Possibile diagnosi di asma bronchiale allergica, come agire?
Gentili Dottori,
Sono un ragazzo di 21 anni che, da circa un anno, soffre di respirazione sibilante notturna accompagnata da produzione di catarro e lieve tosse.
In alcune occasioni, ho avvertito la necessità di alzarmi durante la notte per prendere aria fresca in balcone.
Fin dall'infanzia ho sofferto di allergia agli acari della polvere, ma non ho mai manifestato episodi asmatici conclamati.
Recentemente, ho effettuato una visita presso il direttore di pneumologia della mia città il quale, pur senza aver eseguito una spirometria, ha diagnosticato con una certezza del 99% un'asma bronchiale.
Per confermare questa diagnosi, mi ha prescritto degli esami ematici che hanno evidenziato i seguenti valori alterati (mentre tutti gli altri risultano nella norma):
IgE TOTALI: 691.0 UI/ml (valore di riferimento: fino a 200)
Proteina C REATTIVA: 21.4 mg/l (valore di riferimento: fino a 5)
Globuli bianchi: 9350 (nella norma)
Lo specialista ha concluso che soffro di una significativa infiammazione dovuta ad asma bronchiale di tipo allergico.
Come trattamento, mi ha prescritto Revinty 184/22, Urbason e Singular, suggerendo però che per evitare una terapia farmacologica a vita, potrei beneficiare di una "terapia biologica" che prevede un'iniezione mensile.
Vorrei cortesemente chiedere il vostro autorevole parere su quanto segue:
Sarebbe opportuno confermare la diagnosi di asma bronchiale mediante una spirometria prima di intraprendere la terapia biologica?
Consigliereste di richiedere un secondo parere medico?
Quale approccio terapeutico riterreste più adeguato nel mio caso: la terapia biologica proposta o continuare con il trattamento farmacologico già prescritto?
Vi ringrazio sinceramente per l'attenzione e per il tempo dedicato alla mia richiesta.
Cordiali saluti
Sono un ragazzo di 21 anni che, da circa un anno, soffre di respirazione sibilante notturna accompagnata da produzione di catarro e lieve tosse.
In alcune occasioni, ho avvertito la necessità di alzarmi durante la notte per prendere aria fresca in balcone.
Fin dall'infanzia ho sofferto di allergia agli acari della polvere, ma non ho mai manifestato episodi asmatici conclamati.
Recentemente, ho effettuato una visita presso il direttore di pneumologia della mia città il quale, pur senza aver eseguito una spirometria, ha diagnosticato con una certezza del 99% un'asma bronchiale.
Per confermare questa diagnosi, mi ha prescritto degli esami ematici che hanno evidenziato i seguenti valori alterati (mentre tutti gli altri risultano nella norma):
IgE TOTALI: 691.0 UI/ml (valore di riferimento: fino a 200)
Proteina C REATTIVA: 21.4 mg/l (valore di riferimento: fino a 5)
Globuli bianchi: 9350 (nella norma)
Lo specialista ha concluso che soffro di una significativa infiammazione dovuta ad asma bronchiale di tipo allergico.
Come trattamento, mi ha prescritto Revinty 184/22, Urbason e Singular, suggerendo però che per evitare una terapia farmacologica a vita, potrei beneficiare di una "terapia biologica" che prevede un'iniezione mensile.
Vorrei cortesemente chiedere il vostro autorevole parere su quanto segue:
Sarebbe opportuno confermare la diagnosi di asma bronchiale mediante una spirometria prima di intraprendere la terapia biologica?
Consigliereste di richiedere un secondo parere medico?
Quale approccio terapeutico riterreste più adeguato nel mio caso: la terapia biologica proposta o continuare con il trattamento farmacologico già prescritto?
Vi ringrazio sinceramente per l'attenzione e per il tempo dedicato alla mia richiesta.
Cordiali saluti
buongiorno
il collega ha fatto un'eccellente lavoro e il trattamento è corretto.
l'asma notturno in un soggetto con allergia ad acari potrebbe essere dovuto ai materiali che compongono materasso, cuscino e coperte: vietata la presenza di piuma d'oca e lana!
la cura è corretta e completa, anche il Singulair è opportuno.
nel tempo il collega stesso le richiederà una spirometria che non si esegue durante lo stato attivo della malattia.
si affidi con fiducia al collega: la terapia biologica verrà valutata al momento opportuno ma in genere solo se insufficiente la terapia standard che le ha proposto
buona giornata
il collega ha fatto un'eccellente lavoro e il trattamento è corretto.
l'asma notturno in un soggetto con allergia ad acari potrebbe essere dovuto ai materiali che compongono materasso, cuscino e coperte: vietata la presenza di piuma d'oca e lana!
la cura è corretta e completa, anche il Singulair è opportuno.
nel tempo il collega stesso le richiederà una spirometria che non si esegue durante lo stato attivo della malattia.
si affidi con fiducia al collega: la terapia biologica verrà valutata al momento opportuno ma in genere solo se insufficiente la terapia standard che le ha proposto
buona giornata
Dr. Anton Maria Mussini
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 527 visite dal 15/04/2025.
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Approfondimento su Asma
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