Emicrania da intolleranze alimentari.

Gentile Dottore,
le scrivo per chiederle un consulto per mia sorella che ha 15 anni.
Soffre spesso di emicrania ma anche di stitichezza.
Casualmente,parlando con il nostro farmacista di fiducia, siamo stati indirizzati presso un medico di sua conoscenza per una visita a pagamento alla quale mia sorella si è sottoposta ieri per verificare eventuali intolleranze alimentari che secondo loro potrebbero essere a causa del mal di testa(spesso molto limitante!).
La visita è durata circa 45 min.,mia sorella ha risposto a delle domande ed è stata collegata ad un piccolo apparecchio attraverso un dito,il medico intingeva spesso una sorta di pennino e di volta in volta lo appoggiava al dito di mia sorella,mentre la macchina segnalava delle scritte rosse,precisamente dei numeri,e,il medico via via prendeva delle annotazioni(mi scusi se le ho descritto il procedimento ma non conosco il nome del metodo utilizzato perciò ho provato a descriverlo pensando che possa essere utile a capire.)
Non è stato effettuato alcun prelievo di sangue.
In seguito alla visita il medico ha detto che mia sorella ha numerose tossine nell'organismo e "vermi" nello stomaco e che bisogna "purificare" anche il fegato(ultimamente la mattina si sveglia spesso con la bocca amara).
Perciò gli ha prescritto una dieta da seguire per più di un mese(prossimo controllo il 1agosto)per disintossicare l'organismo,e a suo avviso seguendo le sue prescrizioni il mal di testa ha il 95% di possibilità per essere sconfitto.
La dieta prevede l'esclusione di:latte e derivati,zucchero bianco,frumento,uova,carne di maiale,caffè,thè,cacao,alcolici,pomodori,melanzane,patate,pepe,peperoncino,legumi.
Come può vedere, il medico ha consigliato di evitare numerosi alimenti,molti dei quali sono a mio avviso alimenti basilari per una corretta alimentazione e per di più alimenti che si consumano all'ordine del giorno...in sostituzione ci ha consigliato di comprare gli alimenti di più alto consumo in farmacia(latte di soya,biscotti,pane e altri prodotti da forno con farro anzicchè frumento, così come la pasta integrale.)Inoltre ha prescritto l'assunzione di capsule e goccie(penso si tratti di preparati fitoterapici)quali "SINEVERM" e "BIODREN F" della lina "FITO BLU" prodotti da "BIOGROUP"; e, "NUTRICOL" prodotto dalla "NUTRIGEA"(nell'etichetta leggo "integratore alimentare a base di principi vegetali noti per favorire la fisiologica funzione intestinale e per il riequilibrio della flora batterica".In effetti mia sorella soffre di stitichezza).
Le ho scritto perchè sono seriamente preoccupata perchè, malgrado conosca il farmacista che ci ha indirizzato verso questo medico,non conosco lui e mi chiedo se sia il caso di sottoporre una ragazzina di 15 anni ad una simile dieta.Mi sembra molto limitante(non può mangiare quasi nulla!Nè una pizza, nè un gelato...anche se il medico pensa di reintrodurre presto questo tipo di alimento e forse anche gli altri,che ancora non sa per quanto tempo dovrà eliminare.)Lasciando da parte i sacrifici che può comportare, lei pensa che sia utile a sconfiggere l'emicrania?Davvero la causa può essere un'intolleranza alimentare?Tenga presente che spesso la sua emicrania è associata alla nausea,inoltre devo aggiungere che spesso mia sorella rifiuta determinati cibi,come carne,latte,formaggi e minestre, e preferisce mangiare spesso gelati,pizza,patatine,calzoni e cose simili....ma comunque in quantità mai eccessive.
A mio avviso,ha un buon peso forma(è di leggera costituzione,è alta 152 cm e pesa 45,50 kg)semmai è un pò bassina...(ha 15 anni).Pensa che questa alimentazione consigliata dal medico(seppur momentaneamente per solo 1 mese)può influire negativamente nel suo processo di crescita?A tal proposito le chiedo:ha ancora qualche possibilità di crescere in altezza(c'è una connessione tra questo e l'alimentazione?C'è qualcosa di utile da fare a tal proposito?)
Inoltre vorrei sapere se le goccie e le capsule che le ho indicato possono essere assunte tranquillamente o se possono causare problemi(le abbiamo acquistate in farmacia come indicatoci,penso siano prodotti fitoterapici come si intuisce dall'etichetta e dai siti internet correlati, ma non vi è un foglietto illustrativo).
Per finire volevo dirle,cosa accadrà quando mia sorella tornerà a mangiare regolarmente?Penso infatti che questo prima o poi accadrà dato che, una dieta del genere non è fattibile a vita....Ritornare all'alimentazione di sempre può comportare un aumento eccessivo di peso?Dunque conviene lasciar perdere tutto?O non seguendo questi consigli alimentari e ignorando delle possibili intolleranze alimentari un giorno rischierà comunque di aumentare notevolmente di peso?Le ho fatto questa ultima domanda perchè purtroppo in famiglia abbiamo casi di leggera obesità(es. i miei genitori),mentre io, che all'età di mia sorella ero magrissima(forse anche troppo),ora a distanza di dieci anni sono in sovrappeso anche se non mangio tantissimo(ho solo aumentato la varietà e le dosi di cibo rispetto a quando ero più ragazzina;non ho mai seguito una dieta nè sono stata da un dietologo,ma, anche se mangio di tutto, non mangio eccessivamente...).
Quello che le ho spiegato è un motivo in più alla mia preoccupazione(non solo per l'estetica,ma soprattutto per la salute!).Non vorrei che a mia sorella capiti ciò che è successo a me!
Adesso la saluto e mi scuso tantissimo per la lunghezza della lettera ma credo di averle sottoposto un problema che merita un pò di attenzione, vista la giovane età della persona in questione e considerato quanto si sente in tv su malasanità,imbrogli,e seri rischi con le diete...
La ringrazio per l'attenzione e spero in una sua pronta risposta.
La saluto cordialmente.

