Pavimento pelivico/prostatite
Buonasera a tutti,
scrivo nuovamente in merito ad una situazione che mi porto dietro da circa 8 anni.
Ho 26 anni ed ho avuto il mio primo episodio di prostatite a 18 anni curata con una lunghissima terapia antibiotica durata circa 3 anni (ad intervalli).
Per circa tre anni, dunque dai 21 ai 24 non ho avuto più nessun sintomo tipico (che all'inizio era solamente un forte bruciore alla punta del pene, aumentata da masturbazione/eiaculazione/urinare).
Purtroppo, da un giorno all'altro i sintomi sono tornati con interessamento anche della zona anale.
Dopo aver fatto diverse cure prive di risultati importanti, è da poco che ho iniziato una cura per il pavimento pelvico dato che tutti gli specialisti che mi hanno visto dicono che la prostata stia bene.
La cura consiste nell'assunzione di laroxyl, rivotril e lyrica ed effettivamente sto ottenendo risultati.
L'unico dubbio che ho sulla prostata è che dall'esame dello spermiocoltura esce fuori la candida per 300000 colonie e potrebbe essere una parte della sintomatologia legata alla parte della punta del pene, che risulta essere comunque arrossata nei bordi ed alcune volte escono delle bollicine.
(premetto che in passato ho avuto episodi dove avevo macchie rosse più marcate con secrezioni bianche, tipiche della candinda).
La mia domanda è dunque: la candinda spiegherebbe la mia sensibilità e bruciore nella zona finale dell'uretra?
Grazie in anticipo a chi risponderà
scrivo nuovamente in merito ad una situazione che mi porto dietro da circa 8 anni.
Ho 26 anni ed ho avuto il mio primo episodio di prostatite a 18 anni curata con una lunghissima terapia antibiotica durata circa 3 anni (ad intervalli).
Per circa tre anni, dunque dai 21 ai 24 non ho avuto più nessun sintomo tipico (che all'inizio era solamente un forte bruciore alla punta del pene, aumentata da masturbazione/eiaculazione/urinare).
Purtroppo, da un giorno all'altro i sintomi sono tornati con interessamento anche della zona anale.
Dopo aver fatto diverse cure prive di risultati importanti, è da poco che ho iniziato una cura per il pavimento pelvico dato che tutti gli specialisti che mi hanno visto dicono che la prostata stia bene.
La cura consiste nell'assunzione di laroxyl, rivotril e lyrica ed effettivamente sto ottenendo risultati.
L'unico dubbio che ho sulla prostata è che dall'esame dello spermiocoltura esce fuori la candida per 300000 colonie e potrebbe essere una parte della sintomatologia legata alla parte della punta del pene, che risulta essere comunque arrossata nei bordi ed alcune volte escono delle bollicine.
(premetto che in passato ho avuto episodi dove avevo macchie rosse più marcate con secrezioni bianche, tipiche della candinda).
La mia domanda è dunque: la candinda spiegherebbe la mia sensibilità e bruciore nella zona finale dell'uretra?
Grazie in anticipo a chi risponderà
La presenza di candida è certamente un effetto collaterale delle precedenti cure antibiotiche, probabilmente eccessive. In presenza di alterazioni superficiali è opportuno un trattamento anti-micotico ,,,ed ovviamente bere molta acqua.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Utente
Buongiorno Dottore, intanto la ringrazio della risposta.
Dunque, una volta "guarita" la candida, dovrei aspettarmi dalla spermiocultura la sua assenza?
Dunque, una volta "guarita" la candida, dovrei aspettarmi dalla spermiocultura la sua assenza?
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 346 visite dal 12/03/2025.
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Approfondimento su Prostatite
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