Carcinoma infiammatorio, chiedo aiuto.
Buonasera a tutti, premetto che provo da tempo ad inserire la domanda nel reparto di oncologia medica, ma non riesco mai ad inserire il consulto, quindi spero non rifiuterete il mio consulto perche' sono piuttosto disperato.
A mia moglie, di 35 anni ,operata ad agosto per un nodulo al seno di grado 1, operata apparentemente con successo, e' stato ora diagnosticato un carcinoma di tipo infiammatorio di IV grado, ma con solo apparente singolo linfondo ascellare colpito,senza ulteriori metastasi da PET, scintillografia e analisi all'encefalo e utero. Questo un mese fa'. Attualmente ha iniziato un ciclo di chemio ( ne'.ha gia' effettuata una singola seduta ) e radio ogni giorno. L'idea dei medici qui in Italia era aspettare per protocollo di ridurre la dimensione del carcinoma e poi operare, ma grazie a nostre private conoscenze familiari in America, abbiamo ora optato per analisi della sua biopsia presso oncologi americani del jon hopkins, i quali hanno deciso che aspettare nel suo caso specifico e' un madornale errore, che il carcinoma anche se gravoso e' un caso unico di assenza di convoilgimento di tutti i dotti linfatici,solo alcuni coinvolti, quindi partira' a giorni per farsi operare negli USA e poi affrontare le cure di chemio e radio post surgery qui in Italia. La tempestivita' secondo questi medici puo' salvarle la vita, ontro l'ipotesi di riduzione qui in Italia. Purtroppo non ho le conoscenze adeguate per comprendere appieno se questo sia il giusto procedimento. Chiedo aiuto piu' per me che per lei..ho consultato ogni sito americano sull'argomento di questo infausto carcinoma e purtroppo le prognosi che ho riscontrato sono tutte uguali: metastasi alle ossa o al cervello dopo un massimo di 5 anni. Non trovo nessun caso positivo. Lei ha 35 anni, abbiamo due figli, non riesco a vivere pensando che da qui a 10 anni la mia amata potrebbe non esserci piu'. Vi chiedo aiuto come medici ma soprattutto esseri umani, nel dirmi schiettamente se nonostante cure all'avanguardia devo aspettarmi di non poterla vedere invecchiare. Se tutto quello che sto' facendo serve solo ed esclusivamente a darle un massimo di 10 anni di vita. La mia vita e' stata sconvolta da questo evento, insieme alla sua, e non riesco a trovare da nessuna parte casi in cui donne con questo nefasto carcinoma siano vive dopo 10 anni dalla diagnosi senza combattere con metastasi e quindi chemio per uso di allungamento di vita e senza speranza di debellare o contenere questo male. Datemi qualche consiglio vi prego o ditemi cosa mi devo aspettare. Vi ringrazio anticipatamente per ogni singola risposta. Buona giornata.
A mia moglie, di 35 anni ,operata ad agosto per un nodulo al seno di grado 1, operata apparentemente con successo, e' stato ora diagnosticato un carcinoma di tipo infiammatorio di IV grado, ma con solo apparente singolo linfondo ascellare colpito,senza ulteriori metastasi da PET, scintillografia e analisi all'encefalo e utero. Questo un mese fa'. Attualmente ha iniziato un ciclo di chemio ( ne'.ha gia' effettuata una singola seduta ) e radio ogni giorno. L'idea dei medici qui in Italia era aspettare per protocollo di ridurre la dimensione del carcinoma e poi operare, ma grazie a nostre private conoscenze familiari in America, abbiamo ora optato per analisi della sua biopsia presso oncologi americani del jon hopkins, i quali hanno deciso che aspettare nel suo caso specifico e' un madornale errore, che il carcinoma anche se gravoso e' un caso unico di assenza di convoilgimento di tutti i dotti linfatici,solo alcuni coinvolti, quindi partira' a giorni per farsi operare negli USA e poi affrontare le cure di chemio e radio post surgery qui in Italia. La tempestivita' secondo questi medici puo' salvarle la vita, ontro l'ipotesi di riduzione qui in Italia. Purtroppo non ho le conoscenze adeguate per comprendere appieno se questo sia il giusto procedimento. Chiedo aiuto piu' per me che per lei..ho consultato ogni sito americano sull'argomento di questo infausto carcinoma e purtroppo le prognosi che ho riscontrato sono tutte uguali: metastasi alle ossa o al cervello dopo un massimo di 5 anni. Non trovo nessun caso positivo. Lei ha 35 anni, abbiamo due figli, non riesco a vivere pensando che da qui a 10 anni la mia amata potrebbe non esserci piu'. Vi chiedo aiuto come medici ma soprattutto esseri umani, nel dirmi schiettamente se nonostante cure all'avanguardia devo aspettarmi di non poterla vedere invecchiare. Se tutto quello che sto' facendo serve solo ed esclusivamente a darle un massimo di 10 anni di vita. La mia vita e' stata sconvolta da questo evento, insieme alla sua, e non riesco a trovare da nessuna parte casi in cui donne con questo nefasto carcinoma siano vive dopo 10 anni dalla diagnosi senza combattere con metastasi e quindi chemio per uso di allungamento di vita e senza speranza di debellare o contenere questo male. Datemi qualche consiglio vi prego o ditemi cosa mi devo aspettare. Vi ringrazio anticipatamente per ogni singola risposta. Buona giornata.
[#1]
A distanza senza un consulto diretto del quadro e' vietatissimo interferire con decisioni cosi' importanti per sua moglie e Lei.
Comprensibile la sua angoscia (+ ansia) , ma non condivido per tante ragioni che e' lungo spiegare la sua totale chiusura alla speranza come se non esistessero casi al mondo di guarigioni per questa malattia.
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/4700-dare-sempre-speranza-i-fattori-predittivi-sono-una-mera-informazione-non-una-condanna.html
Di questo parleremo venerdi a Lecco e se lo desidera l'invito ad assistere (mi mandi conferma via mail) al nostro Convegno cui parteciperanno donne marchiate da prognosi molto sfavorevoli e uscite dalle statistiche
https://www.medicitalia.it/news/senologia/7376-blog-terapia-e-secondo-convegno-nazionale-ragazze-fuori-di-seno.html
Tanti saluti
Comprensibile la sua angoscia (+ ansia) , ma non condivido per tante ragioni che e' lungo spiegare la sua totale chiusura alla speranza come se non esistessero casi al mondo di guarigioni per questa malattia.
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/4700-dare-sempre-speranza-i-fattori-predittivi-sono-una-mera-informazione-non-una-condanna.html
Di questo parleremo venerdi a Lecco e se lo desidera l'invito ad assistere (mi mandi conferma via mail) al nostro Convegno cui parteciperanno donne marchiate da prognosi molto sfavorevoli e uscite dalle statistiche
https://www.medicitalia.it/news/senologia/7376-blog-terapia-e-secondo-convegno-nazionale-ragazze-fuori-di-seno.html
Tanti saluti
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 7.1k visite dal 21/11/2017.
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