Uretrite nella donna dopo infezione da mycoplasma e ureaplasma curata con antibiotici
Ad agosto 2022, dopo aver fatto dei tamponi uretrali a causa di bruciori e fastidi minzionali, ho scoperto di avere un’infezione urinaria da mycoplasma genitalium e ureaplasma.
Ho fatto una terapia antibiotica e ho ripetuto il tampone per assicurarmi che l’infezione fosse passata... era tutto nella norma anche se mi pare di ricordarmi di aver avuto ancora qualche bruciore (di entitá minore) durante la terapia e anche dopo.
A febbraio 2023 i bruciori sono tornati (non so dire se diversi rispetto a prima) e da li non se ne sono piu andati si tratta di bruciori che precedono, accompagnano e seguono la minzione, non sono costanti, ma molto frequenti e sembrano alleviarsi se bevo tanta acqua, mentre si accentuano in caso di stress e se passo molto tempo in piedi o faccio esercizio fisico intenso.
Aggiungo che non mi sembra di avere perdite uretrali, solo abbondanti perdite vaginali che la ginecologa mi ha detto essere legate all’ectropion uterino.
Da quel momento ho fatto numerosi esami (esami del sangue, tamponi vaginali e uretrali per tutte le MTS, urinocolture, una ecografia dell’apparato urinario, varie visite ginecologiche) e non è mai emerso nulla di particolare.
Sono stata anche da un urologo e da un infettivologo (sotto indicazione del mio medico) oltre che dalla mia ginecologa, ma nessuno ha mai capito cosa ci fosse (l’urologo mi ha rimandata alla ginecologa)
Al tempo avevo iniziato a prendere la pillola anticoncezionale e la mia ginecologa, pensando che potesse essere tutto legato a quella, me l ha fatta sospendere - non la prendo da 6 mesi, ma a parte qualche piccolo miglioramento la situazione non sembra essersi risolta.
Sempre sotto indicazione della ginecologa ho preso anche degli integratori, che non hanno fatto molto.
Ad oggi non so piu cosa fare ne a chi rivolgermi...
una domanda che mi tormenta è: è possibile che mycoplasma/ureaplasma siano ancora presenti, ma con una carica intermedia che non riesce ad essere rilevata dai normali esami, ma che è sufficiente a causare questi fastidi?
Grazie
Ho fatto una terapia antibiotica e ho ripetuto il tampone per assicurarmi che l’infezione fosse passata... era tutto nella norma anche se mi pare di ricordarmi di aver avuto ancora qualche bruciore (di entitá minore) durante la terapia e anche dopo.
A febbraio 2023 i bruciori sono tornati (non so dire se diversi rispetto a prima) e da li non se ne sono piu andati si tratta di bruciori che precedono, accompagnano e seguono la minzione, non sono costanti, ma molto frequenti e sembrano alleviarsi se bevo tanta acqua, mentre si accentuano in caso di stress e se passo molto tempo in piedi o faccio esercizio fisico intenso.
Aggiungo che non mi sembra di avere perdite uretrali, solo abbondanti perdite vaginali che la ginecologa mi ha detto essere legate all’ectropion uterino.
Da quel momento ho fatto numerosi esami (esami del sangue, tamponi vaginali e uretrali per tutte le MTS, urinocolture, una ecografia dell’apparato urinario, varie visite ginecologiche) e non è mai emerso nulla di particolare.
Sono stata anche da un urologo e da un infettivologo (sotto indicazione del mio medico) oltre che dalla mia ginecologa, ma nessuno ha mai capito cosa ci fosse (l’urologo mi ha rimandata alla ginecologa)
Al tempo avevo iniziato a prendere la pillola anticoncezionale e la mia ginecologa, pensando che potesse essere tutto legato a quella, me l ha fatta sospendere - non la prendo da 6 mesi, ma a parte qualche piccolo miglioramento la situazione non sembra essersi risolta.
Sempre sotto indicazione della ginecologa ho preso anche degli integratori, che non hanno fatto molto.
Ad oggi non so piu cosa fare ne a chi rivolgermi...
una domanda che mi tormenta è: è possibile che mycoplasma/ureaplasma siano ancora presenti, ma con una carica intermedia che non riesce ad essere rilevata dai normali esami, ma che è sufficiente a causare questi fastidi?
Grazie
I disturbi uro-genitali della femmina, in assenza di alterazioni inequivocabili degli accertamenti sono in prima battuta sempre sospetti di essere dovuti a cause ormonali. Sono indubbiamente situazioni difficili da trattare, poiché non vi sono terapie specifiche dimsicura efficacia. La competenza è endocrino-ginecologica, l’urologo non ha purtroppo molto da dire, anzi, deve stare ben attento a trattenersi dal prescrivere antibiotici, che potrebbero risultare controproducenti, scatenando gli effetti collaterali spdi uno,squilibrio della flora batterica intestinale (microbiota).
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Utente
La ringrazio per la risposta,
Buona Giornata!
Buona Giornata!
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 613 visite dal 17/04/2025.
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