Calcolo e sintomi cistite

Buonasera.

A seguito di coliche renali, circa un mese fa, ho effettuato una tac che ha rilevato calcolo di 6, 3 mm nella parte alta dell’uretere.

Ho seguito la terapia espulsiva che ha determinato uno spostamento verso il basso ma non la fuoriuscita.

Mi è stato programmato un intervento che avverrà tra circa 20 giorni.

Ultimamente ho sensazioni simili alla cistite: sensazione costante di dover urinare soprattutto e oggi bruciore continuo, ma non in fase di uscita dell’urina.
Mi illudo che siano sintomi che indichino un ulteriore movimento e magari una miracolosa uscita spontanea prima dell’intervento che ammetto mi spaventa, anche se mi è stato detto poco invasivo.

In caso di intervento, è necessario l’inserimento di un catetere vescicale post operatorio?
Quanto è doloroso e lungo tutto il processo?
Grazie da una paziente spaventata e stanca
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
I suoi sintomi sono molto comuni, vengono definiti - espulsivi - e sono dovuti alla presenza del calcolo nell'ultimo tratto dell'uretere prima della vescica. Piuttosto simili ai sintomi di una comune cistiìte, vengo talora erroneamente trattati con antibiotici, che ovviamente non hanno alcuna utilità. Se il calcolo è nell'ultimo tratto dell'urretere, l'intervento endoscopico è in genere più semplice e breve, ovviamente lei sarà in anestesia e non si accorgerà di nulla. E' molto probabile che sarà lasciato uno stent uraterle per qualche tempo, mentre il catetere vescicale viene in genere limitato alle prime ore dopo l'intervento.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Contatta lo specialista e prenota una visita
Utente
Utente
Grazie mille dottore.
Purtroppo, le sembrerà strano, l’anestesista è l’aspetto che più mi crea agitazione.
Statisticamente un calcolo fermo in prossimità dell’imbocco della vescica da ormai 15/20 giorni non ha grandi possibilità di un’uscita spontanea, corretto?
La ringrazio ancora.
Segnala un abuso allo Staff
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Immaginiamo che sia già stata attuata la comune terapia espulsiva. In effetti se non è risultata efficace dopo 3 settimane, in seguito solo la fortuna può venire in aiuto. Comunque tutti gi urologi che come noi si occupano d calcoli hanno più volte osservato l'espulsione spontanea nelle ore antecedenti l'intervento progranmato.
Questo tipo di endoscopia operativa si esegue abitualmente in anestesia periferica (spinale).

