Testicolo retrattile e dolore inguinoscrotale

Egregi dottori,
vengo a chiedervi un consulto per una situazione che va avanti da più di un mese e che, nonostante essere stata valutata più volte dal PS e dagli specialisti ad oggi continua ad essere irrisolta.

Il tutto inizia con un dolore inguinale che si sposta sino alla sede inguinale nel corso della giornata, fino alla sera, quando, recatomi in PS mi viene diagnosticata un'orchiepididemite e prescritto antibiotico e Oki.
Dopo un leggero miglioramento il problema si ripresenta in modo ancora più accentuato e, dopo nuova valutazione ospedaliera, l'urologo mi prescrive Ciproxin per 10 giorni, Brufen e Bentelan.
Nel frattempo trascorsi alcuni giorni senza apparente miglioramento, ripetuto un esame di ecografia addominale con esito normale, che esclude la presenza di porte erniarie all'inguine, l'urinocoltura si negativizza.
La situazione sembra migliorare, termino il cortisone secondo la terapia prescritta.
Dopo alcuni giorni di dolore sordo continuo, un nuovo episodio di fitte al testicolo mi porta ad accedere nuovamente in PS dove l'ecografia e il color doppler attestano regolare perfusione ai didimi.
Cionnonostante vengo inviato nuovamente in urologia due giorni dopo su indicazione del PS e l'urologo in servizio rilascia la seguente diagnosi "Testicoli in ascensore ritenuti bilateralmente, con pregressi episodi subtorsivi.
Si consiglia orchidofissazione".
Mi prescrive nuovamente Brufen, indicandomi che se la situazione non migliora è necessario intervenire.
Dopo alcuni giorni il problema peggiora nuovamente, il medico di famiglia mi visita e mi indica di tornare in PS.
Mi viene aggiunta alla terapia Medrol 24 mg (1 cpr e 1/2) per 6 giorni e poi a scalare, il Brufen da 600mg, con l'aggiunta di un'integrazione per la ripresa delle funzioni delle vie urinarie e della ghiandola prostatica.

Ad oggi ho quasi terminato la cura e il dolore continuo sembrerebbe essersi definitivamente calmato.
Persistono però dei brevi momenti sporadici (1 minuto e mezzo sino a tre) ma di dolore molto acuto, quasi a fitta, con sensazione come se qualcosa dovesse essere espulso senza riuscire, in sede testicolare dx.

Concludo chiedendo un Vostro consulto in merito su come procedere e quali passi muovere.

Distintamente.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.9k 1.7k 19
In questi casi la valutazione diretta è assolutamente indispensabile, a distanza non è possibile esprimere alcun giudizio. La diagnosi del nostro Collega, con particolare riferimento agli episodi di subtorsione ci pare verosimile, così come anche l'intervento prospettato. Queste condizioni possono essere rilevate solo alla visita, non esistono accetamenti specifici in grado di evidenziarle.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it