Calcoli? Infiammazione non batterica? Possibile?

Buongiorno dottori, sono un uomo di 41 anni.

Giorni fa ho riscontrato delle urine striate di rosso, presumo tracce di sangue.
Non è più successo, le mie urine poi son continuate ad essere gialle e anzi, perfino bianche cristalline.
Nessun dolore o fastidio.
Il giorno dopo, però, un fastidio è subentrato: come se avessi sempre il "peso" di urinare e la frequenza urinaria è aumentata di molto. Il "peso" però non lo avverto nella vescica o nel basso ventre, se dovrei identificare una zona direi "la punta del pene".
Il colore delle urine, però, continua ad essere normale e non ho nessun tipo di bruciore (a parte qualche episodio veramente leggero). Anche la forma del getto è normale, non filiforme.

La prostata dovrebbe essere ok (PSA 0, 45 ng/ml) e gli esami delle urine non hanno rilevato infezioni, ma c'è l'urobilinogeno in eccesso (1, 00 mg/dl) e l'emoglobina a 0, 20 mg/dl (che però non capisco perché nel referto non è segnalato).
Il peso specifico è 1026, 00, rientra nel range ma si avvicina alla soglia limite di 1050, 00.

La dottoressa dice che l'urobilinogeno è per un problema legato al fegato, e ok.
Ma se c'è correlazione con i miei sintomi non me lo sa dire.

La domanda che vi faccio è: se gli esami hanno escluso infezioni batteriche, è possibile che l'urobilinogeno alto causi problemi sistemici in altri apparati e quindi sarei vittima di un'infiammazione non batterica?

Oppure si potrebbe pensare a calcoli?
Ma in quel caso non dovrei avere altri sintomi?

Grazie per eventuali delucidazioni.
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
L’urobilinogeno non ha nulla a che fare con l’apparato urinario e ad eventuali disturbi ad esso collegati. Quanto ci riferisce è abbastanza tipico per una congestione/infiammazione della prostata, che in genere non causa particolari alterazioni agli esami. Il fastidio riferito al glande è altrettanto tipico e viene irradiato dalla prostata lungo l’uretra. Nel punto in cui viene percepito, non c’e praticamente mai alcuna alterazione significativa.
La situazione merita ovviamente di essere definita con la visita diretta di un nostro Collega specialista in urologia.o

Paolo Piana
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Grazie per la risposta dottor Piana. Oggi il "peso" è pressochè sparito, anche se ho provato bruciore (una volta sola) nel fare pipì.
E' possibile che questa infiammazione derivi dal fatto che, negli ultimi mesi, sto gran parte del tempo seduto?
E un'altra domanda che voglio farle è: una masturbazione "eccessiva" (nell'ordine di due volte al giorno) può incidere?
Incredibilmente la dottoressa non mi ha prescritto nemmeno un anti-infiammatorio, mi ha detto solo di bere di più e se ne è lavata le mani. Veramente, non capisco.
Tra due settimane avrò un'eco addome inferiore (perchè gliel'ho chiesto io). Reni e surreni, ureteri, vescica, prostata, pelvi ed eco sovrapubica. Incluso colordoppler se necessario. Potrebbe essere un'esame di per se "soddisfacente" o è meglio richiedere direttamente la visita urologica?
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Sedentarietà e sollecitazione genitale eccessiva sono quasi certamente la causa dei suoi disturbi. Quindi entrambe cause facilmente correggibili. Faccia pure l’ecografia e quindi si sottoponga alla visita diretta di un nostro Collega specialista in urologia.

Paolo Piana
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La ringrazio, dottore.
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Buongiorno dottor La Piana,
Tramite eco è risultato un micropolipetto di 5 mm nella vescica. È possibile che un polipetto così piccolo possa causare quei disturbi? Passi le tracce di sangue, ma anche il peso e la frequenza urinaria? La seconda non è tipico di un problema alla prostata? Mi ero quasi convinto che fosse la congestione/infiammazione della prostata anche a causa del mio atteggiamento sedentario (avendo passato intere giornate quasi sempre seduto). Ovviamente ho già fatto prescrivere visita urologica.
Lei che ne pensa?

Comunque preciso che il problema è durato 2 giorni.
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
La Piana forse è un altro (!)

La piccola neoformazione vescicale, riscontrata in modo del tutto occasionale, non può essere causa di alcun disturbo, ma in questo momento diventa ovviamente la diagnosi più importante, tutto il resto passa in secondo piano.

Paolo Piana
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Mi scusi dottore per l'errore.
Una domanda: va già tolto anche se è così piccolo? O si monitora l'evoluzione nel tempo e va tolto solo se cresce?

Il referto dice precisamente così:

"Vescica modicamente repleta; in corrispondenza della parete inferiore si evidenzia una formazione isoecogena aggettante in vescica per 5 mm ca"
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
E' indispensabile l'endoscopia in anestesia, se si conferma la presenza della neoformazione, questa dovrà essere immediatamente asportata.

