Nodulo di adenosi e iperplasiaduttale
Buongiorno Dott. Catania,
ritorno a scriverle per chiederle nuovamente aiuto. A Maggio 2016 le scrissi a proposito della rilevazione, mediante ecografia, di un nodulo di 5 mm con caratteristiche di benignità e definito successivamente un "adenosi sclerosante nodulare" mediante biopsia core. Considerato concluso l'iter diagnostico su questo nodulo, non ci penso più.
A luglio 2016 inizio a fare l'autopalpazione e rilevo un piccolo nodulo, questa volta nel quadrante inferiore esterno (quello precedente, studiato con biopsiacore, era nel quadrante superiore interno). Vado quindi dal senologo, il quale rileva un "piccolo nodulo di 3-4 mm come da mastosi fibrocistica". Mi consiglia di ripetere l'ecografia (l'ultima l'avevo fatta a giugno 2016 e, a parte il solito nodulo analizzato con la biopsia core, non rilevava altri noduli).
Il referto dell'ecografia appena fatta (agosto 2016) e' il seguente: "al controllo odierno, in corrispondenza della piccola nodularita' palpabile al quadrante infero-esterno di sinistra, in periareolare, e' riconoscibile una formazione ovalare ipoecogena a margini regolari di 5 mm meritevole, essendo di primo riscontro, di prelievo microistologico ecoguidato. Sovrapponibili i restanti reperti nei confronti del controllo precedente". La radiologa mi ha anche spiegato che, essendo il nodulo molto superficiale, non era in grado di eseguire l'analisi mediante ecodoppler (perche' il nodulo si appiattisce) e pertanto non riusciva ad ottenere un altro indizio utile ad orientare la diagnosi.
Faccio quindi l'agobiopsia (settembre 2016) e la diagnosi e' la seguente: "frammenti di parenchima mammario con aree di adenosi e iperplasiaduttale". La radiologa che mi consegna il referto mi consiglia di rivolgermi ad un senologo, aggiungendo che questo risultato dell'agobiopsia non e' comunque definitivo, che il nodulo lo devo tenere monitorato con l'autopalpazione e che comunque lei mi consiglia controlli ecografici e senologici ogni 6 mesi.
Il senologo a cui mi ero rivolta a luglio e' attualmente in vacanza e, per ora, stiamo comunicando via e-mail molto lentamente. Per questo, e soprattutto perche' ho fiducia in lei, ho deciso di richiedere un consulto. Le mie perplessita' nascono soprattutto dall'imprecisione con la quale, per ora, mi e' stata presentata la situazione...imprecisione che ho tentato di colmare documentandomi sul significato di "iperplasia duttale" che, nel mio caso, si associa ad un nodulo palpabile. E' possibile che un nodulo con queste caratteristiche si formi in meno di 2 mesi o e' semplicemente sfuggito ai controlli clinico-strumentali? E' possibile che questi due noduli (adenosi sclerosante + adenosi e iperplasia duttale) siano in qualche modo correlati? Bisogna monitorarli perche' possono degenerare, diventando maligni? O, al contrario, possono anche riassorbirsi? Visto le loro piccole dimensioni attuali (5 mm) non conviene toglierli subito? La ringrazio nuovamente per il suo aiuto. Un cordiale saluto,
ritorno a scriverle per chiederle nuovamente aiuto. A Maggio 2016 le scrissi a proposito della rilevazione, mediante ecografia, di un nodulo di 5 mm con caratteristiche di benignità e definito successivamente un "adenosi sclerosante nodulare" mediante biopsia core. Considerato concluso l'iter diagnostico su questo nodulo, non ci penso più.
A luglio 2016 inizio a fare l'autopalpazione e rilevo un piccolo nodulo, questa volta nel quadrante inferiore esterno (quello precedente, studiato con biopsiacore, era nel quadrante superiore interno). Vado quindi dal senologo, il quale rileva un "piccolo nodulo di 3-4 mm come da mastosi fibrocistica". Mi consiglia di ripetere l'ecografia (l'ultima l'avevo fatta a giugno 2016 e, a parte il solito nodulo analizzato con la biopsia core, non rilevava altri noduli).
