Infiammazione acuta post scleroembolizzazione

Ciao a tutti,

Il 9 giugno sono stato operato di scleroembolizzazione, varicocele di 4 grado.
Antecedentemente nel 2018 ero stato operato tramite legatura.

Dopo 4 giorni dall'intervento è iniziato il calvario.
Sono apparsi i primi dolori, molto forti, nella zona dell'inguine e dell'addome.
Questo dolori mi hanno portato due volte in pronto soccorso.
La prima volta mi hanno fatto eco ed era tutto a posto, mi hanno somministrato una terapia a base ketoprofene e augmentin.
La seconda volta, visti i continui dolori, hanno voluto effettuare una TAC.
Dall'esame è emerso che avevo un edema in adiacenza alle spiraline e una cisti emorragia nel rene sinistro, difatti durante la procedura a un certo punto ho avvertito un gran dolore in quella zona.
Dopodiché mi hanno ricoverato per 7 giorni, perché non capivano la causa del mio dolore.
In quella settimana mi hanno semplicemente somministrato antidolorifici e antinfiammatori.
In tutto ciò è stato anche comunicato al radiologo interventista che mi ha operato, ma si è limitato a dire che un edema poteva fare parte del decorso e che con una terapia antinfiammatoria sarebbe rientrato tutto.

Tornato a casa, dopo qualche giorno il dolore è tornato e mi sono affidato a un primario di una città limitrofa, che ha consigliato di fare una cura cortisonica per 10gg, nella speranza di sfiammare il tutto.
In quei dieci giorni ho notato un miglioramento, ma una volta terminata la terapia tutto è ricominciato.

Ad oggi, sono seguito da uno specialista molto conosciuto nella mia regione, e mi ha somministrato una serie di farmaci per far assorbire l'edema, cercare di sfiammare e um neuroprottetore, in quanto faccio fatica a stare seduto per più di un'ora.
Dopo un po' avverto fastidio nella zona dell'inguine e del testicolo, e se continuo, si traduce in dolore.

Per lui potrebbe esserci stata una fuoriuscita di atossisclerol, vista questa infiammazione che non se ne vuole andare e che ci potrebbero volere dei mesi.
Una volta sfiammata la zona procederebbe con un intervento per capire meglio com'è la situazione, ed eventualmente rimuovere anche le spirali, che in concomitanza potrebbero dare infiammazione.
Purtroppo dagli esami strumentali che ho svolto fin'ora non si capisce molto.

La mia vita dal quel giorno nom è più la stessa, il lavoro e amici si stanno pian piano degradando.
Rimangono per fortuna la mia ragazza e la mia famiglia, e ho paura che questa situazione non si risolvi nel breve tempo o peggio, non si risolvi mai più.

Chiedo gentilmente un consulto sincero, che possa eventualmente aiutare a capire meglio la situazione, sulla base delle vostre esperienze.


Grazie mille.
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Concordiamo sostanzialmente con l'interpretazione del caso e le indicazioni dell'ultimo Collega che si è espresso. Non ravvediamo utili alternative.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Grazie mille per la tempestiva risposta dottor Piana.
Le chiedo, secondo lei, se il fatto di non riuscire a stare a sedere per tanto tempo è legata a questa infiammazione.
Inoltre, potrebbe aver lesionato in modo permanente qualche nervo? O averlo intrappolato con fibrosi? O l'atossisclerol viene "assorbito" in altra maniera, sotto forma di cisti ad esempio?
Io per fortuna non sento particolari dolori a camminare o anche a guidare con sedile leggermente reclinato.

La ringrazio.
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
La vena spermatica in effetti decorre accanto ad alcuni nervi del plesso lombare che interessano l'inguine e la radice della coscia. Un risentimento di questi nervi da infiammazione locale può giustificare i disturbi che ci riferisce. Le cisti renalei hanno sempre e solo una base congenita, non si manifestano per altr cause.

Paolo Piana
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Okay, diciamo che parlare di lesione non è corretto, altrimenti credo avrei altri sintomi.
Aggiungo che il fastidio che poi si tramuta dopo un po' in dolore, riguarda anche il testicolo dopo che rimango a sedere per lungo tempo.
Ma quindi il corpo come metabolizza la sostanza? In quale forma?

Grazie ancora della sua disponibilità.
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Ammesso e non concesso che vi sia stato davvero uno stravaso, si sarebbe trattato di una quantità molto piccola, poiché nella procedura non si utilizzano più di pochi millilitri. Il problema non è quindi il riassorbimento, ma l’eventuale induzione di una infiammazione locale ed i sintomi ad essa relativi.

Paolo Piana
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Da quello che ho capito quindi bisogna aspettare che l'infiammazione prima o poi si plachi, mi corregga se sbaglio.
Non ho aggiunto che da quando sono stato operato, ho sempre un po' di febbricola che oscilla tra 37-37.3 gradi.
Se non la disturbo la terrò aggiornata.

La ringrazio per la sua disponibilità.
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Buongiorno,

invio aggiornamento in merito alla mia situazione.
Il dolore al testicolo da seduto è sicuramente migliorato, anche se non è scomparso ancora del tutto.
Riguardo all'addome, anche qui la situazione è migliorata. Un mese fa se facevo pressione nella zona i dolori erano molto acuti e trwfittivi, oggi è quasi sopportabile, a meno ché la pressione non sia molta.
Per la questione dei nervi, mi hanno comunicato che ci possono volere fino a 6 mesi prima che si normalizzino nuovamente.
La domanda che mi salta in mente è: possibile che voglia anche più tempo per sfiammare i nervi? Una volta sfiammati il dolore da seduto scomparirà del tutto?
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Ovviamente non è possibile rspondere alla sua domanda, poiché ogni situazione fa caso a sé.

Paolo Piana
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