Uropatia ostruttiva

Salve!
Sono una ragazza di 23 anni di Lecce.
Nell'aprile del 2006 ho avuto una colica renale forte e ,in seguito a un'urografia, mi hanno diagnosticato una malattia del giunto pielo-ureterale sx con conseguente idronefrosi.
Sono stata sottoposta ad una pieloureteroplastica con la quale, mi avevano detto, avrebbero risolto il problema.
Ogni sei mesi mi sottoponevo ad una urografia di controllo e, a parere dei medici, andava tutto bene.
Nel mese di ottobre del 2008 ho avuto una colica renale fortissima.
Essendomi trasferita a Roma per studio, ho chiesto un consulto ad un urologo dell'ospedale di Tor vergata, il quale mi ha prescritto una scintigrafia renale per avere un quadro completo.Il risultato della scintigrafia ha rilevato una uropatia ostruttiva da giuntopatia al rene sn a cui si associa idronefrosi; nulla a carico del rene dx.Quindi mi sottopongo ad una seconda operazione.
A distanza di un anno, di mia iniziativa, decido di fare una scintigrafia renale di controllo, perchè avvertivo doloretti sia al fianco sinistro che al destro.
Risultato: si conferma il quadro di uropatia ostruttiva al rene sn a cui si associa inoltre modico deficit escretivo del rene dx.
Ho chiamato il prof. Micali (il dottore che mi ha operata la seconda volta)e gli ho spiegato la situazione; mi ha risposto che sarebbe meglio effettuare una tac con mezzo di contrasto per avere un quadro più completo, e che se fosse veramente così sarebbe il primo caso in tutta la sua carriera di non riuscita di questa operazione.
Ora, io non sò più a chi rivolgermi, a chi credere, di chi fidarmi.Non riesco a spiegarmi come sia possibile che dopo 2 operazioni (a cielo aperto) il problema non sia risolto.
Se potesse darmi un aiuto, un suo parere gliene sarei grata.

Distinti saluti!
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Dr. Mario De Siati Urologo, Andrologo 2.9k 86 1
Esegua un Tc renale con contrasto come giustamente le è stato consigliato. La possibilità che un secondo intervento non risova il problema puù esserci in quanto si va ad intervenire su un terreno cicatriziale ed infiammato a causa del precedente intervento e delle stasi urinaria. Non posso esprimere giudizi da questo osservatorio ,ma se dovesse essere necessario un intervento si potrebbe valutare l'opportunita di una procedura endourologica (ENDOSCOPICA) .

Distinti saluti

Dott. Mario De Siati Urologo-Andrologo esercita a Foggia,Taranto,Altamura (Bari),Brindisi