Cistite con e.coli resistente

Salve.
Sono una ragazza di 23 anni.

Ho avuto la prima cistite a 19 anni passata con due bustine di monuril.
Negli anni non ho avuto recidive, ogni tanto prendevo integrazioni di Cranberries quando avevo leggeri fastidi, associati anche ad una irritazione, ma niente di che.
Curo la mia alimentazione e ogni tanto ho problemi di gonfiore che risolvo assumendo probiotici.

Un paio di settimane fa ho avuto i primi sintomi della cistite e ho iniziato a bere tantissima acqua.
I fastidi a giorni passavano a giorni tornavano, le urine erano un po' maleodoranti e ho effettuato un urinocoltura.

POSITIVO E.
COLI 1.000.
000
Antibiogramma:
Amikacina<=8 (S)
Aztreonam <=1 (S)
Cefepime <=1 (S)
Cefotaxime<=1 (S)
Cefoxitina<=8 (S)
Ceftazidime<=1 (S)

Il medico curante mi ha detto che risulta sensibile solo agli iniettivi.
Mi ha prescritto CEFOTAXIME 1g al giorno per 5 giorni.

Ora ammetto di essere abbastanza spaventata, attualmente ho lievi sintomi a giorni diversi.

Sono spaventata per il batterio resistente e per l'antibiotico iniettivo.

Volevo chiedere un consulto per:

1: il trattamento, la posologia (da foglietto illustrativo dice due iniezioni al giorno e non una) e per l'infezione se può essere comune, nonostante la resistenza...

2:inoltre oggi è lunedì e potrò iniziare la terapia solo da sabato, in quanto sarò fuori città per qualche giorno.
È pericoloso?

Grazie per il consulto.


3: utilizzo il nuvaring come anticonvenzionale.
Interagisce con l'antibiotico?



Grazie.
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 40.6k 1.8k 19
A 24 anni ha paura delle iniezioni? Mah (!)

L'Escherichia Coli è in genere molto sensibile a tutti gli antibiotici. Lei ci ha riportato solo quelli cui il batterio è sensibile o sono stati testati solo quelli? D'ogni modo, considerando il suo peso può anche essere sufficiente una somministrazione. Se non c'é febbre si può attendere qualche giorno senza problemi. Ricirdi comunque che queste infezioni delle basse vie urinarie sono sempre causate da una funzione intestinale discutibile, con alterazione dell'equilibrio della flora batterica locale (microbiòta). La maggior marte delle attenzioni va quindi indirizzata all'intestino, altrimenti tutte le cure urologiche rischiano di essere vane.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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