Uroflussometria anomala: serve ripetizione?
Referto uroflussometria uomo30anni.
Tracciato caratterizzato da severa riduzione dei valori di flusso in presenza di scarso volume di riempimento vescicale.
È un esame che deve essere rifatto?
In presenza di lieve stenosi vescicale... Flusso max 8 volume vuotato114.
Volume residuo20ml.
Tracciato caratterizzato da severa riduzione dei valori di flusso in presenza di scarso volume di riempimento vescicale.
È un esame che deve essere rifatto?
In presenza di lieve stenosi vescicale... Flusso max 8 volume vuotato114.
Volume residuo20ml.
Buongiorno,
l'esame uroflussometria e' un esame non invasivo molto utile ad evidenziare e quantizzare matematicamente una difficolta' nello svuotamento vescicale. Per essere valido il volume minzionale non deve essere inferiore a 150 cc ma non eccessivo, direi non superiore a 300 cc.
Il tracciato puo' essere influenzato da uno stato emotivo del paziente e quindi, se alterato, puo' essere utile ripeterlo una seconda volta per conferma.
Normalmente la curva della uroflussometria dovrebbe essere a campana, con una veloce salita fino ad una velocita' massima di almeno 25 ml/sec e rapida discesa e fine in meno di 20 secondi.
Una velocita' massima sotto 10 ml/sec indica un flusso notevolmente alterato.
La causa piu' frequente di questa alterazione e' una ostruzione lungo l'uretra allo svuotametno vescicale. Questa ostruzione e' causata dall'ipertrofia prostatica nei soggetti dai 50 anni in su, e dalla sclerosi del collo vecicale nei soggetti piu' giovani.
Entrambe le patologie, ancora di piu' la sclerosi del collo vescicale, costringono il muscolo vescicale a lavorare ogni giorno sotto sforzo, danneggiandosi cosi'da perdere progressivamente nel tempo forza muscolare.
Se non si corre a rimedi, la continuazione di questo stato puo' portare a formare diverticoli vescicali e danni funzionali vescicali irreversibili fino al blocco urinario e la necessita' di catetere .
Quindi, utilissimo fare una uroflussometria; se alterata ripetere per conferma. Se confermata correre ai ripari con terapie mediche o chirurgiche endoscopiche disostruttive prima che il danno vescicale sia irreversibile.
Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia urologia
Chirurgia Robotica
Coordinatore Gruppo Multidisciplinare Tumore Prostatico
Universita' Sapienza di Roma
https://alessandrosciarra.it
l'esame uroflussometria e' un esame non invasivo molto utile ad evidenziare e quantizzare matematicamente una difficolta' nello svuotamento vescicale. Per essere valido il volume minzionale non deve essere inferiore a 150 cc ma non eccessivo, direi non superiore a 300 cc.
Il tracciato puo' essere influenzato da uno stato emotivo del paziente e quindi, se alterato, puo' essere utile ripeterlo una seconda volta per conferma.
Normalmente la curva della uroflussometria dovrebbe essere a campana, con una veloce salita fino ad una velocita' massima di almeno 25 ml/sec e rapida discesa e fine in meno di 20 secondi.
Una velocita' massima sotto 10 ml/sec indica un flusso notevolmente alterato.
La causa piu' frequente di questa alterazione e' una ostruzione lungo l'uretra allo svuotametno vescicale. Questa ostruzione e' causata dall'ipertrofia prostatica nei soggetti dai 50 anni in su, e dalla sclerosi del collo vecicale nei soggetti piu' giovani.
Entrambe le patologie, ancora di piu' la sclerosi del collo vescicale, costringono il muscolo vescicale a lavorare ogni giorno sotto sforzo, danneggiandosi cosi'da perdere progressivamente nel tempo forza muscolare.
Se non si corre a rimedi, la continuazione di questo stato puo' portare a formare diverticoli vescicali e danni funzionali vescicali irreversibili fino al blocco urinario e la necessita' di catetere .
Quindi, utilissimo fare una uroflussometria; se alterata ripetere per conferma. Se confermata correre ai ripari con terapie mediche o chirurgiche endoscopiche disostruttive prima che il danno vescicale sia irreversibile.
Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia urologia
Chirurgia Robotica
Coordinatore Gruppo Multidisciplinare Tumore Prostatico
Universita' Sapienza di Roma
https://alessandrosciarra.it
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
Utente
Grazie mille per la risposta! Molto chiara ed approfondita!
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 181 visite dal 30/09/2025.
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