RM seno: addensamenti e noduli. Congruenza con fisiologia e ciclo mestruale?
Buongiorno.
Chiedo un consulto per mia moglie.
Annualmente si sottopone a visita senologica eseguendo sempre mammografia digitale tridimensionale (DBT) bilaterale con tomosintesi, oltre a ecografia.
L’esito di tutti gli anni è il seguente: mammelle con i caratteri della fibroadenosi a componente cistica e piccoli noduli di tipo benigno (max 5 mm).
BIRADS 2.
Quest’anno, in data 24/11/2025, nel confronto con l’esame eseguito l’anno scorso, sono risultate (cito testualmente) un po' più evidenti il gruppo di microcalcificazioni evidenti a destra.
Le microcalcificazioni segnalate a destra pur non presentando sicuri caratteri di sospetto richiedono completamento d’indagine RM con MdC con rivalutazione a BIRADS 3.
La senologa ha rassicurato mia moglie, riportando che le microcalcificazioni erano già presenti lo scorso anno, ma che sono solo leggermente variate.
Eseguita la RM in data 09/12/2025, con il seguente esito:
Esame eseguito su apparecchiatura ad alto campo magnetico (1, 5T)
Lo studio RM bilaterale alle mammelle e stato eseguito mediante sequenze: Fast Spin Echo T2 pesate DWI e STIR; sequenze volumetriche GRE T1 di perfusione (TIGRE) acquisite pre e post contrasto (Dotarem: ml) rielaborate anche con metodo di sottrazione d'immagine.
Strutture parenchimo-stromali diffusamente e ed eterogeneamente rappresentate.
Bilateralmente si riconoscono alcune piccole formazioni iperintense di aspetto cistico.
A destra, al quadrante supero-esterno si evidenzia addensamento parenchimale noduliforme di morfologia ovalare del maggior diametro di 2, 4 cm caratterizzata da discreto potenziamento del segnale in fase contrastografica.
Piu inferiormente e lateralmente altra lesione nodulare del diametro di 1 cm caratterizzata anch'essa da discreto ed omogeneo potenziamento in fase contrastografica.
A sinistra, in retroareolare profonda a ridosso del pettorale piccola lesione nodulare del diametro di 7 mm con omogenei aspetti di impregnazione in fase contrastografica.
Lesioni, necessitano di nuovo controllo ecografico ed eventuale agoaspirato per correlazione istologica.
Aggiungo che il ciclo mestruale è imminente.
Quanto refertato nella RM è congruente con le caratteristiche fisiologiche del seno di mia moglie?
Può aver influito nell’esame la prossimità all’inizio del ciclo mestruale?
Ringrazio per l’attenzione.
Cordiali saluti.
Chiedo un consulto per mia moglie.
Annualmente si sottopone a visita senologica eseguendo sempre mammografia digitale tridimensionale (DBT) bilaterale con tomosintesi, oltre a ecografia.
L’esito di tutti gli anni è il seguente: mammelle con i caratteri della fibroadenosi a componente cistica e piccoli noduli di tipo benigno (max 5 mm).
BIRADS 2.
Quest’anno, in data 24/11/2025, nel confronto con l’esame eseguito l’anno scorso, sono risultate (cito testualmente) un po' più evidenti il gruppo di microcalcificazioni evidenti a destra.
Le microcalcificazioni segnalate a destra pur non presentando sicuri caratteri di sospetto richiedono completamento d’indagine RM con MdC con rivalutazione a BIRADS 3.
La senologa ha rassicurato mia moglie, riportando che le microcalcificazioni erano già presenti lo scorso anno, ma che sono solo leggermente variate.
Eseguita la RM in data 09/12/2025, con il seguente esito:
Esame eseguito su apparecchiatura ad alto campo magnetico (1, 5T)
Lo studio RM bilaterale alle mammelle e stato eseguito mediante sequenze: Fast Spin Echo T2 pesate DWI e STIR; sequenze volumetriche GRE T1 di perfusione (TIGRE) acquisite pre e post contrasto (Dotarem: ml) rielaborate anche con metodo di sottrazione d'immagine.
Strutture parenchimo-stromali diffusamente e ed eterogeneamente rappresentate.
Bilateralmente si riconoscono alcune piccole formazioni iperintense di aspetto cistico.
A destra, al quadrante supero-esterno si evidenzia addensamento parenchimale noduliforme di morfologia ovalare del maggior diametro di 2, 4 cm caratterizzata da discreto potenziamento del segnale in fase contrastografica.
Piu inferiormente e lateralmente altra lesione nodulare del diametro di 1 cm caratterizzata anch'essa da discreto ed omogeneo potenziamento in fase contrastografica.
A sinistra, in retroareolare profonda a ridosso del pettorale piccola lesione nodulare del diametro di 7 mm con omogenei aspetti di impregnazione in fase contrastografica.
Lesioni, necessitano di nuovo controllo ecografico ed eventuale agoaspirato per correlazione istologica.
