 29 (valore raggiunto a giugno del 2011). A settembre 2011 il marker è tornato lentamente a salire ed il tumore che dalle iniziali dimension (cm 5 xx3,6 x 3,2) si era ridotto a 3,7 x 2,5 x2,7 riprendeva a crescere. "incremento minimo, malattia stabile". A gennaio 2013 il Gica ha raggiunto il valore di 550 e la TAC parla di modico incremento (4,3 x 2,8 x 2,8) senza interessameto di altri organi. Indicazione: riprendere la chemio con lo stesso protocollo. non ho ancora incominciato. Ieri ho ripetuto le analisi: l'ulteriore rialzo del Gica a 650 mi ha convinto a sottopormi alla chemio. Però ho notato un ulteriore calo delle piastrine che, rimaste basse dopo la terapia (giugno 2011 140.000), sono lentamente scese. A gennaio di quest'anno avevano raggiunto il valore di 103000 ed all'ultima analisi, ieri, 92000. Che debbo pensare e, soprattutto, che debbo fare? E' compatibile questa situazione con la ripresa della chemio? Questi tre anni di vita sono state di buona qualità. Dopo la chemio e la radio non ho preso altro medicinale che il Deursil. Da un mese circa a causa di un dimagramento (ho perso circa 4 Kg) e una fastidiosissima dispepsia sto prendendo gli enzimi pancreatici che hanno invertito la tendenza alla perdita di peso (ne ho recuperato uno)e restituito benessere. Chiedo scusa per la prolissità e ringrazio per i consigli che spero di ricevere.
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
La piastrinipenia potrebbe essere correlata probabilmente maggiormente alla chemioterapia. La radioterapia deteina invece effetti locali in addome. Parli pertanto con i suoi oncologi del caso. La chemioterapia penso sia il prossimo passo da affrontare compatibilmente ai valori e alle sue condizioni generali.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
Approfitto ancora della sua disponibilità: gli oncologi mi hanno prescritto una settimana di Deltacortene e la ripetizione dell'emocromo. Se non dovessi poter fare la chemio, per verificare che il tumore non abbia interessato altri organi, potrebbe essere utile la PET? Ove così fosse, ci sarebbero le condizioni per ripetere la radioterapia? Il mio oncologo è contrario alla PET perchè verrebbe meno la confrontabilità con l'esito della TAC, effettuata a gennaio c.a. Grazie.
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
Il ruolo della PET nel tumore del pancreas e' oggetto di discussione, non rappresentando lo standard. Ne parli con il suo oncologo. In merito alla radioterapia, tendo ad escludere che possa ripetersi sulla stessa sede.
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Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
Caro dottore, avevo letto sul periodico del suo Istituto che gli strumenti in V/s dotazione consentono di ripetere più cicli di cura nell'arco della vita. Mi auguro che la mia specifica fattispecie rientri nelle situazioni che consentono di avvalermi, ancora, di detta opzione terapeutica. La PET total body - che ho, comunque, fatto - rileva un'intenso incremento del metabolismo glucidico a livello della lesione nel mentre risultano negativi gli altri distretti corporei.
Grazie di tutto.
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