Infezione da escherichia coli neonato

Salve
Ho mio figlio di quasi due mesi che presenta una possibile infezione da escherichia coli

Dato che sua sorella a sole 5 settimane di vita e stata ricoverata per sepsi ed infezione da escherichia coli
Ho fatto delle analisi urine e urinocoltura anche a lui poiché presenta dei disturbi intestinali, è stitico, ha molta aria in pancia, fa la cacca solo sotto stimolazione o clisterino, ed è cremosa, giallo ocra scuro e sembra tipo ad albume d uovo.

Anche quando prende il seno (prende solo latte materno) spesso si dimena e fa aria, si spreme ma non fa cacca.
Come se non riuscisse.

Comunque tornando al discorso, la prima urinocoltura dava tutto assente, nitriti assenti ma carica batterica 50 mila.

Sotto consiglio del pediatra l’ho rifatta dopo una settimana, ha dato sempre urine negative ma con carica batterica positiva per escherichia coli questa volta a 90 mila.

Il pediatra ha pensato ad una contaminazione ma mi ha detto di rifarle e nel caso in cui la carica fosse aumentata di dagli per precauzione l antibiotico.

Ora non vorrrei dare un antibiotico che non serve.
Vorrei solo avere la certezza di quello che ha.

La stitichezza è provocata da questa infezione?
Questa infezione c è veramente o è solo contaminazione?

Se provo a fargli un clisterino e poi prendo le urine magari evito la contaminazione?

Non so più cosa pensare e cosa fare.

Ma non vorrei ripassare il brutto momento che ho passato con sua sorella, poiché non ha febbre non ha altri sintomi
Ma non vorrei arrivare a quel momento sincermante per avere la certezza.

Nel mentre sta prendendo Reuterin e Lactobif
A volte gli do COLIMIL per questa aria nella pancia.

Cosa ne pensate?
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Questa situazione è di evidente specifica competenza pediatrica ovvero addirittura neonatologica. In quanto urologi dell'adulto, ci permettiamo quindi unicamente di osservare che:
- certamente il problema di base è a livello intestinale, l’eventuale infezione delle vie urinarie è secondaria, non accade mai il contrario;
- in età pediatrica le infezioni delle vie urinarie sono spesso sorrette dalla presenza di malformazioni congenite, a livello renale o vescicale, queste trovano quasi sempre riscontro nell’ecografia, che deve quindi essere eseguita se già non è stato fatto;
- per cercare di distinguere una contaminazione da una vera infezione è importante considerare la presenza e quantità di cellule infiammatorie (leucociti) nel sedimento dell’esame delle urine;
- la coltura si ritiene positiva a partire da centomila (dieci alla quinta potenza), al di sotto in assenza di febbre non vi è in genere necessità di terapia antibiotica.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

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