Fastidio al testicolo dopo espulsione calcolo 5mm
Salve,
sono reduce da una calcolosi bilaterale con 2 calcoli espulsi in 20 giorni.
Il primo dal lato destro (4mm) e il secondo (5mm) da quello sinistro, seguita terapia espulsiva con idratazione e tamsulosina.
Eseguite 2 tac SMDC, la prima in urgenza che riportava entrambi i calcoli negli uretere più una terza formazione di 9mm un un calice basso del rene SX).
Fatta visita urologica tra le due espulsioni in cui è stata valutata l'ultima TAC, confermata terapia e suggerita attesa per l'espulsione del calcolo ormai prossimo al giunto uretero vescicale.
Oggi a distanza di 24 ore dall'ultima espulsione ho cominciato ad avere un senso di pesantezza al testicolo sinistro con leggera aumentata frequenza minzionale, mi si è gelato il sangue in quanto sono quasi gli stessi fastidi che avevo quando il calcolo era nella fase finale.
Non ho avuto altre coliche, no fastidi al fianco o alla vescica.
Preciso che sono stato operato 5 anni fa a causa di una stenosi del collo vescicale chi mi ha lasciato in eredità una vescica ipersensibile, il mio segnale di"troppo pieno è bassissimo" una prostata altrettanto sensibile.
Può questa doppia espulsione aver in qualche modo causato una "infiammazione" che si manifesta con i sintomi di una prostatite abatterica (mi fu diagnosticata come conseguenza della stenosi) che ogni tanto si fa sentire per la note conseguenze?
Grazie per l'attenzione.
sono reduce da una calcolosi bilaterale con 2 calcoli espulsi in 20 giorni.
Il primo dal lato destro (4mm) e il secondo (5mm) da quello sinistro, seguita terapia espulsiva con idratazione e tamsulosina.
Eseguite 2 tac SMDC, la prima in urgenza che riportava entrambi i calcoli negli uretere più una terza formazione di 9mm un un calice basso del rene SX).
Fatta visita urologica tra le due espulsioni in cui è stata valutata l'ultima TAC, confermata terapia e suggerita attesa per l'espulsione del calcolo ormai prossimo al giunto uretero vescicale.
Oggi a distanza di 24 ore dall'ultima espulsione ho cominciato ad avere un senso di pesantezza al testicolo sinistro con leggera aumentata frequenza minzionale, mi si è gelato il sangue in quanto sono quasi gli stessi fastidi che avevo quando il calcolo era nella fase finale.
Non ho avuto altre coliche, no fastidi al fianco o alla vescica.
Preciso che sono stato operato 5 anni fa a causa di una stenosi del collo vescicale chi mi ha lasciato in eredità una vescica ipersensibile, il mio segnale di"troppo pieno è bassissimo" una prostata altrettanto sensibile.
Può questa doppia espulsione aver in qualche modo causato una "infiammazione" che si manifesta con i sintomi di una prostatite abatterica (mi fu diagnosticata come conseguenza della stenosi) che ogni tanto si fa sentire per la note conseguenze?
Grazie per l'attenzione.
Vi è purtoppo ancora un terzo - sgradito ospite -, ovvero il calcolo che la TAC ha rilevato al livello renale sinistro. Non possiamo escludere che nel frattempo anche questo abbia inopinatamente deciso di incamminarsi verso la vescica. Se i sintomi abbastanza tipici, che eli ben conosce, dovesseo persistere, sarà opportuno eseguire al più presto possibile una ecografia dell'addome. In linea di massima sarebbe opportuno proseguire l'assunzione della tamsulosina, almeno fino a quando la situazione non sia chiaramente definita.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

Utente
La ringrazio dottore, ho prenotato una ecografia di controllo.
Questa sintomatologia ahimè la conosco ma l'ho sempre associata alla fase espulsiva con il calcolo prossimo alla vescica.
Il maledetto in questione, mercoledì scorso era ancora nel rene e da allora ho solo avuto i fastidi legati all'espulsione di quello più piccolo.
Sarei veramente sorpreso se è fosse arrivato sino a li senza dolori importanti, a meno che questa sintomatologia possa essere legata anche a un principio di movimento nell'uretere, ahimè ignoro complemente questa dinamica e mi baso solo sull'esperienza con in sequenza: leggero dolore lombare, coliche dolorse e fastidi a inguine vescica e testicoli nella fase finale.
Buona Serata
Questa sintomatologia ahimè la conosco ma l'ho sempre associata alla fase espulsiva con il calcolo prossimo alla vescica.
Il maledetto in questione, mercoledì scorso era ancora nel rene e da allora ho solo avuto i fastidi legati all'espulsione di quello più piccolo.
Sarei veramente sorpreso se è fosse arrivato sino a li senza dolori importanti, a meno che questa sintomatologia possa essere legata anche a un principio di movimento nell'uretere, ahimè ignoro complemente questa dinamica e mi baso solo sull'esperienza con in sequenza: leggero dolore lombare, coliche dolorse e fastidi a inguine vescica e testicoli nella fase finale.
Buona Serata
Il passaggio del calcolo precedente potrebbe aver causato una lieve dilatazione dell’uretere che paradossalmente potrebbe aver permesso un transito semplificato al terzo calcolo. È solo una ipotesi, comunque.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

Utente
Buon giorno dottore, ho effettuato la ECO addominale, il calcolo da 9mm rilevato dalla TAC esattamente una settimana ha lasciato il posto a "frammenti litiasici del diametro massimo di 4 mm". Nessun problema in vescica, nessuna dilatazione ne sofferenza a valle e/o monte dei reni.
Presumo che, alla luce di questo nuovo scenario, alcuni di quei frammenti si siano incanalati e vista la dimensione ridotta e un uretere ormai "abituato" e disteso dall'alfalitico, siano arrivati a causare i sintomi tipici dell'espulsione?
Può essere plausibile che un calcolo radio opaco si sbricioli così?
Grazie ancora.
Presumo che, alla luce di questo nuovo scenario, alcuni di quei frammenti si siano incanalati e vista la dimensione ridotta e un uretere ormai "abituato" e disteso dall'alfalitico, siano arrivati a causare i sintomi tipici dell'espulsione?
Può essere plausibile che un calcolo radio opaco si sbricioli così?
Grazie ancora.
L'ecografia ha dei grossi limiti nel definire le caratteristiche dei calcoli, al di là della loro presenza. le misurazoni sono molto variabili, anche tra esami ravvicinati, ma eseguiti da operatori diversi. Diremmo che la presenza di disturbi persistenti e la storia precedente giustifichi la ripetizione di una TAC dell'addome senza mezo di contrasto.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

Utente
Capisco, parlerò con lo specialista che mi sta seguendo.
E' comunque quindi plausibile che un calcolo di 9mm catturato dalla TAC possa essere visto da un ecografo come limitato a max 4mm, assieme ad altri frammenti di dimensioni inferiori.
Non saprei come spiegare questi continui fastidi da espulsione al perineo e la frequente necessità di urinare.
Grazie
Cordiali Saluti
E' comunque quindi plausibile che un calcolo di 9mm catturato dalla TAC possa essere visto da un ecografo come limitato a max 4mm, assieme ad altri frammenti di dimensioni inferiori.
Non saprei come spiegare questi continui fastidi da espulsione al perineo e la frequente necessità di urinare.
Grazie
Cordiali Saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 172 visite dal 25/03/2025.
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