Ritenzione urinaria e catetere vescicale
Gentili dottori,
Vi chiedo un parere sulla situazione di mio padre, 64 anni.
Da qualche tempo soffriva di minzione notturna frequente, l’urologo ha riscontrato un lieve ingrossamento benigno della prostata e gli ha prescritto un farmaco con il quale la problematica si era ridotta.
La scorsa settimana ha sofferto di stitichezza (forse anche perché ha preso antibiotici per una bronchite?) e sabato ha avuto un blocco completo sia delle feci che dell’urina, ma senza dolori addominali né alla minzione se non la sensazione di disagio.
In pronto soccorso hanno inserito un catetere vescicale, e hanno prima sospettato un effetto anticolinergico del farmaco per la prostata e poi un’infezione, ma l’urinocoltura era negativa.
È stato dimesso con diagnosi di sospetta prostatite.
Lunedì è stato visitato da un urologo in ospedale, che ha definito l’episodio ritenzione urinaria in seguito a stasi fecale e riscontrato prostata 1, 5x, fibroadenomatosa.
Ha prescritto un’ulteriore terapia e di tenere il catetere per altri 8 giorni, quindi fino a martedì prossimo, quando proveranno a rimuoverlo.
Attualmente la stipsi sembra essersi risolta, le evacuazioni sono regolari; con il catetere urina regolarmente ma soprattutto di notte, e dice che da sdraiato la minzione è abbastanza dolorosa mentre da in piedi/seduto quasi non se ne accorge, se non per un fastidio (come stimolo) quando si piega in avanti.
Nessun altro sintomo o dolore.
Vi vorrei quindi chiedere:
- è normale la minzione dolorosa e più frequente di notte, in questa situazione?
È dolorosa per via del catetere?
- è possibile che la stipsi fosse la causa primaria della ritenzione urinaria e che quindi risolta quella sia possibile rimuovere il catetere, continuando a trattare la prostata ingrossata/infiammata?
Vi ringrazio.
Vi chiedo un parere sulla situazione di mio padre, 64 anni.
Da qualche tempo soffriva di minzione notturna frequente, l’urologo ha riscontrato un lieve ingrossamento benigno della prostata e gli ha prescritto un farmaco con il quale la problematica si era ridotta.
La scorsa settimana ha sofferto di stitichezza (forse anche perché ha preso antibiotici per una bronchite?) e sabato ha avuto un blocco completo sia delle feci che dell’urina, ma senza dolori addominali né alla minzione se non la sensazione di disagio.
In pronto soccorso hanno inserito un catetere vescicale, e hanno prima sospettato un effetto anticolinergico del farmaco per la prostata e poi un’infezione, ma l’urinocoltura era negativa.
È stato dimesso con diagnosi di sospetta prostatite.
Lunedì è stato visitato da un urologo in ospedale, che ha definito l’episodio ritenzione urinaria in seguito a stasi fecale e riscontrato prostata 1, 5x, fibroadenomatosa.
Ha prescritto un’ulteriore terapia e di tenere il catetere per altri 8 giorni, quindi fino a martedì prossimo, quando proveranno a rimuoverlo.
Attualmente la stipsi sembra essersi risolta, le evacuazioni sono regolari; con il catetere urina regolarmente ma soprattutto di notte, e dice che da sdraiato la minzione è abbastanza dolorosa mentre da in piedi/seduto quasi non se ne accorge, se non per un fastidio (come stimolo) quando si piega in avanti.
Nessun altro sintomo o dolore.
Vi vorrei quindi chiedere:
- è normale la minzione dolorosa e più frequente di notte, in questa situazione?
È dolorosa per via del catetere?
- è possibile che la stipsi fosse la causa primaria della ritenzione urinaria e che quindi risolta quella sia possibile rimuovere il catetere, continuando a trattare la prostata ingrossata/infiammata?
Vi ringrazio.
Probabilmente in una pre-esistente condizione ostruttiva marginale è stato sufficiente il transitorio disturbo intestinale per causare lamritenzione acuta. È molto probabile che la minzione riprrenda in modo accettabile, ma questi eventi sono sempre da considerare la spia della opportunità di un intervento disostruttivo.
Il catetere, quando opportunamente viene lasciato sempre aperto e collegato alla sacca di raccolta, dovrebbe mantenere la vescica sempre vuota o quasi. Pertanto non dovrebbe manifestarsi mai un stimolo ad urinare. Quando questo accade, si possono considerare due motivi:
- l’irritazione meccanica da patte del catetere che agisce come corpo estraneao;
- lo scarico del catetere è ostruito del tutto o in parte, pertanto il drenaggio delle urine dalla vescica è incompleto.
Il catetere, quando opportunamente viene lasciato sempre aperto e collegato alla sacca di raccolta, dovrebbe mantenere la vescica sempre vuota o quasi. Pertanto non dovrebbe manifestarsi mai un stimolo ad urinare. Quando questo accade, si possono considerare due motivi:
- l’irritazione meccanica da patte del catetere che agisce come corpo estraneao;
- lo scarico del catetere è ostruito del tutto o in parte, pertanto il drenaggio delle urine dalla vescica è incompleto.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Utente
Gentile dott. Piana,
grazie della sua risposta. In effetti ho parlato di "stimolo", ma penso sia più che altro una sensazione fastidiosa e/o dolorosa legata magari alla presenza stessa del catetere.
Visto che dice che avverte la minzione dolorosa solo da sdraiato e invece quando è in piedi o seduto non avverte lo stimolo e quasi non si accorge di urinare, come appunto lei dice, può dipendere dalla posizione?
Le chiedo un'altra cosa: sembra che la quantità di urina sia maggiore del solito, dipende dal fatto che sta bevendo molto (su indicazione del medico) e/o dai farmaci che sta prendendo?
In ogni caso speriamo davvero che sia possibile almeno rimuovere il catetere, che lui trova estremamente fastidioso, e che quindi riprenda la minzione spontanea seguendo poi le indicazioni dell'eventuale terapia.
Grazie ancora.
grazie della sua risposta. In effetti ho parlato di "stimolo", ma penso sia più che altro una sensazione fastidiosa e/o dolorosa legata magari alla presenza stessa del catetere.
Visto che dice che avverte la minzione dolorosa solo da sdraiato e invece quando è in piedi o seduto non avverte lo stimolo e quasi non si accorge di urinare, come appunto lei dice, può dipendere dalla posizione?
Le chiedo un'altra cosa: sembra che la quantità di urina sia maggiore del solito, dipende dal fatto che sta bevendo molto (su indicazione del medico) e/o dai farmaci che sta prendendo?
In ogni caso speriamo davvero che sia possibile almeno rimuovere il catetere, che lui trova estremamente fastidioso, e che quindi riprenda la minzione spontanea seguendo poi le indicazioni dell'eventuale terapia.
Grazie ancora.
Ovviamente, a parità di temperatura esterna ed attività fisica, maggiore è l'introduzione di liquidi e maggiore sarà il volume di urina prodotto.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 626 visite dal 06/03/2025.
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