Bruciore e prurito cappella

Salve, da circa un mese avverto un bruciore fastidioso e prurito nella zona della cappella e della parte terminale dell'uretra (praticamente sulle labbra dell’uretra).
Ho iniziato ad avvertire questi sintomi una settimana dopo aver finito una cura di amoxicillina di 5 giorni in seguito ad una piccola operazione dentale.
Finita la cura, ancora in tempi non sospetti, ho avuto un rapporto orale non protetto, i sintomi si sono presentati rispettivamente 2 giorni dopo il rapporto e circa 6 dalla fine del trattamento con amoxicillina.
Oltre al bruciore la cappella appare gonfia e arrossata.
Non riscontro problematiche legate alla minzione altri tipi di fastidio/dolore.
Ho avuto una piccola perdita di materiale giallo-biancastro durante la prima notte, ma poi questo episodio non si è più verificato in seguito.
Sono andato a farmi visitare dal mio urologo circa 3 settimane fa, dopo avermi visitato mi ha diagnosticato la candida e prescritto di applicare canesten sull’area in questione 2 volte al giorno per 3 settimane e un sapone intimo ultra delicato.
Arrivato quasi alla fine del trattamento, non ho notato grossi miglioramenti.
Il gonfiore è diminuito, l’arrossamento e il prurito vanno e vengono.
Vorrei capire come muovermi, se sia il caso di cambiare cura o se continuare con un farmaco diverso per ottenere risultati più efficaci.
La continua applicazione di canesten ha reso la pelle molto secca e screpolata in più punti.
Come mi consigliate di procedere?
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Lasciamo la - cappella - dove sta e parliamo del glande, che è meglio!

Ovviamente la valutazione diretta è indispensabile per esprimere un giudizio, comunque possiamo esprimere qualche considerazione:
- non si tratta di una manifestazione unicamente superficiale esterna, poiché la cura per la candida non è stata efficace;
- vi è il precedente di un'attività sessuale a rischio (?);
- vi è il precedente di una terapia antibiotica che può aver causato sensibilizzazione genitale o favorito uno squilibrio nella flora batterica intestinale, con interessamento delle basse vie urogenitali.
Diremmo che in prima battita sia da chiarire il secondo punto, pertanto dovrà essere eseguita una ricerca batteriologica con metodica PCR sulle urine del primo getto di: gonococco, clamidia e ureaplasma. Sarebbe meglio associare un semplice esame delle urine ed una urocoltura (sul secondo getto) Se non vi è febbre, sarebbe opportuno non assumere altri antibiotici nell'attesa del risultato, eventualmente solo qualche comune anti-infiammatorio. Beva molta acqua.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

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Grazie dottore, mi scusi per l’utilizzo di termini poco adatti. Non ho avuto febbre in questo periodo e neanche al momento in cui le scrivo. Provvederò con gli esami indicati.
Grazie ancora.
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Le raccomandiamo di non inserire nuove richieste di consulto per una situazione già discussa da poco tempo, ma continuare sempre qui di seguito con integrazioni e nuove domande.
Anche se non è sato eseguito l'accertamento che noi abbiamo consigliato, abbiamo l'impressione che possa più facilmente trattarsi di una sensiilizzazione superficiale ad antibiotici od altro, senza una causa infettiva residente. La terapia cortisonica locale è certamente l'approccio più comune. Non essendovi infezione dostrata preferiremmo un cortisonico in crema-puro - e non combimato con l'atibiotico, come nel prodotto di cui ci scrive.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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