Spondiloartrite psoriasica

Buongiorno, ho 39 anni e sono maschio.
Soffro di spondiloartrite psoriasica da circa 8 anni e di psoriasi cutanea da 20.
Il mio reumatologo mi ha visitato diverse volte dicendomi che è una forma lieve e di tenere sotto controllo il dolore con FANS al bisogno e fisioterapia. La malattia è rimasta silente per 6 mesi, ma da Aprile i dolori sono tornati abbastanza forti anche se riesco a tenere sotto controllo con ibuprofene 1000-1200 mg/die. Oggi ho ritirato il referto ematochimico e ho notato che la VES è a 40 e la PCR a 1,95 (range 0,1-0,5 mg/dL). Mi sembrano alti rispetto ai precedenti esami fatti gli anni scorsi in cui erano nei limiti o leggermente più alti.
Secondo Voi la malattia sta peggiorando? Nelle precedenti radiografie del rachide non si notavano particolari segni di erosione o significative alterazioni, se non una sfumatura delle rime sacro-iliache.
Il reumatologo mi ha più volte detto che si tratta di forme lieve e non tendenti alla progressione, ma che generano dolore da controllare co FANS.
Il dolore è prevalentemente localizzato la sera tra le scapole, a livello dorsale e ogni tanto alle sacro-iliache, ma non mi da fastidio. Ho notato un leggero indolenzimento mattutino delle articolazioni interfalangee, ma davvero modesto.

La malattia non mi impedisce di fare nulla e ai FANS risponde molto bene.
Posso stare tranquillo? Posso continuare con ibuprofene anche per periodi lunghi? La creatinina è in ordine.

Grazie.

Andrea
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Dr. Mauro Granata Reumatologo, Medico internista, Geriatra 2.7k 114
Gentile utente, gli indici di flogosi nella valutazione delle spondiloartriti, a differenza di quello che accade nell'artrite reumatoide, rivestono un ruolo accessorio. Sarà quindi importante procedere con una valutazione strumentale per evidenziare l'effettiva attività attuale di malattia. Si faccia quindi prescrivere un esame RMN delle articolazioni coinvolte, meglio con e senza contrasto. Cordiali saluti.

Mauro Granata
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