La nonna materna è morta all' età i 80 anni
Gentili Dottori ho 36 anni e l'anno scorso a settembre ho eseguito la mammografia ed ecografia con esito negativo. Il radiologo ha consigliato di ripetere tali esami a cadenza annuale in modo da prevenire con maggior anticipo l'eventuale comparsa di patologie. Il mio medico curante non è dello stesso avviso, la cadenza dovrebbe essere biennale. Premetto che nella mia famiglia la nonna materna è morta all' età i 80 anni per tumore al seno, mentre mia madre di 64 ai controlli va bene. Vorrei sapere cosa è meglio fare. Grazie emanuela
[#1]
Ha ragione il suo medico almeno per quanto riguarda la mammografia alla sua età.
L'ecografia in considerazione del precedente familiare
può farla annualmente.
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/82-prevenzione-la-vita-moderna-nemica-del-seno.html
L'ecografia in considerazione del precedente familiare
può farla annualmente.
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/82-prevenzione-la-vita-moderna-nemica-del-seno.html
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#2]
Utente
Buon giorno ho eseguito l'ecografia mammaria come consigliato con il seguente esito: i corpi ghiandolari appaiono ben rappresentati in rapporto all'età, disomogenei. Discreta la componente adiposa. Nel contesto di entrambe le mammelle si riscontrano alcuni microcisti con diametro medio di 3-4 mm. Non evidenti noduli solidi. Linfonodi di tipo reattivo nei cavi ascellari. CONCLUSIONI: non elementi di sospetto. Quadro nei limiti della variabilità individuale.
Poi consiglia comunque la mammografia ed ecografia fra 6-8 mesi pur non avendo ancora 40 anni.
Quando sono uscita dallo studio mi sono preoccupata per i cavi ascellari. Credo di essere entrata in un tunnel pieno di ansia e terrore per l'eventuale comparsa di un tumore al seno. Purtroppo abito a Verona per cui un pò lontana perchè avrei avuto piacere di conoscerLa così da poter esporre di persona le mie paure, qui da me non conosco nessun medico senologo. Grazie
Poi consiglia comunque la mammografia ed ecografia fra 6-8 mesi pur non avendo ancora 40 anni.
Quando sono uscita dallo studio mi sono preoccupata per i cavi ascellari. Credo di essere entrata in un tunnel pieno di ansia e terrore per l'eventuale comparsa di un tumore al seno. Purtroppo abito a Verona per cui un pò lontana perchè avrei avuto piacere di conoscerLa così da poter esporre di persona le mie paure, qui da me non conosco nessun medico senologo. Grazie
[#3]
Sulla familiarità Le ho già risposto, potendosi trattare di un caso
quello di sua nonna, che viene definito "sporadico" e non è associato ad un maggiore rischio di tumore.
Sui linfonodi si tratta di un ingrossamento che nulla ha a che vedere con una patologia tumorale, nè c'è il rischio di una trasformazione nel tempo.
Faccia i controlli consigliati e STIA TRANQUILLA !
quello di sua nonna, che viene definito "sporadico" e non è associato ad un maggiore rischio di tumore.
Sui linfonodi si tratta di un ingrossamento che nulla ha a che vedere con una patologia tumorale, nè c'è il rischio di una trasformazione nel tempo.
Faccia i controlli consigliati e STIA TRANQUILLA !
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Riguardando i numerosi post che ha inviato su questo sito,che per la maggior parte riguardano il seno, mi viene subito da pensare che Lei
abbia
-un rischio al futuro sovrapponibile al resto della popolazione normale
-un vissuto al passato emozionalmente significativo per quanto riguarda la paura del cancro, forse perchè anche sua mamma ha coinvolto la figlia nella elaborazione del lutto per la morte della nonna
-al presente lei potrebbe avere una sola malattia, che definisce il paziente come "malato di rischio" che ovviamente non è reale , ma corrisponde solo ad una condizione psicologica particolare, che interpreta qualsiasi allarme del corpo come un segnale del fantasma cancro che nell'immaginario collettivo ci perseguita e ci rincorre.
abbia
-un rischio al futuro sovrapponibile al resto della popolazione normale
-un vissuto al passato emozionalmente significativo per quanto riguarda la paura del cancro, forse perchè anche sua mamma ha coinvolto la figlia nella elaborazione del lutto per la morte della nonna
-al presente lei potrebbe avere una sola malattia, che definisce il paziente come "malato di rischio" che ovviamente non è reale , ma corrisponde solo ad una condizione psicologica particolare, che interpreta qualsiasi allarme del corpo come un segnale del fantasma cancro che nell'immaginario collettivo ci perseguita e ci rincorre.
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Utente
Leggendo la risposta devo ammettere che ho avuto un attimo di confusione poi ho sentito un nodo in gola perchè non avevo mai preso in considerazione l' aspetto emozionale che Lei ha citato; comunque ha ragione io non mai elaborato il lutto di mia nonna perchè sono il sostegno di mia madre da sempre così ho poco tempo per me soprattutto ora che ho anche dei figli con relativi alti e bassi, ma fa parte della vita. Ringrazio ancora per aver preso in considerazione e "ascoltato" un volto sconosciuto! Emanuela
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 4k visite dal 26/08/2008.
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