Raynaud e acrocianosi

Buonasera,
vi scrivo perché dopo aver avuto un raynaud circa un anno fa (solo la prima falange del dito medio), ho sperimentato nuovamente l’evento circa un mese fa sullo stesso dito dove ho una cisti quasi all’altezza dell’articolazione (un po’ più su) sulla quale ho fatto una ecografia e risulta non vascolarizzata. È un cattivo segno che il reynaud non sia stato bilaterale?
Mi sono recata da un reumatologo che mi ha prescritto vari esami del sangue tra cui anticorpi ENA, ANA, anticorpi anticentromero, antinucleosomi, antiistone, PCR e VES e tutto è nella norma tranne la FT4 che è leggermente fuori range ossia 19, 50 in un range da 9, 30 a 17. TSH nella norma.
Rx torace tutto nella norma.
Ho eseguito anche la capillaroscopia con il seguente esito: visibilità buona, densità capillare nei limiti della norma, anse capillari disposte regolarmente, su più piani caratterizzate da lieve ectasia dell’ansa venulare.
Assenza di microemorragie.
Assenza di megacapillari.
Ectasia e tortuosità del plesso venulare subpapillare.
Rallentamento del flusso capillare.
Conclusioni: quadro compatibile con acrosindrome costituzionale intricata a prevalenza acrocianotica.

La dott ssa che ha eseguito l’esame mi ha detto di stare tranquilla mentre il medico di famiglia mi ha consigliato di tornare dal reumatologo e dall’angiologo e di fare controlli annui.
Ora il mio più grande timore sono tutte le malattie autoimmuni soprattutto perché temo che possa essere un quadro predittivo.

Sono in panico anche perché avverto spesso un nodo in gola come se qualcosa mi bloccasse la deglutizione. (Mi succede spesso quando vado in ansia).
Grazie mille a chi mi vorrà rispondere
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Dr. Marco Bonelli Reumatologo, Medico di medicina generale 238 12 10
Buongiorno
il fenomeno di Raynaud ,di cui Lei lamenta è frequentemente una manifestazione isolata e non associata ad altre malattie reumatologiche e o del
connettivo .
Ha effettuato tutti gli accertamenti utili ad escludere la presenza di tali patologie associate .
Potrebbe quindi trattarsi di una disfunzionalita’ del suo sistema circolatorio periferico che si può mantenere tale o accentuare nel periodo invernale . Al momento vale più la prevenzione ( coprirsi adeguatamente) visto che farmaci emoregolatori o terapia topiche sono poco efficaci.
Occorrerà ripetere nel tempo le analisi ematiche
fatte per prevenire l’eventuale ( possibile) insorgenza di connettiviti che si presentano con quadri quanto mai variegati e con un esordio diverso da paziente a paziente .
Al momento si tranquillizzi ed effettui controlli periodici .
Un Saluto

Dr. Marco Bonelli
MedicoChirurgo
Specialista in Reumatologia

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio dottore per la risposta.
Per controlli periodici che intende? Con che frequenza e per quanto tempo? E soprattutto la necessità di questi controlli deriva dalle anomalie capillaroscopiche?

Grazie
[#3]
Dr. Marco Bonelli Reumatologo, Medico di medicina generale 238 12 10
Buongiorno,
le connettiviti possono avere un esordio lento nel tempo da qui la necessità di controllare eventuali positivizzazioni nelle analisi . Se non insorgono altre problematiche potrebbe essere sufficiente ogni due anni
[#4]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio dottore.
Una buona giornata