Il referto dell'ecografia appena fatta (agosto 2016) e' il seguente: "al controllo odierno, in corrispondenza della piccola nodularita' palpabile al quadrante infero-esterno di sinistra, in periareolare, e' riconoscibile una formazione ovalare ipoecogena a margini regolari di 5 mm meritevole, essendo di primo riscontro, di prelievo microistologico ecoguidato. Sovrapponibili i restanti reperti nei confronti del controllo precedente". La radiologa mi ha anche spiegato che, essendo il nodulo molto superficiale, non era in grado di eseguire l'analisi mediante ecodoppler (perche' il nodulo si appiattisce) e pertanto non riusciva ad ottenere un altro indizio utile ad orientare la diagnosi.
Faccio quindi l'agobiopsia (settembre 2016) e la diagnosi e' la seguente: "frammenti di parenchima mammario con aree di adenosi e iperplasiaduttale". La radiologa che mi consegna il referto mi consiglia di rivolgermi ad un senologo, aggiungendo che questo risultato dell'agobiopsia non e' comunque definitivo, che il nodulo lo devo tenere monitorato con l'autopalpazione e che comunque lei mi consiglia controlli ecografici e senologici ogni 6 mesi.
Il senologo a cui mi ero rivolta a luglio e' attualmente in vacanza e, per ora, stiamo comunicando via e-mail molto lentamente. Per questo, e soprattutto perche' ho fiducia in lei, ho deciso di richiedere un consulto. Le mie perplessita' nascono soprattutto dall'imprecisione con la quale, per ora, mi e' stata presentata la situazione...imprecisione che ho tentato di colmare documentandomi sul significato di "iperplasia duttale" che, nel mio caso, si associa ad un nodulo palpabile. E' possibile che un nodulo con queste caratteristiche si formi in meno di 2 mesi o e' semplicemente sfuggito ai controlli clinico-strumentali? E' possibile che questi due noduli (adenosi sclerosante + adenosi e iperplasia duttale) siano in qualche modo correlati? Bisogna monitorarli perche' possono degenerare, diventando maligni? O, al contrario, possono anche riassorbirsi? Visto le loro piccole dimensioni attuali (5 mm) non conviene toglierli subito? La ringrazio nuovamente per il suo aiuto. Un cordiale saluto,
[#1]
Credo che le sue preoccupazioni siano eccessive anche se comprensibili. In ogni caso si tratta di lesioni benigne da quanto descrive e che tali resteranno.
Tanti saluti
Salvo Catania
Tanti saluti
Salvo Catania
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#2]
Utente
Dott. Catania, grazie per il riscontro. Sì, la preoccupazione c'è. Ho iniziato quest'anno a fare i controlli, e in sei mesi sono stata sottoposta a due agobiopsie (una si può dire che me la sono cercata io, dato che l'indicazione era un controllo ravvicinato ai 6 mesi), diversi esami ecografici e visite. Il fatto che mia zia abbia avuto un tumore al seno a 41 anni ha sicuramente aumentato il fardello emotivo. Insomma, tutto nuovo, tanta incertezza, tante domande per capire come impostare i prossimi passi. Un saluto cordiale
[#3]
I prossimi passi non devono essere rivolti solo ai controlli (=Prevenzione Secondaria) ma soprattutto alla Prevenzione Primaria per ridurre il rischio
Legga
Prevenzione
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/2253-fermi-tutti-la-dieta-anticancro-si-rimangia-le-regole.html
http://www.senosalvo.com/vero_falso_dieta.htm
https://www.medicitalia.it/news/oncologia-medica/5739-franco-berrino-e-il-nuovo-libro-il-cibo-dell-uomo.html
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/90-l-attivita-fisica-riduce-il-rischio-di-morire-prematuramente-soprattutto-per-tumore-e-infarto.html
Verissimo che il rischio zero non esiste, ma lo si può ridurre di molto.
