Buonasera, da anni soffro di getto urinario scarso

Buonasera, ho 36 anni, da ormai 10 soffro di vari disturbi.
Varie prostatiti, necessità di urinare spesso, incompleto svuotamento della viscica, getto urinario scarso (uroflussimetria average 5, 3 ml/s max 9, 6 ml/s).
Sottoposto a 2 cistoscopie con strumento flessibile (a distanza di pochi mesi, effettuate da due medici diversi) mesi riporto i due differenti referti

1) Paziente intollerante alla procedura.
Uretra regolare per decorso e calibro.
Uretra prostatica con lobi laterali modicamente ostruenti e collo vescicale rilevato.
Per quanto visibile in considerazione dello stato di agitazione del paziente: vescica ampia, mucosa rosea in tutti i quadranti esplorati, assenza di neoformazioni aggettanti endoluminali.
Osti uretrale in sede, regolari.
Profilassi antibiotica per 3 giorni.


2) uretra pervia a cistoscopio flessibile.
Segmento cervicale deformato e francamente ostruito da ipertrofia del labro posteriore del collo.
Continui Xatral la sera, in attesa di decisione interventistica.
(di questa seconda cistoscopia dispongo di fotografie)

A quanto pare, dunque sembrerebbe trattarsi di una sclerosi del collo della vescia da trattare chirurgicamente.
Tralaltro negli ultimi tempi (qualche mese) sto riscontrando un altro sintomo davvero spiacevole.
Quando comincio la minzione avverto una sensazioni di ostruzione nel pene, mi sembra in prossimità della punta, e bruciore/fitta (avverto questa sensazione solo nel momento in cui comincio la minzione, e non durante tutta la durata della stessa).
Ho come la sensazione che le prime gocce di urina debbano superare un ostacolo, ed è solo in quel momento che avverto bruciore/fittta, ed a volte la la prima fase del getto è storta per poi regolarizzarsi.
Tralaltro ho la sensazione di aver delle gocce di urina intrappolate nel pene, anche per diverso tempo: quando poi scorrono via (negli slip) a volte avverto una sensazione di bruciore.


Vorrei essere sicuro che la diagnosi di sclerosi del collo vescicale sia corretta e che si possano escludere altre problematiche (all'uretra?) prima di sottopormi ad un intervento chirurgico così invasivo.
Leggendo alcuni pareri online, mi sono chiesto ad esempio, il perchè non sia mai stato sottoposto a uretrografia, e se, in tal senso, la cistocopia possa essere comunque sostitutiva del suddetto esame e, in ogni caso, sufficiente ad escludere altre problematiche diagnosticabili tramite uretrografia.
Vi ringrazio anticipatamente
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
La diagnosi pare inequivocabile, sarebbe comunque stato meglio eseguire una endoscopia in anestesia con strumento rigido, certamente più precisa e meno fastidiosa per lei. L'endoscopia è molto più precisa dell'uretrogafia, soprattutto in queste situazioni. D'ogni modo diremmo che le indicazioni operativa siano indiscutibili. In queste situazioni i comuni farmaci alfa-litici sono generalmente poco efficaci.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it