Lesione granulomatosa capezzolo
Buongiorno. Scrivo per chiedere un parere circa la mia situazione.
Ho 37 anni, ho allattato il mio secondo bambino fino ai suoi due anni e due mesi e cioè fino allo scorso dicembre, poi ho dovuto smettere in seguito all'episodio accadutomi. Mentre allattavo il piccolo, questi mi ha dato un morso sul capezzolo destro, ho sentito un dolore lancinante tanto da farmi urlare ma ho continuato in quel momento ad allattare. Anche nei giorni successivi, nonostante il dolore che aumentava tantissimo quando il bimbo si attaccava, ho continuato ad allattare da quel seno fino a quando non ce l'ho fatta più e, solo allora, ho notato che sul capezzolo si era formata una grossa "bolla" scura, piena di sangue e latte... un'escrescenza che sporgeva dal capezzolo, creando quasi un'altra punta. Mi sono recata dal dermatologo e questi mi ha diagnosticato un 'granuloma teleangectasico" e mi ha dato una cura di Fucidin per 20 giorni. In quell'occasione, su mia diretta domanda, ha escluso categoricamente che potesse trattarsi di patologie più serie, come il Paget. Dopo circa una decina di giorni di cura la "bolla" si è rotta da sola, si è svuotata e il problema è rientrato da sé lasciandomi solo un piccolo pezzetto di tessuto "in più" dove c'era stata la grande lesione. Non ho dato peso a quel tessuto anche perché non mi ha mai dato alcun tipo di fastidio né è mai cresciuto di dimensione, anzi, credevo fosse normale una piccola "cicatrice" dopo quella grande e dolorosa lesione. Una decina di giorni fa, durante il ciclo mestruale, ho avuto piccole secrezioni ancora di latte da entrambi i capezzoli e mi sono accorta che sul capezzolo destro, proprio nel punto esatto in cui c'era stata la lesione di dicembre, si era formata una puntina bianca, come se la secrezione fosse rimasta nuovamente bloccata lì. Mi sono recata di nuovo dal dermatologo che ha drenato la puntina dicendo che non aveva nulla a che fare col "pezzetto di tessuto" in più sottostante e, nonostante mi abbia rassicurata più e più volte sul fatto che probabilmente sia solo una lesione granulomatosa strettamente legata alla ferita di dicembre, mi ha consigliato di fare una biopsia per togliere, sue testuali parole, "anche quello 0,0001 di possibilità che sia altro". Il giorno stesso mi sono recata da un chirurgo plastico il quale, dopo la visita, mi ha confermato che le possibilità che sia qualcosa di brutto sono basse e il giorno dopo (l'altro ieri) mi ha effettuato la biopsia e contemporanea asportazione di quella parte in più. Anche dopo l'intervento ha confermato la sua "impressione" rimandando ovviamente tutto ai risultati dell'esame istologico. Ora io sono terrorizzata dal possibile esito di questa biopsia... se le possibilità che si tratti di un male serio sono basse come mi hanno detto entrambi i medici, come mai è stato richiesto questo tipo di esame? E' possibile invece che non si tratti di lesione granulomatosa ma di Paget? Grazie mille e scusi per la prolissità.
