Dolore inguinale altanelante con test negativi

Buongiorno a tutti,

Vi scrivo per un consulto andro/urologico.
Circa un mese fa, ho iniziato a sentire un fastidio alla punta del pene, più precisamente all'orifizio uretrale.
Dato che, dopo circa due settimane dall'inizio del sintomo, ho cominciato a sentire un fastidio anche nella zona pelvia/inguinale (dove sono situati i peli pubici, per intenderci), su consiglio del medico ho eseguito esami delle urine sia per infezioni delle vie urinarie sia per gonorrea e clamidia.
Tutti i test, inclusi quelli per emoglobina, leucociti, nitrati sono risultati negativi, dal primo all'ultimo.
Di conseguenza il medico ha imputato i sintomi ad un dolore temporaneo magari da sforzo e non ha proceduto con ulteriori visite.


Tuttavia, dall'esito degli esami (circa due settimane fa) ad oggi, continuo a sentire questo fastidio/dolore.
É un dolore difficile da descrivere, perché non solo non è continuo (a volte non lo sento nulla per due o tre giorni di fila, per poi ritornare da punto a capo), ma anche il tipo di dolore in sé cambia.
Credo che possa essere definito un dolore sordo nella zona inguinale/pelvica anteriore, che in rare occasioni si irradia nella parte iniziale del corpo del pene (dove si "attacca", in parole povere).
A volte si manifesta come una specie di "tensione" muscolare, altre volte come un fastidio non ben identificato.


Vorrei sottolineare, per chiarezza, che non ho disturbi della minzione di alcun tipo (non vedo sangue nelle urine, non sento né dolore né bruciore quando urino, non noto un aumento della frequenza con cui vado in bagno, ecc.
). Non ho avuto febbre, non ho avuto vomito, non ho avuto dolore alla schiena, non ho avuto perdite di pus/ecc.
In ogni caso, come detto in precedenza, tutte le infezioni sono state escluse dagli esami delle urine.


Ovviamente nel breve termine prenoterò altre visite mediche presso il mio medico di base, però vorrei sentire anche l'opinione di qualche altro specialista del settore.
Nel confidarmi con alcuni conoscenti, mi è stato suggerito che potrebbero essere problemi di prostata o del pavimento pelvico, ma non dico gatto finché non ce l'ho nel sacco.


Vi ringrazio veramente per l'attenzione e vi auguro una buona giornata!
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Si tratta di disturbi tipicamente associati ad una congestione/infiammazione della prostata, non necessariamente a causa infettiva. La situazione merita senz’altro di essere meglio definita con la visita diretta di un nostro Collega specialista in urologia.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Utente
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La ringrazio molto per ilnsuo consulto, Dr. Piana (e mi scuso per il ritardo nella risposta, non vorrei sembrare scortese)!

A seguito del suo consulto mi sono consultato nuovamente con il mio medico curante, che però ritiene i dolori imputabili ad una "ritenzione eccessivamente prolungata dell'urina" (ovvero non bevo abbastanza e non vado abbastanza in bagno). Ha quindi consigliato di bere 2-3 litri d'acqua al giorno, di mettere una sveglia ogni 2-3 ore e di prendere dei supplementi al mirtillo rosso per acidificare le urine, e di vedere se tra 3 settimane il dolore persiste (dato che vivo all'estero, non posso prenotare visite specialistiche senza la lettera di referenza del medico di base, che non ha ritenuto opportuna una visita urologica).

Per il momento, non posso fare altro che dare il beneficio del dubbio al mio medico e ringraziare ancora lei per il suo aiuto!
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Ci permettiamo di avere qualche dubbio sull'efficacia di questo tipo di approccio, comunque si vedrà. Abbastanza spesso questi disturbi recedono spontaneamente, per fortuna sua.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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