[#1]
Attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
Egregio, il metodo è corretto ed anche la metodica, per rilevare le intolleranze, perchè interessa tutto l’organismo, non soltanto il sangue o la cute, come altre metodiche. Inoltre zucchero bianco,frumento, carne di
maiale,caffè,thè,cacao,alcolici,pomodori,melanzane,patate,pepe,peperoncino, sono alimenti che possono essere considerati non molto consoni all’organismo, soprattutto il frumento che contiene gliadina, proteina pesantissima da digerire e scomporre. Quando questa arriva nell’intestino, può provocare una leggera infiammazione, impercettibile, localmente, ma che pi si poi si può evidenziare con la cefalea. Se pensa alla differenza di come veniva fatto il pane una volta, i tempi di levitazione erano lunghissimi, mentre ora sono ridotti a pochissimi minuti. Il grano, se osserva bene, almeno dalle mie parti, è bassissimo come spiga, una volta quando ero bambino, mi divertivo a nascondermi nei campi di grano, ora si può distinguere anche un gatto, cosa hanno combinato al grano?, poi il glutine panifica, rende saporito il pane e la pasta, per cui l’industria richiede sempre di più varietà con un alto contenuto, mentre 50 anni fa, ne conteneva appena il 5-6%, come il farro, attualmente ne contiene fino al 20-30%. Troppo per poter aver fatto una abitudine digestiva. La carne di maiale, contiene molte tossine, è un animale che si intossica, poi soprattutto i salumi, ormai contengono troppi conservanti; caffè, alcoolici, thè, pepe, peperoncino, non servono a niente. Le melanzane ancora meno; il pomodoro serve a poco e contiene nikel. Come vede il sacrificio è minimo, rispetta soprattutto la buona concretezza di come si dovrebbe mangiare. Non abusare eccessivamente dello stesso alimento, variare in continuazione, una volta la farina di mais, castagne, come facevano i nostri nonni. Le hanno consigliato semplicemente la dieta del nonno, che variava i tipi di farine, alimenti, non usava conservanti, mangiava tanta frutta, molte verdure, soprattutto cicoria. Lei ha solamente paura di mangiare come il nonno, la dieta sbagliata è quella che si effettua ora, pane, pasta, pizza, i cibi preferiti da sua sorella, come il fumatore, non sa rinunciare alle sigarette, è lo stesso meccanismo. Come le sigarette, il latte, farina di grano, zucchero, alcoolici, carne di maiale, fanno male. Il latte perchè è fatto per il vitello, non per l’uomo, basta questo per renderlo tossico per l’uomo. L’unica aggiunta che si può fare alla metodica, ma lo farà senz’altro il collega, dopo aver constato la disintossicazione, è controllare la tiroide, e la presenza di virus e batteri, che possono creare problemi. Infatti la metodica è completa, potendo appurare molti agenti eziologici, che la medicina convenzionale, non riesce a trovare.Il farmacista le ha dato un buon consiglio, vedrà che sicuramente risolverà i problemi della sorella, ma anche potrà risolvere i suoi.
Sarebbe troppo bello se i farmacisti al posto dell’Aulin, fornissero questi suggerimenti.
Saluti alberto 3691@alice.it
[#2]
Attivo dal 2003 al 2013
Dietologo
gentilissima utente, lei è giustamente preoccupata. il metodo proposto dal cialtrone a cui vi siete rivolti, e tristemente confermato dal moschini (non si potrebbe fare un filtro alle iscrizioni, a questo sito?) è una panzana terrificante spacciata da omeopati e simili, che ha lo stesso valore scientifico di vanna marchi, con tutto il rispetto per vanna marchi. tali metodiche, si spera, verranno presto messe fuori legge e uno dovrebbe chiedersi, quando ci si rivolge, come mai non vengano usate negli ospedali pubblici, se sono così valide. sicuramente sua sorella non ha le intolleranze alimentari che le sono state diagnosticate, semplicemente perchè non esistono. per il problema della sua cefalea rivolgetevi a un centro cefalee (al policlinico di palermo c'è sicuramente) o più semplicemente a un oculista. mi duole dirlo, ma siete stati presi in giro, nell'aspetto più importante per un individuo, la salute. quando si tratta poi di una ragazzina, beh, mi arrabbio ancora di più. cordiali saluti, resto a sua disposizione, giuseppe vantaggiato.
[#3]
Dr. Giovanni Ragozzino Endocrinologo, Gastroenterologo, Dietologo 389 4
Gentile Utente, leggo e mi preoccupo per la foga e la veemenza delle risposte degli specialisti. Ad ogni modo, ritornando al quesito clinico, Le consiglierei:
1)modificare gradatamente le abitudini alimentari di sua sorella, favorendo un apporto equilibrato di macronutrienti (carboidrati, lipidi e proteine), condizione irrinunciabile per una buona alimentazione. 2) oltre alla ricerca di cause "non alimentari" della emicrania (ovvero una cefalea solitamente unilaterale e con notevole frequenza pulsante associata a nausea, vomito, fotofobia, fonofobia e stanchezza)rivolgendosi ad un centro per la cura delle cefalee, limiterei drasticamente l'uso di formaggi stagionati, hot dog e salumi nonchè di alimenti contenenti glutammato di sodio, alimenti e sostanze in grado di scatenare la crisi di emicrania.
3)quindi, in caso di risultati deludenti, praticherei la ricerca degli anticorpi per la celiachia ed il dosaggio degli ormoni ed autoanticorpi tiroidei.
Dr. Giovanni Ragozzino

