Un quadro più dettagliato, preciso che il valore del psa prima dell'agobiopsia prostatica

Gentili dottori,
mio padre, 70 anni, è stato operato, i primi di ottobre, di prostatectomia radicale e linfoadenectomia per via laparoscopica. L'esame istologico del campione operatorio (prostata di cm. 3,5x3,5x3 - vescichette seminali e dotti deferenti, 7 linfonodi iliaci ed otturatori di dx, 6 linfonodi iliaci ed otturatori di sx) ha evidenziato:
Adenocarcinoma acinare della prostata (score di Gleason 3+4 = 7) con aspetti di permeazione neoplastica perineurale. La neoplasia interessa l'apice (dove è presenta anche sul margine inchiostrato), entrambi i lobi prostatici e la capsula.
Base, tessuti periprostatici, vescichette seminali, dotti deferenti e linfonodi esenti da neoplasia. pT2c N0 R1
Gli è stato prescritto Casodex 150, che prende quotidianamente, ed eventuale radioterapia.
Per fornire un quadro più dettagliato, preciso che il valore del PSA prima dell'agobiopsia prostatica (27 maggio) era di 17,17 (ratio 9,3) e che, oltre al carcinoma, erano risultati frammenti di parenchima prostatico con aree di flogosi cronica interstiziale.
Sulla scorta di questi elementi, come valutate la situazione di mio padre? Quale terapia consigliereste?
Nella storia famigliare di mio padre sono presenti casi di tumori al sigma. L'eventuale radioterapia potrebbe causare cancro all'intestino? Quale tipo di radioterapia sarebbe eventualmente più indicata? Presso quali centri?
E' opportuno effettuare ulteriori esami diagnostici?
Ringrazio quanti vorranno rispondere e saluto cordialmente.
Maria
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173 12
cara signora, penso che il collega che segue suo padre si ben orientato, la terapia medica vista l'età può andare bene anche da sola e cmq lo schema da seguire va valutato anche tramite il dosaggio periodico di psa

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
In merito al quadro di suo padre, nonostante l'età di 70 anni, se portati bene e con una aspettativa di vita >a 10 anni, farei, come consigliato da 3 importanti studi americani ed europei la radioterapia adiuvante sulla loggia prostatica(Studio EORTC 22911, Swog 8794: studi di lievello I di evidenza scientifica: cioè fortemente consigliati clinicamente). Quel dato R1, che viene riportato dallo stadio di malattia, significa che è rimasto un pezzo di tessuto prostatico e non è escludibile che nel suo contesto ci siano cellule tumorali che, nonostante un rallentamento dato dalla terapia ormonale, possono riprendere a crescere. Dalla loro crescita può esitare un aumento del PSA come segno chiaro di ripresa biochimica di malattia. Perchè aspettare questo aumento di PSA, legato ad una prognosi più sfavorevole? La radioterapia immediata ha il vantaggio di ottenere nel 50 % dei casi un controllo duraturo del PSA

E' stato già dibatutto più volte l'agomento e se vuole saperne di più sul mio punto di vista in merito le allego i link:

https://www.medicitalia.it/consulti/urologia/50111-valori-psa-post-prostatectomia-radicale.html

https://www.medicitalia.it/consulti/urologia/51856-psa-dopo-prostatectomia-radicale-2.html