Paolo Piana
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Buongiorno dottor Piana,
è stata prenotata, infatti, una cistoscopia per accertarne la presenza. Il suo collega non era sicuro che fosse un polipetto, quindi mi ha consigliato di fare prima questo step. Ma quando gli ho chiesto "Nel caso in cui non fosse un polipetto, allora cosa sarebbe?" lui mi ha risposto che potrebbe essere qualcos'altro che non ricordo (forse una sporgenza di qualcosa?), facendomi capire che, nel caso, si ritroverebbero a fare un intervento inutile. Siccome ero un po' agitato e ho rimosso, posso chiedere a lei a cos'altro potesse alludere il suo collega?
Grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Attendiamo l'esito della cistoscopia, in questo momento non c'è altro da fare.

Paolo Piana
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Buongiorno dottor Piana, vorrei aggiornarla su un fatto.
Il medico di base sostiene addirittura che sottopormi alla TURB sia inutile, almeno attualmente, "per un polipetto così piccolo e che non mi arreca nessun disturbo" (a meno che quei sintomi che ho elencato quando ho aperto questo topic non c'entrino qualcosa, ma mi pare che anche lei lo abbia escluso in maniera netta.)
Posso chiederle, invece, perchè lei sostiene che è "da togliere immediatamente"?
Grazie per eventuali delucidazioni.
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Pensiamo che nessun urologo possa accettare di non asportare una neoformazione vescicale.

Paolo Piana
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Dottor Piana, devo ammettere che sono un po' preoccupato per questa cistoscopia, all'idea di un tubicino "dentro al pene" vado in ansia. Non tanto per l'immagine in sé, ma per il possibile dolore. Il dottore parlava di anestesia spinale, e ora che ci ripenso non ricordo se parlava per l'intervento o per l'endoscopia "di conferma". Chiedo a lei: la cistoscopia come viene svolta? Si fa in anestesia locale? Si seda il paziente? Ovviamente ciò che mi interesserebbe è non sentire dolore.
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Come abbiamo già scritto nella nostra risposta #8, la cistoscopia va ovviamente eseguita in anestesia, in modo da poter provvedere contestualmente alla rimozione della neoformazone, qualora questa venisse confermata. In genere per queste procedure si esegue una anestesia parziale (spinale), ma la scelta è dell'anestesista, a noi urologi interessa unicamente che il paziente non senta dolore.

Paolo Piana
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Quindi, se confermato, la prassi è che va tolto durante la cistoscopia? Sarebbe l'ideale in effetti. Il suo collega, invece, mi ha detto che sarebbe stato solo un esame di controllo e, nel caso, sarei stato messo in lista per la TURB.
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Se il sospetto ecografico della neoformazione è concreto, riteniamo inutile far precedere una cistoscopia unicamente diagnostica.

Paolo Piana
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Buongiorno Dottor Piana,
Ho preso delle info in giro e vorrei chiederle un parere in merito alla modalità dell’esame che mi è stato proposto.
In ospedale mi è stata indicata una cistoscopia diagnostica, senza finalità operative immediate, ma da eseguire in anestesia spinale. Mi chiedo (e le chiedo) se non sia più opportuno, in questo caso, optare per una cistoscopia flessibile con gel anestetico, evitando così una procedura più invasiva e ore di degenza.
L'anestesia non è una misura pesante (e invalidante) per un "semplice" esame esplorativo? Vorrei prendere la decisione più ragionata e proporzionata.

La ringrazio molto in anticipo per ogni suo utile consiglio.

Cordiali saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Le abbiamo già sostanzialmente risposto alla #16. Si tratta comunque solo di una nostra opinione.

Paolo Piana
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Alle risposta #16 mi ha detto che sarebbe utile fare una cistoscopia diagnostica. Io le chiedevo, invece, se era utile farla in anestesia piuttosto che con gel e sonda flessibile.
Che debba fare la cistoscopia è assodato, ero perplesso sul metodo. Visto che si tratterebbe di un "semplice" esame esplorativo, mi chiedevo se avesse senso subire la pesantezza di un'anestesia spinale. Non sarebbe meglio procedere con sonda flessibile e gel anestetico?
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Non è vero! Alla #16 abbiamo scritto esattamente il contrario.
Ovviamente, se per qualche motivo per noi non evidente, si ritenesse invece indispensabile la valutazione diagnostica, questa dovrebbe essere effettuata con strumento flessibile ed in anestesia da contatto.

Paolo Piana
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Dottor Piana, qualcosa mi dice che non ci stiamo capendo.

Lei alla #16 ha detto questo:

"Se il sospetto ecografico della neoformazione è concreto, riteniamo inutile far precedere una cistoscopia unicamente diagnostica."

Come vede non ha parlato di metodi: di tubi flessibili o rigidi, di anestetico gel o anestesia spinale.

La mia domanda era un'altra ed era sul metodo.

La valutazione diagnostica di cui parla nell'ultima risposta (#20) è certo che io debba farla. E, inoltre, ha anche aggiunto che "dovrebbe essere effettuata con strumento flessibile e anestesia da contatto."