Aggiungo che il ciclo mestruale è imminente.
Quanto refertato nella RM è congruente con le caratteristiche fisiologiche del seno di mia moglie?
Può aver influito nell’esame la prossimità all’inizio del ciclo mestruale?
Ringrazio per l’attenzione.
Cordiali saluti.
La refertazione della risonanza magnetica (RM) descrive diverse lesioni nodulari e un addensamento parenchimale con potenziamento, che richiedono ulteriori accertamenti come controllo ecografico e agoaspirato. Questo non corrisponde semplicemente alle caratteristiche di fibroadenosi cistica e piccoli noduli benigni (max 5 mm) riportati negli esami precedenti e non è congruente con la classificazione BIRADS 2.
La descrizione di un addensamento noduliforme di 2,4 cm e di altre lesioni nodulari di dimensioni variabili, con potenziamento del segnale in fase contrastografica, suggerisce la presenza di alterazioni tissutali che necessitano di valutazione. La RM è uno strumento sensibile che può evidenziare dettagli non sempre visibili con mammografia o ecografia.
Il ciclo mestruale può influenzare l'aspetto del seno, causando variazioni di densità, dimensioni delle cisti e sensibilità. Le variazioni ormonali possono aumentare la quantità di fluido nel seno e causare dilatazione dei dotti, portando a una maggiore densità parenchimale e talvolta a nodularità. È possibile che queste variazioni abbiano contribuito alla visibilità o all'aspetto delle lesioni riscontrate, ma la presenza di lesioni nodulari con potenziamento, soprattutto quella di 2,4 cm, richiede comunque ulteriori indagini per escludere patologia.
In ogni caso le microcalcificazioni raggruppate segnalate all'esame all'esame mammografico necessitano di una attenta rivalutazione e di eventuale prosecuzione dell'iter diagnostico mediante VABB (Vacuum Asisted Breast Biopsy)
La descrizione di un addensamento noduliforme di 2,4 cm e di altre lesioni nodulari di dimensioni variabili, con potenziamento del segnale in fase contrastografica, suggerisce la presenza di alterazioni tissutali che necessitano di valutazione. La RM è uno strumento sensibile che può evidenziare dettagli non sempre visibili con mammografia o ecografia.
Il ciclo mestruale può influenzare l'aspetto del seno, causando variazioni di densità, dimensioni delle cisti e sensibilità. Le variazioni ormonali possono aumentare la quantità di fluido nel seno e causare dilatazione dei dotti, portando a una maggiore densità parenchimale e talvolta a nodularità. È possibile che queste variazioni abbiano contribuito alla visibilità o all'aspetto delle lesioni riscontrate, ma la presenza di lesioni nodulari con potenziamento, soprattutto quella di 2,4 cm, richiede comunque ulteriori indagini per escludere patologia.
In ogni caso le microcalcificazioni raggruppate segnalate all'esame all'esame mammografico necessitano di una attenta rivalutazione e di eventuale prosecuzione dell'iter diagnostico mediante VABB (Vacuum Asisted Breast Biopsy)
Dr. Luigi Beviglia
Specialista in Radiologia
Specialista in Biologia Clinica
Risposta creata con il supporto di Medicitalia.AI
Utente
La ringrazio Dott. Beviglia.
Mia moglie domani eseguirà ecografia mirata, sarà presente il medico che ha eseguito RMN e Senologa che ha eseguito qualche giorno prima Ecografia e Mammografia. Per inciso, una volta sottopostole il referto della RMN, si è un po’ sorpresa ed ha appunto pianificato l’ecografia mirata di domani, in contraddittorio con il collega che ha eseguito RMN. È possibile che l’ecografia (eseguita solo qualche giorno prima) non abbia segnalato la formazione di 2.5 cm? Le caratteristiche delle nodularità riscontrate in RMN depongono per eventuali patologie benigne o maligne? Grazie ancora per la disponibilità.
Cordiali saluti.
Mia moglie domani eseguirà ecografia mirata, sarà presente il medico che ha eseguito RMN e Senologa che ha eseguito qualche giorno prima Ecografia e Mammografia. Per inciso, una volta sottopostole il referto della RMN, si è un po’ sorpresa ed ha appunto pianificato l’ecografia mirata di domani, in contraddittorio con il collega che ha eseguito RMN. È possibile che l’ecografia (eseguita solo qualche giorno prima) non abbia segnalato la formazione di 2.5 cm? Le caratteristiche delle nodularità riscontrate in RMN depongono per eventuali patologie benigne o maligne? Grazie ancora per la disponibilità.
Cordiali saluti.
In Medicina é possibile ci sia un motivo di discussione nel valutare una caso clinico e la cosa va accolta positivamente perché il contraddittorio è sempre momento di crescita e verifica. Si affidi con fiducia ai Colleghi che certamente opereranno in sinergia per ottenere il migliore risultato.
Dr. Luigi Beviglia
Specialista in Radiologia
Specialista in Biologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 55 visite dal 10/12/2025.
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