[#4]
Dr. Silvio Presta Psichiatra, Farmacologo 463
Gentile utente,
concordo pienamente con le critiche del dr. Vantaggiato e con le giuste indicazioni del dr. Ragozzino. L'emicrania va valutata da specialisti scientificamente competenti, soprattutto in una ragazza così giovane, in quanto può rappresentare la porta d'accesso per altri disturbi della sfera neuropsichiatrica. Se avete possibilità di fare un viaggio, chiederei un consulto presso l'Istituto Scientifico Stella Maris, Università di Pisa, il più importante centro italiano per i disturbi neuropsichiatrici dell'infanzia e dell'adolescenza (centralino 050-886111; chiedete un appuntamento con la dr.ssa Chiara Pfanner, che si occupa di questa fascia di età).
Cari saluti
Silvio Presta

www.silvio-presta-psichiatra.tk

Silvio Presta

[#5]
Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156 33
Concordo al 100% col dottore Vantaggiato, e voglio sottolineare che questi cialtroni non esisterebbero se i pazienti che vi si rivolgono fossero meno ingenui e meno propensi a percorrere improbabili e alquanto impervie scorciatoie.

Dr. Sergio Di Martino
Specialista in Endocrinologia

[#6]
Dr. Francesco Marzii Dietologo, Medico di medicina generale, Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico estetico 60 3
Concordo pienamente con il dott. Moschini e con i consigli che Le ha fornito.
Per il proseguio della cura si rivolga con fiducia al medico omeopata consigliatoLe dal suo farmacista che l'ha visitata e valutata fin dall'inizio.
Non si curi dei giudizi di quanti, non conoscendo tali discipline, le etichettano come inutili.
Dott. Francesco Marzii

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