Calcoli renali e coliche frequenti, come risolvere?

salve, vi scrivo a nome del mio ragazzo poiché non sappiamo più dove sbattere la testa e confidiamo in voi per un po' di aiuto.

Lui è un ragazzo di 29 anni che soffre di calcoli renali e coliche da quando ne aveva 19, in totale ne ha fatte una ventina tra cui 14 a destra e 6 a sinistra.
Fino ad ora è stato ricoverato un po' di volte ma ha sempre espulso da solo i calcoli, sia a casa che in ospedale, a volte anche grazie all'aiuto dell'Urorec e Voltaren per i dolori.
Tuttavia non capisco come sia possibile che non si sia mai riuscito a risolvere nulla in questi 10 anni e i medici in ospedale sinceramente non aiutano.
Ci hanno sempre proposto operazioni per liberare reni, uretre e vescica e bypass nel caso ci fosse qualche calcolo a bloccare ma nient'altro.
Tramite ricerche sono venuta a conoscenza di pratiche meno invasive e spesso anche extracorporee come la Litotrissia ma per loro esiste solo l'operazione.
Premetto che gli unici esami medici fatti da loro sono state tac ed ecografie mentre, sotto mio consiglio, abbiamo chiedo al mio medico di famiglia di fargli degli esami del sangue (mai fatti in 10 anni dagli altri medici).
Il risultato é stato del tutto normale, valori dei reni, vescica, urina e paratormone nella norma, l'unica cosa che sappiamo è che sono calcoli da ossalato di calcio e che non vi sono precedenti noti in famiglia.
Aggiungo che lui segue già una dieta datagli dai medici per ridurre il sale ingerito giornalmente e beve acqua sempre filtrata.

Vorrei quindi chiedervi se avete qualche ipotesi o risposta, qualche percorso da seguire o esami da suggerirci.

Vi ringrazio sin d'ora per il vostro tempo.

(peso 68kg e altezza 1.85)
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
La situazione è complessa e in questa sede può essere affronatata solo per sommi capi.
La formazione del calcoli renali ha una causa principalmente congenita ed in parte ereditaria. Su questo purtroppo oggi non esistono provvedimenti correttivi. Esistono poi dei fattori di rischio associati, come una scarsa idratazione, una alimentazione ricca di proteine e sodio e altre, che però hanno un ruolo perlopiù marginale. Per i calcoli contenenti calcio in rari casi vi può essere un problema di metabilismo delle ossa, ma leggiamo che in questo caso sia stato escluso.
Esistono accertamenti in grado di definire grossolanamente il rischio di formazione dei calcoli, con il dosaggio su sangue e urine dei sali che partecipano alla formazione dei calcoli. Un tempo si faceva molto affidamento su queste "indagini metaboliche", che però molto di rado evidenziano alterazioni che possono essere efficacemente corrette con la terapia. L'unico inibitore noto della cristallizzazione dell'ossalato di calcio è il citrato di potassio (e magnesio), che in assunzione continua noi consigliamo solo nelle calcolosi a frequente recidiva bilaterale.
Poste queste premesse, dal punto di vista operativo urologico, ogni situazione deve essere giudicata nella sua particolarità, definita nel modo più preciso possibile, oggi ottenibile solo con la TAC dell'addome senza mezzo di contrasto. Il trattamento con le onde d'urto è oggi indicato solo nei casi in cui ne si possa prevedere un'efficacia rapida e completa, questo è limitato a calcoli di 5-12 mm liberi all'interno del rene (non nei calici, in particolare non nel calice inferiore). Teoricamente, si possono poi trattare tutti gli altri calcoli, ma con risultati via via meno meno completi e soprattutto rapidi, considerando che all'ipotetica frammentazione segue la fase di espulsione spontanea dei residui che è sempre piena di incognite e possibili complicazioni. Per questo motivo, in buona parte dei casi è oggi consigliato il trattamento endoscopico, che in mani esperte e disponendo di una dotazione completa di strumenti, apparecchi ed accessori, permette di risolvere anche situazioni complesse in modo poco invasivo e rapidamente risolutivo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Il problema è che anni fa gli fecero una gastroscopia in anestesia totale e dovettero rianimarlo poiché il cuore aveva ceduto e si era fermato. Il medico lo informo del accaduto e gli disse solo di fare dei controlli al cuore ma di quel avvenimento non ne esiste traccia nelle cartelle mediche. Dopo quella volta rifiuta le operazioni o qualsiasi cosa in anestesia generale per paura di non risvegliarsi. soprattutto perché hanno omesso di scriverlo nella cartella medica il che fa già strano. Giusto per essere ben informata, un endoscopia potrebbe risolvere il problema definitivamente? o sarebbe solo momentaneo?

grazie mille ancora
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Buona parte degli interventi endoscopici per calcolosi possono essere eseguiti in anestesia parziale (spinale). Per discutere sulle indicazioni è èerò indispensabiile di avere un'idea più precisa della situazione attuale, in base ad accertamenti recenti. Ovviamente, l'intervento, ce le indicazioni sono confermate, può risolvere la situazione attuale ed i disturbi ad essa collegati, ma non può modificare il rischio di formanre nuovi calcoli, che come le abbiamo già scritto è in buona parte costituzionale e non modificabile.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it