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Utente
Utente
La ringrazio tanto.
Si, la terapia espulsiva la sto effettuando da circa un mese.
Mi conforta sapere che alcuni calcoli escono prima dell’intervento, magari avrò la stessa fortuna! Nel frattempo mi illudo che movimento, saltelli e scale possano aiutare la forza di gravità.
Il fastidio quasi insopportabile tipo cistite dopo due giorni continui è sparito, oggi percepisco solo come una puntura di spillo, soprattutto quando mi muovo.
Mi conferma anche lei che a un mese e 10 giorni dalla prima colica, programmare l’intervento sia la cosa più corretta? O vale la pena aspettare?
Segnala un abuso allo Staff
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Con un andamento dei disturbi quale quello che ci riferisce, senzì'altro ripeteremmo una ecografia prima di metere mano all'intervento. Non è sempre così ovvio rilevare materialmente l'espulsione del calcolo con l'urina.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Utente
Utente
Grazie ancora e buon lavoro!
Segnala un abuso allo Staff
Utente
Utente
Dottore, torno a disturbarla.
Purtroppo come prevedevo e temevo il calcolo non è uscito spontaneamente; durante la fase di pre ospedalizzazione abbiamo fatto due ecografie: nella prima non si vedeva, i flussi erano liberi e la dilatazione del rene appariva diminuita. Ad una seconda ecografia più approfondita, fatta per evitare una seconda tac, il calcolo si è visto esattamente in prossimità della vescica, i dottori mi hanno detto che mancherebbe veramente poco al suo ingresso in vescica ma nel frattempo sono passati altri giorni e nulla accade. Io sto bene, senza sintomi. Non avendo più avuto modo di contattare un urologo, poiché all’interno del sistema sanitario non si ha un medico di riferimento da contattare (credo lo rivedrò soltanto in sala operatoria), Mi domandavo se, nonostante io non abbia né coliche né febbre né altro, sia comunque necessario intervenire. E poi vorrei sapere cosa aspettarmi dal post operatorio: leggo racconti terribili, ho due bambini piccoli da gestire e non so cosa augurarmi e aspettarmi. Sono veramente molto spaventata. Tra l’altro mi hanno detto che l’anestesia sarà totale, perché si tratta di un intervento doloroso, grazie mille.
Segnala un abuso allo Staff
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Diremmo che sia comunque giunto il momento di intervenire. Come le abbiamo forse già scritto, nei decenni ci è successo più di una volta di veder espulsi calcoli a poche ore dall'intervento. Dunque, non poniamo limiti alla provvidenza. La scelta dell'anestesia è ovviamente dell'anestesista e non dell'urologo, per il quale è sufficiente che il paziente non percepisca dolore. Noi abbiamo sempre operato in anestesia periferica come prima scelta, a meno che il paziente desideri dormire, ma ogni centro ed ogni professionista può avere abitudini diverse. In genere, più il calcolo è piccolo e prossimo alla vescica e più rapido e meno invasivo sarà l'intervento. Non essendovi incisioni chirurgiche, non vi saranno particolari impacci fisici, magari qualche fastidio ad urinare.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Utente
Utente
Grazie. Lei è sicuramente più rassicurante. Ho avuto racconti abbastanza inquietanti (cistite durata giorni resistente ad ogni medicina, vita descritta come infernale con lo stent tenuto per tempi lunghissimi ).
Nel frattempo l’intervento, ho saputo oggi, è stato rimandato. Continuo ad aspettare.
Il mio calcolo è di 6,3 mm, non so se si può considerare piccolo. Spero di avere un post operatorio sereno. O meglio ancora, che esca da solo.
Grazie ancora.
Segnala un abuso allo Staff
Utente
Utente
Buongiorno, dottore. Torno a disturbarla perché come le spiegavo, essendo in attesa all’interno del sistema sanitario, non ho il numero di telefono dell’urologo che dovrebbe operarmi e quindi non so a chi rivolgere i miei dubbi.
Sono nuovamente alle prese con i sintomi che abbiamo definito simili alla cistite. Mi chiedevo se devo rassegnarmi a sopportarli o se invece esiste un farmaco in grado di contenere il fastidio che ammetto essere abbastanza logorante.
Immagino che voi non possiate indicare medicinali tramite Internet, ma se semplicemente mi dicesse che effettivamente esiste qualche farmaco adatto alla situazione, provo a prenotare una visita privata in tempi brevi per avere una prescrizione perché veramente non ne posso più.
Grazie.
Segnala un abuso allo Staff
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Il disturbo ha una causa irritativa meccanica dovuta alla presenza del calcolo stesso, quindi non vi è infiammazione e tantomeno infezione. Per questo motivo le comuni terapie sono generalmente poco efficaci. Si possono utilizzare antidolorifici puri che agiscono sulla percezione stessa del dolore, ma sono gravati da effetti collaterali meno tollerabili. Ne parli eventualmente con il suo medico curante.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Utente
Utente
Grazie mille per la consulenza. Posso chiederle un’altra cosa? Il medico mi ha detto che lo stent va messo nell’80 % dei casi. Quali sono le caratteristiche del fortunato 20%?
Avendo un calcolo piccolo in prossimità della vescica posso sperare? I racconti di chi lo ha portato non sono rassicuranti. Come le dicevo ho bambini piccoli e le miei giornate sono piene. Ho già sulle spalle due mesi di malesseri più o meno invalidanti. So che rispetto ad altre situazioni la mia è poco grave, ma nel viverla risulta comunque faticosa.
Segnala un abuso allo Staff
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Se il calcolo è molto prossimo allo sbocco in vescica e l'uretere non pare troppo irritato, cose che permettono un intervento particolarmente rapido, in alcuni casi si può evitare l'inserimento dello stent.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Utente
Utente
Gentile dottore,
Le scrivo solo per ringraziarla nuovamente.
Oggi la struttura ospedaliera mi ha contattato per fissare l’intervento. Circa 5 ore dopo, il calcolo è uscito. È stato doloroso, ma ne sono fuori. La tac non ne aveva evidenziati altri, quindi credo di poter dire che questo incubo sia finito.
Sono stata immediatamente molto meglio. Permane una leggera irritazione quando urino, ma rispetto a quel che ho provato è poca roba e immagino svanirà a breve.
Grazie ancora per il sostegno e le informazioni in queste lunghe settimane.
Le auguro buon lavoro.
Segnala un abuso allo Staff
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Accade più frequentemente di quanto si pensi, anche nelle ore antecedenti l'intervento. Buon proseguimento.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Cistite

La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.

Leggi tutto

Consulti simili su cistite

Consulti su calcolosi delle vie urinarie

Altri consulti in urologia