Bruciore al meato urinario/frenulo

Buongiorno,
Sono ormai 5 anni che saltuariamente inizia a bruciarmi il meato urinario e/o il frenulo (mi risulta difficile capire quale dei 2 se non entrambi), tanto da non riuscire a stare fermo per il dolore.

Spesso, quando mi succedeva, era a seguito di un periodo in cui mi idratavo poco: succedeva che prima iniziavo ad avere uno stimolo a urinare estremamente fastidioso e subito dopo la minzione avevo questo bruciore veramente insopportabile che dopo l’assunzione di molti liquidi (spesso 2 o più litri d’acqua) e qualche ulteriore minzione scompariva.

Questo, dopo aver fatto svariate analisi delle urine, ecografie dell’addome inferiore, testicoli e pene che non hanno portato a nessun risultato (eccetto una vescica leggermente iperestesa), io e i medici che ho consultato la abbiamo attribuita alla disidratazione.

Tutto questo fino ad oggi, quando questo bruciore, seppur non in egual misura, è tornato senza le premesse della disidratazione in quanto in questi giorni sto bevendo bene (dai 2, 5 ai 3 litri al giorno) e per questo sto scrivendo qua.

Aggiungo, anche se non vorrei autodiagnosticarmi, che credo di avere il prepuzio esuberante: quando il pene è flaccido il prepuzio copre oltre l’estensione del glande, formando anche delle pieghe, e quando invece è in erezione il prepuzio riesce comunque a coprire tutto il glande, nonostante le dimensioni cambino molto.
In più, quando lo retraggo e poi lo faccio tornare indietro, esso spesso si arrotola verso l’interno.
Il tutto però non mi ha mai recato fastidi.

Un’altra cosa che voglio aggiungere, anche se non so se effettivamente centri, è che ho anche dei problemi a livello di vitalità e morfologia degli spermatozoi.

Cosa dovrei fare?
Avete consigli?

Ringrazio in anticipo per le risposte
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Questi vaghi disturbi riferiti variamente - alla punta - se non vi sono segni di evidente irritazione locale, sono perlopiù irradiati lungo l'uretra a partenza da dalla prostata irritata od infiammata. Nel senso che, anche andando a valutare endoscopicamente, nella zona in cui si avverte il fastidio non si rileva nulla di alterato. E' abbastabza tipico che queste irritazioni della prostata, perlopiù dovute a congestione della ghiandola, senza alcuna infezione sovrapposta, non causino alterazioni significative agli accertamenti ed anche ad una visita specialistica sbrigativa.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

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Grazie mille della pronta risposta.
Cosa consiglia di fare? Io stavo pensando di prenotarmi un tampone uretrale. Ha senso?
Che altri esami dovrei fare per controllare lo stato della prostata?
Cordiali saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Il tampone uretrale effettuato - a secco - ovvero senza una evidente secrezione attiva da poter essere raccolta, rischia di risultare falsamente positivo per contaminazione ed indirizzare verso una terapia antibiotica inutile e forse anche controproducente. Ovviamente si impone la valutazione specialistica diretta. In ogni caso in questi casi, più di farmaci e costosi integratori alimentari, i provvedimenti più fruttuosi provvedimenti sono quelli diretti allo stile di vita, i cui elementi principali (alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale devono essere indirizzate ad una ragionevole regolarità.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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