Ho 37 anni, ho allattato il mio secondo bambino fino ai suoi due anni e due mesi e cioè fino allo scorso dicembre, poi ho dovuto smettere in seguito all'episodio accadutomi. Mentre allattavo il piccolo, questi mi ha dato un morso sul capezzolo destro, ho sentito un dolore lancinante tanto da farmi urlare ma ho continuato in quel momento ad allattare. Anche nei giorni successivi, nonostante il dolore che aumentava tantissimo quando il bimbo si attaccava, ho continuato ad allattare da quel seno fino a quando non ce l'ho fatta più e, solo allora, ho notato che sul capezzolo si era formata una grossa "bolla" scura, piena di sangue e latte... un'escrescenza che sporgeva dal capezzolo, creando quasi un'altra punta. Mi sono recata dal dermatologo e questi mi ha diagnosticato un 'granuloma teleangectasico" e mi ha dato una cura di Fucidin per 20 giorni. In quell'occasione, su mia diretta domanda, ha escluso categoricamente che potesse trattarsi di patologie più serie, come il Paget. Dopo circa una decina di giorni di cura la "bolla" si è rotta da sola, si è svuotata e il problema è rientrato da sé lasciandomi solo un piccolo pezzetto di tessuto "in più" dove c'era stata la grande lesione. Non ho dato peso a quel tessuto anche perché non mi ha mai dato alcun tipo di fastidio né è mai cresciuto di dimensione, anzi, credevo fosse normale una piccola "cicatrice" dopo quella grande e dolorosa lesione. Una decina di giorni fa, durante il ciclo mestruale, ho avuto piccole secrezioni ancora di latte da entrambi i capezzoli e mi sono accorta che sul capezzolo destro, proprio nel punto esatto in cui c'era stata la lesione di dicembre, si era formata una puntina bianca, come se la secrezione fosse rimasta nuovamente bloccata lì. Mi sono recata di nuovo dal dermatologo che ha drenato la puntina dicendo che non aveva nulla a che fare col "pezzetto di tessuto" in più sottostante e, nonostante mi abbia rassicurata più e più volte sul fatto che probabilmente sia solo una lesione granulomatosa strettamente legata alla ferita di dicembre, mi ha consigliato di fare una biopsia per togliere, sue testuali parole, "anche quello 0,0001 di possibilità che sia altro". Il giorno stesso mi sono recata da un chirurgo plastico il quale, dopo la visita, mi ha confermato che le possibilità che sia qualcosa di brutto sono basse e il giorno dopo (l'altro ieri) mi ha effettuato la biopsia e contemporanea asportazione di quella parte in più. Anche dopo l'intervento ha confermato la sua "impressione" rimandando ovviamente tutto ai risultati dell'esame istologico. Ora io sono terrorizzata dal possibile esito di questa biopsia... se le possibilità che si tratti di un male serio sono basse come mi hanno detto entrambi i medici, come mai è stato richiesto questo tipo di esame? E' possibile invece che non si tratti di lesione granulomatosa ma di Paget? Grazie mille e scusi per la prolissità.
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Le rispondero' senz'altro ma per comprendere la mia replica potrebbe essere necessario da parte mia inserire delle immagini (qui non e' possibile) dovrebbe ripostare con il copia incolla la sua chiara richiesta di consulto su
https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-6592.html
la pagina si aggiorna continuamente con l'arrivo dei commenti
e in fondo all'ultima pagina si apre una finestra dove puo' postare il copia incolla.
Ripeta l'eta' e specifichi se ha una storia familiare di tumore al seno o all'ovaio.
Mi raccomando, anzi mi raccomando due volte , deve presentarsi con un nome anche se di fantasia.
L'aspettiamo
https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-6592.html
la pagina si aggiorna continuamente con l'arrivo dei commenti
e in fondo all'ultima pagina si apre una finestra dove puo' postare il copia incolla.
Ripeta l'eta' e specifichi se ha una storia familiare di tumore al seno o all'ovaio.
Mi raccomando, anzi mi raccomando due volte , deve presentarsi con un nome anche se di fantasia.
L'aspettiamo
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#2]
Utente
Grazie mille, Dottore.
Corro immediatamente sul forum.
Ho dimenticato di aggiungere che, un mese dopo la ferita da morso, ho effettuato anche una ecografia bilaterale (ne faccio una ogni anno) ed è risultato tutto nella norma.
In famiglia abbiamo un caso di tumore al seno da parte di mia nonna paterna, in tarda età, dopo i settanta anni, e un altro da parte di mia cugina, figlia di mia zia paterna.
Vado sul forum e attendo la sua risposta...
Corro immediatamente sul forum.
Ho dimenticato di aggiungere che, un mese dopo la ferita da morso, ho effettuato anche una ecografia bilaterale (ne faccio una ogni anno) ed è risultato tutto nella norma.
In famiglia abbiamo un caso di tumore al seno da parte di mia nonna paterna, in tarda età, dopo i settanta anni, e un altro da parte di mia cugina, figlia di mia zia paterna.
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Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.7k visite dal 20/06/2019.
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