Quindi alla #20 mi ha risposto, anche se indirettamente, alla domanda che continuavo a porle. Che era questa: è il caso di sottopormi ad anestesia spinale per una "semplice" cistoscopia diagnostica?

Perché facevo questa domanda? Perché in ospedale mi hanno proposto questo metodo. Quindi volevo valutare l'ipotesi di svolgere l'esame a pagamento in una qualsiasi altra struttura che contempla tubo flessibile+gel.
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Noi ontinuiamo ad essere fermamente convinti che se il sospetto ecografico è consistente, sia inutile il riscontro endoscopico unicamente diagnostico e sia invece opportuno risparmiare tempo (e soldi?) passando direttamente alla fase operativa. D'ogni modo, se invece il sospetto ecografico non è così evidente e si voglia avere un riscontro endoscopico, questo debba avvenire nel modo più semplice e meno invasivo possbile.
Ci faccia sapere, se lo desidera.

Paolo Piana
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Dottor Piana,
non vorrei che io abbia frainteso il suo collega. Lui, forse, mi ha parlato di anestesia spinale riguardo all'intervento mentre io ho capito che era per la cistoscopia diagnostica?

Perchè sto notando che il referto dice, a un certo punto, si consiglia di recarsi presso ecc ecc... per essere sottoposto a uretrocistoscopia flessibile diagnostica.

Lei mi conferma che "uretrocistoscopia flessibile diagnostica" è, quindi, un tipo di esame che si fa con anestesia da contatto?

Saluti,
e sempre grazie per la disponibilità.
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
- non vorrei che io abbia frainteso il suo collega -

Questo può essere, ma noi non possiamo saperlo.

- Lei mi conferma che "uretrocistoscopia flessibile diagnostica" è, quindi, un tipo di esame che si fa con anestesia da contatto? -

Nel mondo civilizzato, certamente sì.

Paolo Piana
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Buonasera dottor Piana,
Tra pochi giorni avrò l'intervento, attendo solo la chiamata dell'ospedale.
Una curiosità: nei giorni che precedono la TURB l'attività sessuale è vietata?
Su questo non mi è stato detto niente, ma vorrei sentire il suo parere.
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Nessuna controindicazione per l'attività sessuale.

Paolo Piana
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Grazie per la celere risposta.
Può togliermi un'altra curiosità, se possibile?
Lei come fa le cistoscopie diagnostiche? O in genere come si fanno? Perché io all'ingresso della sonda mi sono fatto malissimo.
Credevo che la prassi fosse questa (mi corregga se sbaglio):
1 - Introduzione del gel lubrificante/anestetico con siringa nell'uretra e attesa di qualche minuto.
2 - Introduzione del cistoscopio.

Mentre in ospedale hanno lubrificato direttamente la sonda e l'hanno introdotta. E penso pure che il gel servisse solo a lubrificare e non ad anestetizzare. Possibile?
Negli ospedali pubblici, visto che ne fanno tante al giorno, di solito usano questo metodo più "rozzo"?
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
La differenza tra i due modi di fare non è sostanziale, molto più importante la - mano - dell’operatore che deve essere delicato, ma anche veloce.

Paolo Piana
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Dottor Piana, non si può far nulla per alleviare quel dolore lancinante che ho provato al momento dell'ingresso? Posso richiedere, ad esempio, una sedazione cosciente? Sempre che questa sia utile alla causa.
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Può ovviamente discutere con il nostro Collega sull'eseguire la cistoscopia in sedazione, ma questo generalmente impone una importate dilatazione dei tempi di attesa.

Paolo Piana
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Buongiorno dottor Piana,
Una domanda: dopo TURB, generalmente, che tempi ci sono per riprendere l'attività sessuale?
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Tre-quattro settimane.

Paolo Piana
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Dottor Piana, grazie sempre per la disponibilità intanto. Una domanda. A tre giorni dalle dimissioni (e dalla "scateterizzazione"), sento ancora un leggero bruciore dopo che urino. E, più raramente, può esserci anche qualche traccia ematica nell'urina o nel suo residuo (non so se è un caso, ma ho notato che è successo ogni volta che ho guidato).
Dopo 3 giorni è ancora normale o devo preoccuparmi?
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Assolutamente normale.

Paolo Piana
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Buongiorno dottor Piana, una domanda semplice.
Giovedì faccio 3 settimane dall'operazione e fortuna vuole che io riveda la mia compagna. Insomma... Potrei già lasciarmi andare o è meglio "tirare" per un'altra settimana? Non so... io sto bene. Ma del resto non posso sapere se la ferita sia guarita del tutto o meno.
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Se sono passate tre settimane, con calma, può fare come vuole.

Paolo Piana
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Buongiorno dottor Piana,
Dopo un mese (poco più) di astinenza e trattenute varie, mi sono finalmente masturbato. Lo sperma è risultato liquido e giallo. È normale? E se lo è, devo aspettarmi che lo sarà anche nelle prossime eiaculate fino a quando non si normalizza?
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
È normale dopo l’astinenza prolungata.

Paolo Piana
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Prostata

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