Legga
Prevenzione
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/2253-fermi-tutti-la-dieta-anticancro-si-rimangia-le-regole.html
http://www.senosalvo.com/vero_falso_dieta.htm
https://www.medicitalia.it/news/oncologia-medica/5739-franco-berrino-e-il-nuovo-libro-il-cibo-dell-uomo.html
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/90-l-attivita-fisica-riduce-il-rischio-di-morire-prematuramente-soprattutto-per-tumore-e-infarto.html
Verissimo che il rischio zero non esiste, ma lo si può ridurre di molto.
[#6]
Utente
Gentile Dott. Catania,
mio malgrado ritorno a scriverle: questa volta decisamente preoccupata. Ho richiesto l'ultima volta il suo consulto circa un paio di mesi fa, a proposito di un nodulo di recente insorgenza, che misurava 5 mm, biopsiato immediatamente (prelievo agobioptico) e dichiarato "adenosi e iperplasia duttale". A distanza di 2 mesi dalla prima ecografia, sento che il nodulo è piu' evidente e richiedo di fare un'altra ecografia. Le trascrivo la parte del referto che si riferisce al nodulo in questione: "nel quadrante inferiore esterno si osserva un nodulo solido di 8 mm, dai bordi parzialmente definiti, ecostruttura disomogenea, scarsamente vascolarizzato al Doppler. Il nodulo è cresciuto rispetto al controllo precedente (in cui misurava 5 mm). Si suggerisce conferma istologica o biopsia core". Mi è stata anche fatta una mammografia, che rileva per la prima volta la presenza di questo nodulo (BIRADS 4). L'ultima mammografia l'avevo fatta a Marzo 2016 e il nodulo non c'era. Io sono per togliere questo nodulo il prima possibile ma il senologo che mi segue qui in Cile mi ha prescritto un'altra biopsia core perchè vuole avere un quadro chiaro prima di aprire, per sapere se eventualmente deve toccare anche i linfonodi in caso di malignitá. Aggiungo che il nodulo è palpabile e molto superficiale.
Le sarei grata se mi desse un suo punto di vista su tutta la situazione. A questo punto, mi sembra chiaro che il nodulo va tolto e analizzato. Sono perplessa, però, sul fatto di dover ripetere un'agobiopsia, che farebbe passare altro tempo. La ringrazio nuovamente per l'attenzione. In realtà, è già un conforto scriverle perché so che la mia richiesta verrà valutata con professionalità, grande esperienza ed umanità. Un cordiale saluto
mio malgrado ritorno a scriverle: questa volta decisamente preoccupata. Ho richiesto l'ultima volta il suo consulto circa un paio di mesi fa, a proposito di un nodulo di recente insorgenza, che misurava 5 mm, biopsiato immediatamente (prelievo agobioptico) e dichiarato "adenosi e iperplasia duttale". A distanza di 2 mesi dalla prima ecografia, sento che il nodulo è piu' evidente e richiedo di fare un'altra ecografia. Le trascrivo la parte del referto che si riferisce al nodulo in questione: "nel quadrante inferiore esterno si osserva un nodulo solido di 8 mm, dai bordi parzialmente definiti, ecostruttura disomogenea, scarsamente vascolarizzato al Doppler. Il nodulo è cresciuto rispetto al controllo precedente (in cui misurava 5 mm). Si suggerisce conferma istologica o biopsia core". Mi è stata anche fatta una mammografia, che rileva per la prima volta la presenza di questo nodulo (BIRADS 4). L'ultima mammografia l'avevo fatta a Marzo 2016 e il nodulo non c'era. Io sono per togliere questo nodulo il prima possibile ma il senologo che mi segue qui in Cile mi ha prescritto un'altra biopsia core perchè vuole avere un quadro chiaro prima di aprire, per sapere se eventualmente deve toccare anche i linfonodi in caso di malignitá. Aggiungo che il nodulo è palpabile e molto superficiale.
Le sarei grata se mi desse un suo punto di vista su tutta la situazione. A questo punto, mi sembra chiaro che il nodulo va tolto e analizzato. Sono perplessa, però, sul fatto di dover ripetere un'agobiopsia, che farebbe passare altro tempo. La ringrazio nuovamente per l'attenzione. In realtà, è già un conforto scriverle perché so che la mia richiesta verrà valutata con professionalità, grande esperienza ed umanità. Un cordiale saluto
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 6.1k visite dal 13/09/2016.
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