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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dopo
Utente
Utente
Ringrazio per la cortese risposta, ma avrei qualche altro quesito per il dr. Alongi.
Quale altro esame diagnostico ritiene debba essere effettuato per avere un quadro più chiaro: PET con colina, RMN con bobina endorettale?
Quali sono i centri migliori per la tipologia di radioterapia più indicata per il caso di mio padre?
Quali precauzioni sono possibili per limitare il rischio di tumore intestinale da radioterapia (storia familiare di cancro al sigma)?
Entro quanto tempo dall'intervento è possibile/consigliabile iniziare la radioterapia?
In attesa di risposta, ringrazio nuovamente e saluto cordialmente.
Maria
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Tutto dipende dal PSA posto operatorio:
se è > di 0,8ng/mL si può già proporre una biopsia della anastomosi.
Se è di 1-1,5 ng/mL la PEt può essere di ausilio per una corretta stadiazione.
Comunque la RT ad intensità modulata (IMRT) e a guida di immagine IGRT-Tomoterapia ad esempio è una radioterapia assolutamente accurata e permette di risparmiare le anse intestinali nel trattamento della pelvi e la parete anteriore del retto nel trattamento della loggia prostatica.
Puo cliccare sul link per leggere una nostra publlicazione in merito:
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18455253?ordinalpos=3&itool=EntrezSystem2.PEntrez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_DefaultReportPanel.Pubmed_RVDocSum

Altre tecniche più semplici come la radioterapia conformazionale, presente in molti centri, sono comunque abbastanza tollerate dai pazienti.
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dopo
Utente
Utente
Provvediamo subito ad effettuare un dosaggio del PSA.
Nel frattempo, grazie di tutto e buon lavoro.
Maria
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dopo
Utente
Utente
Il PSA risultante dal prelievo effettuato a distanza di 45 gg dall'intervento e dopo 20 giorni di assunzione quotidiana di Casodex 150, è pari a 0,06 ng/mL.
Come consiglia di procedere?
Ho acquisito qualche informazione sulla IGRT; sa indicarmi quali centri sono operativi da Roma in giù e, a Suo parere, quante sedute sarebbero necessarie?
Grazie ancora per la disponibilità.
Maria
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Dopo il Casodex è chiaro che il PSA post-operatorio tenda ad azzerarsi, ma non significa che la malattia residua, se presente, si azzeri allo stesso modo, nonostante il calo del parametro ematologico. E' solo un mascheramento del valore che aiuta eventualmente a ritardare la ripresa di malattia, ma NON ne annula il rischio. Per questo non consiglio il farmaco subito dopo l'intervento: annulla la possibilità di capire il VERO PSA residuo e di correlarlo alla presenza o meno di malattia.
I centri di RT che effettuano IGRT nella zona di Roma sono principalmente rappresentati, come esprerienze di ricerca già pubblicate a mia conoscenza, dall'Istituto Regina Elena (Gruppo Dr.Arcangeli, Sareceni).
Più in giù non le so dire con precisione. E' comunque in atto un ammodernamento di molti centri con l'acquisto di sitemi di image-guided da integrare alle apparecchiature già presenti in importanti capoluoghi del Sud (Palermo, Catania, Napoli, ecc.)
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dopo
Utente
Utente
Gentile dr. Alongi,
La ringrazio per la puntuale risposta che, purtroppo, evidenzia la scarsa significatività dei valori di PSA in corso di terapia ormonale. Tuttavia, considerata la positività dei margini chirurgici ed il valore del Gleason score (3+4=7), credo rimanga ferma l'indicazione alla radioterapia.
A questo punto, in assenza di informazioni utili derivanti dal PSA, suggerisce di effettuare altri esami diagnostici (biopsia della anastomosi, PET, ecc.) per valutare meglio la situazione? Se sì, quali?
Ancora una volta, resto in attesa del Suo prezioso e qualificato parere.
Cordiali saluti.
Maria
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Avendo iniziato la terapia ormonale "mascherante" non ha nessuna utilità l'effettuazione di esami che dipendono dal PSA quali la PET con colina, che non è significativa sotto 0.6ng/mL, o la biopsia, inutilmente invasiva.
Comincerei la RT entro i 6 mesi dall'intervento. Questo è l'unico consiglio.
Cordiali Saluti
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Utente
Utente
In un contesto poco piacevole, la Sua eccelsa e disponibile competenza è stata davvero di grande aiuto.
Con i migliori saluti,
Maria
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