Richiesta consulto urologico

Buonasera

in data 21/05 ho avuto una colica renale, ed in data 23/05 ho effettuato una ecografica renale il cui referto recita: "Reni in sede anatomica di dimensioni nei limiti con regolare differenziazione corticomidollare e conservato spessore parenchimale.
Ectasia calicopielica a destra (DM pelvi di circa 28mm) con evidenza di
formazione litiasica tra il GCM e la pelvi di circa 6, 5mm"
Successivamente mi sono recato da un urologo il quale mi ha prescritto una UROTC con e senza MDC con UROGRAFIA, eseguita in data 05/06, il cui referto evidenzia quanto segue:
"Nella norma i vasi renali, che appaiono pervi e di calibro regolare.
Reni in sede, di forma e dimensioni regolari, con conservato effetto nefrografico e funzionalità escretoria bilaterale, senza evidenti dilatazioni calico-pieliche a sn, micronucleo litiasico calcifico nel gruppo caliceale inferiore del rene destra (3mm).
LA pelvi renale di destra appare marcatamente distesa (35mm AP), in assenza di formazioni litiasiche lungo il decorso dell'uretere (si suppone espulsione), si consiglia monitoraggio ecografico e valutazione specialistica urologica associata a integrazione con il dato anamnestico.
non alterazioni del tessuto adiposo perirenale.
Ureteri pervi e di calibro regolare".
All'esame diretto integrato da dettagli stratigrafici sulle logge, ombre renali in sede, nella norma per firma e volume"...poi prosegue con dati su vescica, prostata e segmenti epatici, senza dati rilevanti.

Torno a controllo dall'urologo, il quale mi chiede di effettuare una SCINTIGRAFICA RENALE SEQUENZIALE, per valutare la dilatazione della pelvi renale.
Secondo il vs.
parere è necessario questo ulteriore esame (sempre con MDC) dopo aver letto il referto relativo alla UROTC con MDC?
Oppure è sufficiente attendere per verificare la graduale riduzione della dilatazione della pelvi?


Grazie per l'attenzione
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
L'evoluzione del caso ci pare abbastanza chiara per affermare che la dilatazione del rene sia stata causata dal calcolo, che è poi stato fortunatamente espulso, almeno da quanto ci dice la TAC, che è l'indagine più affidabile che abbiamo a disposizione. La naturale evoluzione è che la dilatazione renale ora vada gradualmente e lentamente a ridursi, anche se probabilmente qualche traccia potrà rimanere a tempo indefinito. Parallelamente, dovrebbe anche migliorare la funzione del rene, che noi oggi non conosciamo. Quiesto dato potrebbe darcelo la scintigrafia, ma non si tratta di una prescrizione urologica così comune, certamente non nella nostra pratica. Comunque può essere che a distanza qualcosa ci sfugga, che abbia indotto il Collega a richiedere questo ulteriore accertamento. In genere dunque, questa situazione si controlla con l'ecografia, da ripetere magari tra 2-3 mesi.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

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Utente
Grazie mille dottore. In verità avendo già fatto la TC con MDC volevo evitare ulteriori radiazioni e iniezioni con altro MDC se non proprio necessario. Ho.chiesto come mai, visti gli esiti della UROTC, fosse necessario questo esame e non prima una eco di controllo per verificare l'eventuale riduzione della dilatazione della pelvi, e mi ha detto che a
per verificare la funzionalità renale e l'assenza di eventuali ostruzioni non visibili con TC, tuttavia da referto Tc le.dimensioni di entrambi i reni risultano regolari e la funzionalità escretoria bilaterale. Lei cosa ne pensa? Io ho anche i file digitalizzati.della TC se necessario
Gtazie ancora per l'attenzione
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
La scintigrafia non è un esame radiologico, ma di medicina nucleare, non c'é esposizione ai raggi. L'interpratazione del caso ci pare abbastanza lineare, come abbiamo già scritto, quantomeno a distanza non ravvediamo particolari dubbi ulteriori. Per motivi d sicurezza in questa sede non possiamo ricevere allegati di alcun tipo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Dottore buonasera domenica.
Avrei soltanto un'ultima domanda da farle. Poiché sembra che nel rene sia rimasta soltanto una formazione litiasica di circa 3mm, ci sono degli integratori (ho letto della cedracca e del fillanto per esempio) che potrei assumere per facilitare la riduzione ed espulsione dello stesso? Oppure sono inutili e devo semplicemente lasciarlo lì dov'è?
Posso assumere integratori per il caldo tipo polase o mag2 oppure sono contro-indicati in presenza di calcoli renali?
Grazie ancora per la cortese attenzione
M.A.
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Per gli integratori a base di potassio e magnesio non ci sono controindicazioni. Ad oggi non è ancora disponibile alcuna sostanza utilizzabile in sicurezza per dissolvere calcoli che contengono calcio. Utilizzare integratori alimentari che si prefiggono questo risultato è quindi più che altro un atto di fede.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Grazie mille. Allora lascio perdere gli atti di fede. Non fanno per me.
Prenderò Polase o Mag2 e acqua.
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