Candida resistente + klebsiella

Buongiorno,
vi scrivo per chiedere un parere prima di iniziare una terapia per un’infezione urogenitale che mi dà problemi da parecchi mesi.




Breve premessa sul mio percorso:

Da tempo soffro di recidive da Candida, trattate più volte con creme e antimicotici (come Travocort o Diflucan), ma senza risultati duraturi.

In passato sono risultato anche positivo a Streptococco agalactiae e Stafilococco aureus, curati con antibiotici, ma anche in quel caso non ho mai avuto una risoluzione.



Ultimi esami (tampone uretrale post-massaggio prostatico):

Pochi giorni fa ho eseguito un tampone dopo massaggio prostatico, e i risultati sono stati:

1.
Candida albicans
Resistente a: fluconazolo, micafungina, caspofungina
Sensibilità intermedia a: Voriconazolo


2.
Klebsiella pneumoniae
Sensibile a: cefixima, ciprofloxacina, levofloxacina, Bactrim, fosfomicina, amoxicillina/clavulanico, ecc.



Sintomi attuali:

Rossore persistente al glande

Fimosi peggiorata

Nessun bruciore forte, niente secrezioni o dolori interni

In passato, ho avuto un po’ di fastidio pelvico da seduto o disteso, ma ora è più lieve



Terapia prescritta dall’urologo (ancora da iniziare):

1.
Voriconazolo 200 mg 1 compressa mattina e sera per 7 giorni
(prescritto perché è l’unico antifungino verso cui la Candida è ancora parzialmente sensibile)


2.
Cefixima 400 mg 1 compressa al giorno per 10 giorni
(scelta tra gli antibiotici a cui la Klebsiella risulta sensibile dall’antibiogramma)




---

I miei dubbi prima di iniziare:

1.
Voriconazolo per soli 7 giorni è davvero sufficiente in un caso di Candida resistente, considerando che è da mesi che combatto con ricadute continue?



2.
Cefixima è abbastanza forte, o sarebbe meglio usare un antibiotico con maggiore penetrazione prostatica (come ciprofloxacina o levofloxacina) e per più giorni, visto che il batterio è emerso dopo massaggio prostatico?



3.
Mi conviene aspettare una visita infettivologica prima di iniziare, oppure questa cura può essere già considerata adeguata come prima linea?



Sono disponibile ad allegare l’antibiogramma e tutta la documentazione, se necessario.

Ringrazio chiunque potrà darmi un consiglio sincero.


Un caro saluto.
Dr. Paolo Piana Urologo 49.9k 2k
Dal nostro punto di vista, fino a quando assumerà degli antibiotici, non si libererà mai dalla Candida. In assenza di evidenti sintomi specifici, queste positività da Klebsiella sono da considerare alla stregua di contaminazioni, come le precedenti da batteri gram positivi, che certamente non meritavano un trattamento aantibiotico. Comunque, prima di ingarbugliare ulteriormente la matassa, sarebbe a questo punto opportuno sentire il parere dell’infettivologo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Quindi in questa fase sarebbe meglio evitare la cura prescritta dall'urologo?
Perché nel frattempo i sintomi di glande infiammato e fimosi si accentuano. (Sicuramente dovuti alla candida)
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Ah ultima cosa, come mai dal tampone sono stati controllati solo 4 antifungini ? Tipo itroconazolo non è presente, magari non c'è necessità di voriconazolo?
Grazie.



1. Caspofungina Risultato: Resistente MIC: >4 g/mL


2. Fluconazolo Risultato: Resistente MIC: 32 g/mL


3. Micafungina Risultato: Resistente MIC: >4 g/mL


4. Voriconazolo Risultato: Intermedio MIC: 0,25 g/mL
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Utente
Utente
Per quanto riguarda la Klebsiella

Non presento febbre, secrezioni o sintomi urinari gravi.

Urinocoltura e spermicoltura risultano negative.

Nel referto non è indicata la carica batterica della Klebsiella.


Il mio dubbio è il seguente:
Potrebbe trattarsi di una contaminazione o semplice colonizzazione da Klebsiella?
Iniziare l’antibiotico potrebbe peggiorare la Candida, che è già resistente e clinicamente attiva?

Al momento sto applicando Canesten localmente (con miglioramento parziale) fimosi ed infiammazione presente.
Non ho ancora iniziato la terapia sistemica con Voriconazolo + Cefixoral perché ho questi dubbi.

Cosa consigliate in questo caso?
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.9k 2k
Noi a distanza possiamo esprimere solo considerazioni di carattere generale, come abbiamo fatto nella nostra prima risposta. Negli antibiogrammi non possono essere testati tutti i farmaci, quindi spesso si va per parentela. In queste situazioni, se si rende opportuna la circoncisione è meglio non indugiare.

Paolo Piana
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Sicuramente la circoncisione si sta valutando, il problema più che altro è capire cosa fare, se procedere con la cura prescritta dall'urologo o meglio chiedere un parere infettivologo o addirittura ripetere il tampone includendo anche altri antibiotici.
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.9k 2k
Comunque, prima di ingarbugliare ulteriormente la matassa, sarebbe a questo punto opportuno sentire il parere dell’infettivologo.

Paolo Piana
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Utente
Utente
Vi aggiorno ulteriormente dopo la visita infettivologica :

Esami diagnostici da eseguire prima di iniziare la terapia

Sierologia per HIV 1 e 2

Sierologia per HCV

HBsAg, HBsAb, HBcAb

Ricerca di acidi nucleici (NAAT/PCR) su urine per:

Chlamydia trachomatis

Ureaplasma

Gonococco

Mycoplasma






2. Terapia antibiotica e locale dopo gli esami

Ciprofloxacina 500 mg: 1 compressa ogni 12 ore per 6 settimane

Gynocanesten (clotrimazolo locale): 2 applicazioni al giorno per 14 giorni



L'unica mia perplessità al momento è solo il gynocanesten, può bastare per la candida visto che mi è stata trovata nel tampone uretrale?

Grazie anticipatamente.
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.9k 2k
Attendiamo l’esito degli esami.

Paolo Piana
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