Polimialgia con pcr molto elevata ad ogni tentativo di riduzione del cortisone
Buongiorno,
da ormai quasi un anno soffro di Polimialgia.
Quando è comparsa, durante la fase acuta in cui non riuscivo ad alzarmi dal letto, la PCR è arrivata quasi a 100.
Dopo il ricovero, mi hanno prescritto il cortisone, Medrol 16 mg al giorno.
Per due volte, il tentativo di riduzione dello stesso, una volta arrivati alla dose di 4 o 8 mg, la PCR è salita oltre a 80.
Ora, al terzo tentativo, siamo a 10 mg, la PCR è già a 30.
Mi hanno sottoposto ad ogni sorta di esami, comprese ecografie, risonanze e PET CT, ma non è emerso nulla.
Non è anomala una PCR così elevata per una Polimialgia?
Grazie.
da ormai quasi un anno soffro di Polimialgia.
Quando è comparsa, durante la fase acuta in cui non riuscivo ad alzarmi dal letto, la PCR è arrivata quasi a 100.
Dopo il ricovero, mi hanno prescritto il cortisone, Medrol 16 mg al giorno.
Per due volte, il tentativo di riduzione dello stesso, una volta arrivati alla dose di 4 o 8 mg, la PCR è salita oltre a 80.
Ora, al terzo tentativo, siamo a 10 mg, la PCR è già a 30.
Mi hanno sottoposto ad ogni sorta di esami, comprese ecografie, risonanze e PET CT, ma non è emerso nulla.
Non è anomala una PCR così elevata per una Polimialgia?
Grazie.
[#1]
Carissimo purtroppo la malattia in questione manifesta spesso proprio queste caratteristiche cliniche. Infatti è molto comune l’osservazione che a ogni tentativo di svezzamento dalla terapia cortisonica corrisponda una riacutizzazione della sintomatologia. Non disperi e continui con fiducia ad affidarsi al suo curante di fiducia. Vedrà che alla fine anche lei vedrà risolversi il problema. Perché fortunatamente le ricordo che la polimialgia reumatica è una malattia che alla fine regredisce con una completa guarigione. Saluti cordiali.
Mauro Granata
https://www.idoctors.it/medico/16613/0
[#3]
Può succedere ma ovviamente il giudizio deve essere espresso dallo specialista che ha diretta esperienza con lei. Infatti ogni diagnosi di polimialgia reumatica deve essere seguita da una valutazione clinica e dalla prescrizione di esami atti ad escludere un eventuale forma secondaria. Cordialità.
Mauro Granata
https://www.idoctors.it/medico/16613/0
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 919 visite dal 11/04/2024.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.