Sacroileite alla RM: conferma spondiloartrite sieronegativa?

Buongiorno, circa 10 anni fa ho iniziato ad avere sporadico dolore nella zona della sacro iliaca dx, negli anni divenuto costante con irradiazione posteriormente verso l'anca e peggioramento con movimento.
Nell'ultimo anno questo dolore si è diffuso a tutta la zona lombosacrale e la parte più bassa del rachide, inoltre da circa un anno ho una caviglia leggermente gonfia e dolente.

Ho preso per due settimane Arcoxia 90 con temporaneo beneficio per la schiena (dolore quasi scomparso, recupero flessibilità) , nessun miglioramento per la caviglia.

Ho fatto rx colonna, bacino, mani e piedi - iniziale spondilodiscoartrosi, iniziale rizoartrosi, sperone calcaneare bilaterale, sclerosi SSI ds con irregolarità profilo.

Eco caviglia - edema al livello del seno tarsale, "Tendine di Achille ispessito e di aspetto fusato al 3 medio, dove appare ipoecogeno nei settori più superficiali; con color-doppler apprezzabili a tale livello diffusi segni di iperemia.
Segni di entesopatia in sede calcaneare"
Ho fatto alcuni esami del sangue, tra cui ves, pcr, urato, cf, acpa - tutto nella norma.

Ho fatto infine la RM delle articolazioni sacro iliache con referto: "A livello delle sincondrosi sacro-iliache sostanzialmente conservate si osservano le cartilagini di rivestimento articolari.
In corrispondenza della midollare ossea subcondrale delle sincondrosi sacro-iliache si osservano tenui e sfumate aree di iperintensità di segnale nelle sequenze dipendenti dal T2, come da lievi fenomeni di sacro-ileite.
"
La risonanza mi è stata prescritta per verificare l'ipotesi di spondiloartrite sieronegativa.
So che si tratta di una diagnosi clinica e che la RM delle sacro iliache ha un ruolo importante nella diagnosi, per questo volevo chiedervi (con tutti i limiti di un consulto virtuale e senza visione delle immagini) se l'esito confermerebbe tale ipotesi.

Grazie per la vostra disponibilità
Dr. Bernardo D'Onofrio Reumatologo 533 24
Gentile sig.ra,

La presenza di edema osseo alle sacroiliache non necessariamente configura un quadro di spondiloartrite: si può trovare fino nel 20% delle lombalgie non infiammatorie (es. da sovraccarico meccanico) e addirittura in un 5-7% delle persone sane. Inoltre, la presenza di sacroileite in RM dobrebbe essere arricchita di altre alterazioni (es. capsulite, sinovite, ecc.) per poterne aumentare la significatività diagnostica.

In questo senso, l’integrazione anamnestica, clinica e degli esami di laboratorio (tra cui utile è la tipizzazione HLA-B per B27) è assolutamente fondamentale per poter formulare una diagnosi corretta ed evitare trattamenti non adeguati.

Sicuramente, una lombalgia cronica con una evidenza RM di sacroileite, anche se lieve, è meritevole di valutazione reumatologica per poter confermare o meno una spondiloartrite.

Dott. Bernardo D’Onofrio
Dirigente Medico di Reumatologia
Per prenotazioni in libera professione: donofrio.reumatologia@gmail.com

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Gentilissimo dott. D'Onofrio,
La ringrazio per la Sua risposta. So che la diagnosi precisa è fondamentale, anche perché gli eventuali trattamenti hanno effetti collaterali e controindicazioni.
Nel mio caso si tratterebbe di possibile spondiloartrite psoriasica - avevo ommesso l'esito della visita dermatologica perché mi sembrava troppo ipotetico - "Onicolisi distale e ipercheratosi subungueale diffuse alle unghie dei piedi quadro compatibile con onicopatia psoriasica". La parola "compatibile" mi lascia perplessa. Se lombalgia cronica e la lieve sacroileite può non avere significato e anche la psoriasi è una diagnosi clinica , se entesiti e tendiniti possono manifestarsi nelle persone sane e che non praticano sport - esiste allora un algoritmo che permette di escludere o confermare l'artrite sieronegativa? La mia paura è che finché non avrò qualche sintomo "inequivocabile" rimarrò nel limbo.
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Dr. Bernardo D'Onofrio Reumatologo 533 24
Purtroppo non esiste un vero algoritmo che consente di confermare o escludere con certezza una spondiloartrite sieronegativa; anche se esistesse, comunque, sarebbe gravato da una sensibilità e specificità inferiori al 100%, per cui non ci permetterebbe comunque una diagnosi di certezza .

Esistono dei criteri classificativi (NB. non diagnostici), sviluppati per includere popolazioni omogenee di pazienti negli studi clinici, ma che all’atto pratico ci aiutano nel formulare una diagnosi. Formalmente, una lombalgia con riscontro di sacroileite in risonanza + la presenza di psoriasi (di pelle o unghie) è classificabile come spondiloartrite sieronegativa; poi, nella pratica clinica, a questi criteri va affiancato il giudizio medico, imprescindibile, per confermare o meno la diagnosi.

Un caro saluto

Dott. Bernardo D’Onofrio
Dirigente Medico di Reumatologia
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Gentile dott. D'Onofrio,
La ringrazio molto per la Sua disponibilità!
Cordiali saluti
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